Ambiente, media e transizione: “La Svolta” è la prima testata italiana con una relazione di impatto
Ha poco più di un anno ma – prima in Italia – ha già prodotto la seconda relazione d’impatto. È La Svolta “il giornale online dove le scelte prendono una direzione”, che quotidianamente racconta molto da vicino ambiente, economia, diritti e innovazione. Secondo l’Agenda Onu 2030 c’è un mondo da fare, per raddrizzare il futuro. E tuttavia non tutti sanno interpretare ogni passaggio della transizione. Ma è proprio laddove c’è un percorso nuovo da intraprendere che si rende necessaria uno sherpa che aiuti a decodificare e “monitorare” gli eventi. Per questo motivo è nata La Svolta: un giornale ideato e diretto da Cristina Sivieri Tagliabue che accompagna cittadine e cittadini nella lettura del cambiamento. Di quello che accade ma anche di quello che non accade, e dovrebbe invece accadere.
Il primo passo per la realizzazione di un giornale davvero sostenibile - anche dal punto di vista etico - è stata la creazione della società Benefit nel giugno 2021. La maggioranza della società è detenuta dall’imprenditore di clean technology Pietro Colucci, che ha deciso di puntare su un media indipendente per affrontare in modo critico i problemi sociali, economici, culturali e ambientali, spiegando in modo semplice la transizione ecologica in tutti i contesti che coinvolge: clima, biodiversità, inquinamento, energia, alimentazione, acqua, rifiuti, agricoltura.
Il lancio della testata risale a gennaio 2022, e successivamente la prima Relazione di impatto. Oggi La Svolta pubblica 20 articoli al giorno e alle tre sezioni iniziali Ambiente, Diritti e Futuro (tuttora cuore del giornale) si sono aggiunte Economia - sotto la guida dell’economista Azzurra Rinaldi, la sezione Wiki - dedicata alla spiegazione semplice di progetti e processi complessi, e la sezione Culture e Bambini - in cui sono presenti articoli, soprattutto nel weekend. A marzo 2023 il giornale si è dotato di una Direzione Comunicazione, sotto la guida di Ella Marciello, volta a consolidare da un lato la presenza strategica sui new media e dall’altra un’etica del racconto forte, già differenziante per la testata.
Ma non solo. I lettori de La Svolta possono trovare notizie, approfondimenti e info-grafiche dedicate del giornale direttamente sui social network, e ricevere gratuitamente nella casella di posta elettronica i principali pezzi raccolti in newsletter tematiche: Ore 20 La Svolta della Sera; La Svolta della Settimana, La Svolta Futuro, La Svolta Economia, La Svolta Diritti, La Svolta Ambiente.
Qualche curiosità sul 2022, il primo anno di vita:
Totale articoli: In redazione 10 persone affiancate da 40 firme di importanti esperti e contributor - non solo del mondo giornalistico – e di altri 50 collaboratori da tutta Italia. Ad oggi sono stati realizzati oltre 5.600 articoli, “cliccati” da 2.163.695 lettori.
L’articolo più letto dell’anno è stata l’intervista a Pietro Orlandi realizzata dal giornalista d’inchiesta Luca Attanasio, che nel fine settimana del 1 aprile ha fatto letteralmente cascare il server, raggiungendo, da solo, circa 123mila lettori in un giorno.
L’articolo più condiviso: Il pezzo di addio - con gallery – dedicato alla stilista Vivienne Westwood
L’opinione più apprezzata: “Arrotolo - ossessivamente – vestiti da 3 anni. E ora Marie Kondo cambia idea?” di Simone Spetia
Il maggior numero di like: “Noi non siamo il nostro lavoro”, scritto da Martina Micciché
Il maggior numero di lettere di protesta: In seguito alla serie - molto amata - di Teresa Cinque dal titolo “La cittadina InSOStenibile” dedicata al vino sono arrivate diverse lettere di affezionati cultori di Bacco.
“Se La Svolta fosse un libro – commenta la direttrice Cristina Tagliabue – ogni mese sarebbe stato sfogliato più di 1 milione e 200 mila volte. Stimare gli impatti ambientali del nostro lavoro, anche se interamente online, è importante – prosegue – Per dare un’idea del rapporto tra l’impatto ambientale dell’online e di quello della carta stampata, basti pensare che ad ogni accesso al sito de La Svolta si emettono circa 1,66 gCO2 (imputabili all’energia elettrica necessaria per la connessione internet e la gestione dei server). Se confrontiamo questo valore con l’inquinamento derivante dalla produzione della carta necessaria per una sola pagina di quotidiano, otteniamo un valore di 13,30 gCO2 per la carta vergine e di 10,62 gCO2 per la carta riciclata. Il tutto senza contare le ulteriori emissioni associate alla stampa, alla distribuzione e al fine vita del quotidiano”.
Coerentemente con la sua mission, La Svolta punta ad essere un giornale carbon neutral e a compensare le proprie emissioni di gas a effetto serra tramite progetti di riforestazione ad elevato valore ambientale e sociale.
Tra gli obiettivi per il 2023, diventare un player riconosciuto, entrare a far parte di network che valorizzi il lavoro del giornale e dei giornalisti, trasformarsi da società benefit in Fondazione, per rendere ancora più ufficiale la mission informativa senza scopo di lucro. “Dal punto di vista giornalistico - conclude Cristina Tagliabue - senza l’ansia di seguire un mercato pubblicitario già fin troppo sollecitato, abbiamo dato la priorità all’informazione. Quest’anno vogliamo farci riconoscere, come player di mercato”.
I RISULTATI DELL’ANALISI DELL’IMPATTO COMPLESSIVA
La legge istitutiva delle Società Benefit prevede esplicitamente che per dare dimostrazione dell’impegno a operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente, sia necessario predisporre una valutazione di impatto che deve comprendere varie aree di analisi.
A questo link è disponibile la relazione dell’impatto complessivo de La Svolta riferito all’anno 2022, relazione realizzata con la consulenza di Circularity – startup benefit dedita all’economia circolare per le imprese, guidata da Camilla Colucci.
L’auto-valutazione di sintesi è stata ottenuta utilizzando lo standard internazionale B Impact Assessment (BIA) della non profit B Lab.
Ulteriori informazioni: https://www.lasvolta.it/relazione-impatto