Gino Castaldo, Accademia della Stella 2023 di Negroni: “questa estate racconto il momento magico che la canzone d’autore italiana ha vissuto tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80”
“Sarà una sorta di storytelling derivato dal libro, che parla del momento magico che la canzone d’autore italiana ha vissuto tra la fine degli Anni Settanta e l’inizio degli Anni Ottanta. Non una classica presentazione, quindi, ma la messa in scena di un racconto, con l’ausilio di video e musica, come fosse un vero e proprio spettacolo”. Ad annunciarlo a Milano, in occasione dell’evento di premiazione della terza edizione dell’Accademia della Stella di Salumi Negroni, il giornalista e noto critico musicale, Gino Castaldo, che questa estate sarà impegnato nella promozione del suo nuovo libro, Il cielo bruciava di stelle. La stagione magica dei cantautori italiani (Mondadori), con un tour che toccherà la Puglia (18 luglio a Castrignano – LE; 19 luglio a Gallipoli – LE; 21 luglio a Grottaglie – TA), la Liguria (27 luglio a Monterosso al Mare - SP), la Lombardia (3 settembre a Bergamo) e il Veneto (20 settembre a Rovigo).
Chiamato in veste di giurato tecnico del progetto di Negroni per selezionare le versioni finaliste del celebre jingle del brand, quest’anno ideate da oltre 100 studenti di tre importanti istituti musicali italiani, Castaldo si è confrontato con molto entusiasmo con i giovani presenti in evento, a cui raccomanda di evitare l’omologazione per provare ad ottenere un successo duraturo: “Negli ultimi quattro-cinque anni si è innescata una vera e propria rivoluzione musicale che non accadeva da almeno sessant’anni. Tutto quello che possiamo immaginare in campo musicale è cambiato: il modo in cui si ascolta e si consuma la musica, come si produce. Il livello attuale tende però verso l’omologazione. Sarebbe bello, quindi, che i musicisti di oggi, soprattutto i più giovani, cercassero non di accontentarsi del risultato immediato, ma di guardare un po’ più lontano, che è quello di cui la musica ha bisogno”.