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I GIOVANI GRAFICI MICHELE BIONDI E LUCREZIA CAON FIRMANO IL DESIGN DELLA COMUNICAZIONE DELLA MOSTRA IL TEMPO DELLA COMUNANZA DI FONDAZIONE GARUZZO

Inaugura il 1 giugno a Saluzzo (CN) la mostra Il Tempo della Comunanza, a cura di Olga Gambari. Ospitata alla Castiglia fino al 13 settembre, la mostra mette in relazione alcuni dei lavori presenti nell'Esposizione e Collezione permanente della Fondazione Garuzzo con l'opera di nuovi artisti in un nuovo progetto espositivo sul tema della condivisione.

Valorizzare e promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo attraverso le opere e le installazioni di maestri e giovani talenti del nostro paese: è la missione che da quasi vent’anni anima la Fondazione Garuzzo, da un’idea dei coniugi Rosalba e Giorgio Garuzzo.

La grafica della mostra è stata affidata a Michele Biondi e Lucrezia Caon che per realizzare il concept creativo, sono partiti dall’idea e dal progetto espositivo della curatrice. In linea con la definizione di “comunanza” elaborata dall’antropologo Adriano Favole - una nuova pratica di convivenza basata sulla condivisione, l’interrelazione e lo scambio, la somiglianza, la comunione e la partecipazione di tutti gli esseri viventi – i grafici hanno realizzato il design del visual utilizzando quale elemento distintivo l’immagine e la struttura del micelio.  Il fungo, per sua stessa natura, trasferisce e scambia informazioni con gli altri esseri viventi che lo circondano in forma orizzontale, suggerendo metaforicamente la possibilità di cambiare punto di vista, abbandonando le classiche narrazioni antropocentriche basate su una visione verticale in cui l’uomo è al vertice di ogni ecosistema

Seguendo questo punto di vista la comunanza può̀ essere intesa come una rete di relazioni orizzontali e rizomatiche, in cui ogni essere possiede lo stesso ruolo, privilegio e si assume le medesime responsabilità̀. Nel design, il micelio diventa pattern e struttura di base della comunicazione: i nomi di tutti gli artisti in mostra sono distribuiti in forma libera sulla superficie e ognuno di essi rappresenta un possibile nodo di una infinita rete capace di crescere spontaneamente e assumere le più svariate configurazioni.

Michele Biondi e Lucrezia Caon, così come tutti i professionisti ai quali Fondazione Garuzzo si è affidata per il design della comunicazione delle ultime mostre, provengono dall’ISIA-Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino, scuola di alta formazione nell’ambito della progettazione grafica e della comunicazione visiva, nonché primo centro italiano di alto livello per la qualificazione professionale delle varie applicazioni della grafica editoriale.

Con sede nel complesso urbinate di epoca rinascimentale dell’ex convento Santa Chiara, l’ISIA è un istituto universitario con una forte identità e caratterizzato da un percorso formativo improntato sull’interdisciplinarietà, il cui corpo docenti è costituito da professionisti di comprovata qualità e provenienze diverse, dall’Italia e dall’estero.