Il progetto “Wiki-TRADE” debutta alla Milano Digital Week: Wikimedia, fondazione politecnico di milano, altromercato ed EStà insieme per promuovere la creazione di conoscenza libera sull’evoluzione dei consumi
Indagare le trasformazioni in fieri dei modelli di acquisto, fortemente influenzate dalla situazione pandemica globale e favorire una maggiore consapevolezza verso stili e comportamenti di consumo più equi e sostenibili. Questi gli obiettivi del progetto “Wiki-TRADE”, che sarà lanciato nella giornata di domani da Wikimedia Italia, Fondazione Politecnico di Milano, Altromercato Impresa Sociale ed EStà – Economia Sostenibile, in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell'ambito della Milano Digital Week.
L’iniziativa mette a fattor comune le competenze di soggetti di grande autorevolezza nel settore della formazione, dell’università, dell’economia solidale e dell’informazione, accomunati dalla considerazione che la realizzazione di modelli di consumo responsabili passi necessariamente dalla percezione del proprio ruolo da parte dei consumatori. Sempre più influenzati non solo da quanto, come e dove si spende, ma anche dal valore ambientale, sociale e culturale di ciò che si acquista. In questo senso, un ruolo fondamentale gioca l’accesso libero a contenuti di approfondimento e dati che consentano, negli individui, la formazione di opinioni informate e consapevoli.
Protagonisti di Wiki-TRADE saranno gli studenti delle università italiane che, dopo un percorso di informazione a cura dei partner del progetto, collaboreranno alla produzione di informazioni e dati open che verranno poi condivisi su Wikipedia e sulle altre piattaforme di conoscenza libera di Wikimedia, a beneficio della collettività.
Obiettivo ultimo del progetto è, infatti, incrementare dal punto di vista qualitativo e quantitativo il numero di voci Wikipedia riconducibili a categorie quali consumo, modelli di consumo, consumo etico, consumo e cambiamento climatico, remunerazione del produttore agroalimentare. I risultati saranno presentati alla conclusione dell’iniziativa, a luglio 2021.
«Per la prima volta, Wikimedia Italia – associazione che sostiene nel nostro paese le attività di Wikipedia – sceglie di sostenere un progetto dedicato al tema del consumo etico, sostenibile e responsabile. Recepiamo, in questo senso, il grande interesse manifestato dalla comunità italiana dei wikipediani attorno a questi temi che, pur essendo rappresentati da un numero molto esiguo di voci, continuano a generare livelli elevatissimi di interazione», commenta Lucia Marsicano, membro del direttivo di Wikimedia Italia.
Ad oggi, infatti, sia nell'edizione in italiano sia in quella in inglese di Wikipedia, l’enciclopedia online a contenuto libero più consultata al mondo, si rileva ancora un numero limitato di voci dedicate ai temi della sostenibilità. Al basso numero di voci sui nuovi modelli di consumo corrisponde, tuttavia, un significativo volume di attività da parte della comunità, in termini di visualizzazioni e modifiche. Esemplificativo è il caso della voce "Sviluppo sostenibile", creata nel 2005 e modificata, nel corso degli anni, 633 volte da 42 differenti contributori, a fronte di una media di 34 modifiche da 20 contributori per una voce di Wikipedia in italiano. Il fatto che le voci su questi temi subiscono molte più modifiche da parte di un maggior numero di utenti è in parte dovuto al fatto che si tratta spesso di voci di tema piuttosto generale, inserite spesso numerosi anni fa, ma d'altro canto testimonia un indubbio interesse da parte della comunità.
Rispetto a questa fotografia iniziale, “Wiki-TRADE” si propone quindi di colmare il gap esistente tra l’interesse diffuso attorno al consumo responsabile e l’ancora scarsa sistematizzazione di contenuti open, accessibili a tutti, su questo stesso tema. A partire dalla mobilitazione degli studenti italiani e da un insieme di attività che avranno come perno le università e i partner di “Wiki-TRADE”, sarà così possibile rappresentare in maniera sempre più completa un fenomeno destinato ad avere effetti trasformativi sull’economia e la società. La disponibilità di questo sistema di informazioni su Wikipedia – punto di riferimento quotidiano e autorevole per milioni di persone – suggella la visione comune alla base del progetto, orientato alla libera e massima circolazione del sapere.
«Fondazione Politecnico di Milano nelle proprie attività a sostegno dell'Ateneo e delle imprese sul territorio da sempre promuove collaborazioni e progetti di sviluppo sostenibile. Con la pandemia è tornato in primo piano il ruolo della ricerca come fattore per combattere alcune delle sfide più grandi del nostro tempo, ripensando anche i modelli tradizionali di generazione e consumo. Con il progetto “Wiki-TRADE”, abbiamo colto con entusiasmo l'opportunità di realizzare attività che potessero coniugare i temi della produzione con quelli della formazione dei giovani, dell'informazione e della libera conoscenza» afferma Manuela Pizzagalli, COO di Fondazione Politecnico Milano.
Secondo Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato, «la promozione dello Sviluppo Sostenibile risulterà più tempestiva ed efficace in proporzione alla presenza dei consumatori responsabili, in grado di sostenere quei cambiamenti del sistema economico globale necessari per affrontare l'urgenza della Crisi Climatica, e rendere sostenibili i modelli di produzione e le filiere commerciali. L'esperienza acquisita da Altromercato in oltre trent'anni di promozione del Commercio Equo e di un'Economia Sostenibile contribuirà alla realizzazione del progetto “Wiki-TRADE”, che a sua volta permetterà - tramite l'autorevolezza e la visibilità delle pagine Wikipedia - una maggiore diffusione del Consumo Responsabile».
Infine, per il Presidente di EStà - Economia e sostenibilità Andrea Calori, «noi di EStà condividiamo questo approccio basato sullo "stare in mezzo" ai diversi contesti in cui si produce e si scambia conoscenza. Pensiamo infatti che il tema della sostenibilità dei consumi offra un punto di vista unico anche sullo scambio dei diversi tipi di conoscenza. Questo perché i cambiamenti richiesti dalla prospettiva della sostenibilità richiedono proprio la reciproca messa in discussione delle conoscenze individuali e dei valori collettivi, in interazione con il sapere scientifico, l'organizzazione dell'economia e gli orientamenti istituzionali».