La nuova campagna sociale per la salute mentale di Mama Chat invita a superare la paura e lo stigma del proprio malessere psicologico e a chiedere aiuto
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale il 10 ottobre, l’Associazione no profit Mama Chat – che si occupa di benessere psicologico e diritti delle donne offrendo assistenza psicologica online – lancia una campagna di sensibilizzazione sociale volta a promuovere l’abbattimento dello stigma attorno al malessere psicologico.
La chat, nata nel 2017 come sportello gratuito e anonimo di ascolto, senza barriere, rivolta soprattutto a donne in difficoltà, ha ormai accolto oltre 25.000 persone fra donne, teenager e uomini (in aumento) da parte di un team di psicologhe volontariecostantemente formate e monitorate all’accoglienza delle persone in forte disagio e isolamento.
La campagna, sviluppata insieme alla Creative Director Ella Marciello, in multi-soggetto, parte da un bisogno preciso: il timore e lo stigma nel parlare e nell’affrontare i problemi legati alla salute mentale in virtù del difficile accesso, soprattutto economico, alle cure.
In una giornata importante come quella del 10 ottobre, in cui l’obiettivo è portare consapevolezza su questi temi, Mama Chatvuole mostrare come nelle parole della quotidianità si possano nascondere richieste d’aiuto, spesso inascoltate e invisibili agli occhi.
Questa campagna nasce come un invito all’ascolto, a guardare oltre la superficie delle cose, perché chi soffre di un disturbo mentale ha necessità di trovare intorno a sé un ambiente accogliente e non giudicante e, soprattutto, la possibilità di accedere alle cure necessarie.
In Italia, a causa di questo gap, la malattia è pressoché invisibile, tenuta nascosta e questo è il primo ostacolo che chi soffre si trova ad affrontare.
Le quattro locandine che Mama Chat lancerà sui suoi canali social e in tutti i nove municipi di Milano con una campagna di affissione, semplici quanto dirette, vanno al nocciolo di un problema che la sanità pubblica deve considerare emergenziale e che il periodo pandemico ha solo acuito, in tutte le fasce d’età.
I dati raccolti da Mama Chat, che a oggi ha consentito a oltre 25.000 persone di accedere alle consulenze psicologiche online calmierate e al proprio sportello gratuito in chat, sono esplicativi.
Allo sportello nazionale di Mama Chat, che funge da “Osservatorio” online su questi temi, arrivano ormai anche ragazzine di 11 anni che scrivono per chiedere supporto e l’età media è scesa drasticamente: il 21% degli utenti – dato di settembre 2022 – sonominori tra gli 11 e i 18 anni che si sono rivolti alla chat o all'associazione per i più diversi bisogni: depressione con esordio precoce, ansia, difficoltà nella socialità, disturbi alimentari. E il trend, negativo, non riguarda solo gli adolescenti: c’è un forte malessere generale che porta adulti e ragazzi a rinchiudersi nel proprio dolore e cercare risposte in rete.
Ogni anno in Italia 90.000 madri soffrono di depressione perinatale, che colpisce il 16% delle donne e solo nella metà dei casi viene trattata. Sempre guardando solo l’Italia sono circa 6 milioni le persone che soffrono di disturbi d'ansia e 2,8 milioni quelle che stanno male per un disturbo depressivo. Spesso chi ne soffre non ammette di avere un problema perché sa che non si potrà permettere di curarsi.