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L’importanza dell’accessibilità web: un focus da Domino Proudly Interactive

L'inclusività di contenuti e servizi digitali è diventata una necessità, non più un optional. Per questo Domino Proudly Interactive, agenzia specializzata in Customer Experience e Inbound Marketing, ha rilasciato alcuni utili consigli, spiegando con precisione cosa rischia chi non rende un sito web inclusivo, e mettendo in luce l'importanza dell'accessibilità stessa nel contesto dell'acquisizione di nuovi contatti e clienti. Già dal 28 giugno 2022 le normative sono diventate più stringenti. Attualmente, tutte le aziende private con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro devono adeguare i loro siti ai requisiti di accessibilità, in caso contrario incorreranno in sanzioni fino al 5% del fatturato.

Questo significa che, in caso di mancato adeguamento, sarà applicata la “Legge Stanca”, che a lungo ha riguardato solamente il settore pubblico. “Le linee guida dettagliate sono state emesse dal Consorzio World Wide Web (W3C) per quanto riguarda l'ambito internazionale, mentre per l'Italia il punto di riferimento è la guida AgID”, spiega Domino.

Ma in cosa consiste l’accessibilità? Un sito web è considerato “accessibile” quando offre a tutti la possibilità di “accedere ai contenuti”. Questo include l'eliminazione di “qualsiasi tipo di discriminazione e barriera per quegli utenti affetti da disabilità che necessitano di tecnologie assistive”.

Cosa comporta tutto questo nel concreto? È necessario adottare alcuni particolari accorgimenti, come l'uso corretto dei tag HTML, il garantire che i video siano sottotitolati, che i link siano sottolineati, che ci sia una scelta appropriata di colori e contrasti, o la messa in evidenza del contenuto principale. Aspetti da non sottovalutare se consideriamo che questi passaggi passano spesso in secondo piano “a favore del design”.

Alla luce di ciò, Domino evidenzia che un sito accessibile può, senza dubbio, contribuire all'acquisizione di nuovi contatti, poiché permette di raggiungere un pubblico più ampio. Infatti, un sito che rispetta tali parametri, presenta anche contenuti che possono essere fruibili da utenti i quali “utilizzano dispositivi come screen reader e assistenti vocali”. I tempi sono maturi e “l'inclusività non può essere più una scelta”, tanto più che ben presto questa normativa potrebbe estendersi “anche ad altre categorie”.

Ultimo ma non meno importante, l’agenzia web consiglia per un miglior adeguamento l'uso di MAUVE, un validatore online sviluppato dall'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione "Alessandro Faedo" del Consiglio Nazionale delle Ricerche, utile per verificare quanto sia realmente "accessibile" un sito o un'applicazione. MAUVE, Multiguideline Accessibility and Usability Validation Environment, controlla il codice HTML e CSS, e fornisce così risultati di validazione per diversi tipi di stakeholder.

Infine, le linee guida per l'accessibilità dei siti web, anche identificate come WCAG o “World Content Accessibility Guidelines”, sviluppate attraverso il processo W3C, sono attualmente giunte alla versione 2.2. Queste vengono costantemente aggiornate per affrontare in maniera efficace le varie potenziali disabilità e tenere il passo con l'evoluzione.

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