Media Key

Muschio Selvaggio: Medy, la storia del trapper che ha trasformato la sua vita attraverso la musica

La nuova puntata di Muschio Selvaggio, online lunedì 11 marzo, si apre con una dichiarazione inaspettata di Fedez e Mr Marra. Senza entrare nei dettagli delle questioni legali in corso, i conduttori parlano del futuro del podcast, annunciando che pubblicheranno le tre puntate già registrate ma non ne produrranno di nuove. Fedez spiega le ragioni di questa decisione e afferma: "Viste le ultime vicissitudini non reputiamo opportuno andare avanti così, non avrebbe senso perché sta diventando una situazione insostenibile lavorativamente parlando per tutti." Successivamente Mr Marra aggiunge: “Attenderemo le decisioni dell’altra parte e dei giudici dato che, contrariamente a quanto avete letto, la questione non è assolutamente risolta.” Fedez dichiara “Noi vorremmo assolutamente portare avanti questo podcast” e Mr Marra poco dopo "O lo portiamo avanti noi come abbiamo fatto in questi 10 mesi oppure lasciamo e poi chi lo sa, magari ci vedremo da qualche altra parte."

I riflettori si accendono poi su Medy, il talentuoso trapper del 2001 che ha affrontato già molte sfide nella vita per emergere attraverso la potenza della sua musica. Nato a Bologna da genitori marocchini, Medy condivide il suo viaggio intenso, raccontando la sua infanzia, la strada che lo ha portato in carcere a soli 15 anni e la sorprendente rinascita artistica che ha dato un nuovo significato alla sua esistenza. Un racconto che va oltre i confini della trap, evidenziando il potere della resilienza, dell'arte e della determinazione nel superare le avversità.

La puntata si apre con il racconto della sua infanzia e del rapporto di odio e amore con suo padre che abbandona la famiglia quando aveva solo12 anni e lo fa con il risarcimento ottenuto da un incidente avvenuto a Medy, investito da una macchina mentre giocava a pallone. “Quando lo racconto sdrammatizzo, mio padre dopo una settimana non l’ho più visto. È arrivato in moto sul luogo dell’incidente, non è che è venuto da me che ero tutto scassato, è andato dalla tipa a chiedere i soldi. Arrivato il bonifico, da quel giorno è sparito”.

Il giovane artista racconta del carcere “Mi sono ritrovato in carcere a 15 anni” e ripercorre le tappe: quasi 6 mesi a Bologna, più di due anni in comunità, il trasferimento a Potenza, poi a Catanzaro. Medy è restio a parlare nel dettaglio di ciò che lo ha portato in carcere e precisa “non lo facevo per un vanto… ero un bambino aperto in faccia, metà denti, io rubavo per necessità, non è che lo mettevo su Instagram” e sorvola anche sulle esperienze vissute in detenzione, non sono bei ricordi e afferma “anche il colloquio, dovrebbe essere una cosa bella perché vedi la tua famiglia, la tua ragazza, i tuoi fratelli. Ma non è una cosa bella perché li vedi per un’ora e poi sai che torni su in sezione. Meglio non farmeli vedere se devi farmeli vedere solo un’ora!”. Racconta però che ascoltava tanta trap francese, del laboratorio di musica, dei tornei di calcio che definisce “un casino”. “Essere forte in un contesto del genere è anche brutto, tutti o ti vogliono in squadra o ti odiano. Io sono uno che bene o male sa giocare a calcio e a volte mi tiravo indietro”.

Uscito dal carcere arriva il suo primo pezzo “530” e la notorietà, Fedez sottolinea l’importanza della musica, di come possa essere una seconda opportunità e  Medy conferma “Si tantissimo, io ero proprio buttato in strada.” E poco dopo “Ho ancora un po' di processi in corso da affrontare però con l’aiuto della mamma e dell’avvocato…” Fedez esclama “Piccola citazione” scoppiano tutti a ridere, poi aggiunge “è una bella filosofia, sdoganiamo la mamma e l’avvocato!”

Medy racconta dei cambiamenti nella sua vita, dei tour e delle persone con cui collabora. Fedez osserva che la nuova generazione della trap rappresenta un'evoluzione del genere musicale in parallelo con la società. Sottolinea il passaggio dalla “prima repubblica della trap”, composta principalmente da ragazzi italiani provenienti da contesti di strada come Sfera, Tedua e Mirko, alla nuova con molti italiani di seconda generazione che iniziano a far sentire la loro voce. Medy fa notare l'emergere di numerosi artisti marocchini, ma Fedez sottolinea che non è solo una questione etnica, è il modo in cui viene vissuta la periferia che sta diventando sempre più pericolosa. Medy torna a parlare della strada “Ci sono delle regole: portare rispetto agli anziani, ai bambini” e afferma che l’unico pensiero in quel periodo era “sopravvivere”, aggiunge anche che non dimenticherà mai quello che ha vissuto e da dove viene “io non posso dimenticare perché è grazie a quelle situazioni che sono quello che sono ora”.

Marra chiede “Tu sei felice adesso?” e Medy risponde “Si, perché mia mamma lo è ed è la cosa più importante che ho, mio fratello lo è ed è la cosa più importante che ho. La famiglia per me va prima di tutto. Poi sto bene con i miei amici, ho proprio un bel gruppo, son carico, sono preso bene.”

Fedez  gli chiede dove si vede tra 10 anni e Medy risponde “Sembro monotono, ma vorrei che mia madre stia bene, che i miei amici abbiano un range rover tutti quanti e magari sono con mia moglie, chi lo sa! Magari sono a Marbella o magari a San Vittore. Sto scherzando.”

Parla dei suoi progetti futuri e del suo ultimo pezzo: Bimba, nato anche dall’incontro con una ragazza in un momento difficile della sua vita “entravo in casa e prendevo le gocce per dormire, dormivo perché stavo proprio male, non volevo uscire. Ho passato un brutto periodo, però ho conosciuto questa ragazza … l’ho incrociata in treno e ci siamo conosciuti” poco dopo aggiunge “mi sono trovato a sfogarmi con una persona che non conoscevo neanche, ma ha saputo capire la mia situazione”

Ripercorre poi le importanti collaborazioni, tra cui Baby Gang, Capo Plaza, VillaBanks, Anna e quando gli viene chiesto con chi gli piacerebbe lavorare, il primo nome è Emis Killa che non ha ancora il piacere di conoscere e Fedez “Digli ciao! Magari vi conoscete grazie a Muschio. Pensa se collaborano grazie a un’intervista di Muschio, abbiamo fatto una carrambata”.

La puntata si chiude alla grande con Fedez e Medy che fanno beatbox e Marra che rappa i titoli del nuovo cd di Medy.