NASCE SAPOREETO, LA STARTUP CHE MIRA A INNOVARE IL SEGMENTO READY-TO-EAT IN GDO
Dare vita a una nuova generazione di pasti, inserendosi nel segmento del ready-to-eat (R2E) per rinnovarlo e cavalcare le onde del cambiamento che stanno interessando trasversalmente questo settore. Questo l’obiettivo di Saporeeto, la startup lanciata da Axxelera e Tommaso Pelladoni, General Manager, che ora si appresta a rivoluzionare il mercato dei pasti pronti, puntando su ricerca e sviluppo, sui nuovi trend alimentari del consumatore (dal plant-based all’high protein) e sulla qualità dei prodotti. Sono infatti 22 milioni gli italiani che consumano prodotti a base di proteine vegetali, con una crescita dei consumi che, rispetto al 2022, ha raggiunto il +2,8%.
Saporeeto entra in un segmento, quello del ready-to-eat europeo, che secondo Statista raggiungerà i €100 miliardi entro il 2027, dal momento che la domanda di alimenti convenzionali è destinata a diminuire a fronte di consumatori sempre più consapevoli e vicini al “free-from”. La startup opera infatti per creare una nuova categoria di pasti pronti per il consumo, in uno scenario di tendenze sempre più improntate alla salute, al ridotto impatto ambientale e al risparmio.
“La ricerca e lo sviluppo sul prodotto sono i valori che davvero ci differenziano: abbiamo già sviluppato due brevetti e siamo in grado di portare nuove ricette sul mercato in media in meno di otto settimane - spiega Tommaso Pelladoni, General Manager di Saporeeto - Consapevoli del profondo cambiamento che il comparto sta vivendo, stiamo investendo in qualcosa che riteniamo possa davvero trasformare il panorama alimentare del R2E, con un concreto impegno verso il nostro pianeta, a fronte di condizioni di mercato che impongono un nuovo modo di intendere i consumi”.
Sono due le linee di prodotto con le quali Saporeeto si appresta ad anticipare e soddisfare le nuove esigenze del consumatore - una gourmet e una plant-based - dal momento che in Italia il 64% della popolazione consuma cibi plant-based a scopi salutari e di benessere e il 42% preferisce pasti con un ridotto impatto sul pianeta.
Quattro i pilastri fondamentali sui quali si regge l’intero progetto, che punta a superare il milione di pasti pronti prodotti entro il 2027: la continua ricerca e sviluppo di ricette all’interno del Food Lab, la convenienza, che rende il prodotto ideale per acquisti ricorrenti, l’unicità del brand e dell’esperienza di consumo e il ridotto impatto ambientale della produzione.
Uno dei principali driver della produzione di Saporeeto è il trend flexitariano, una dieta maggiormente bilanciata, che predilige un modello di alimentazione vegetale senza però escludere totalmente le proteine animali: i flexitariani, infatti, stanno guidando la crescita del mercato del plant-based, che si stima supererà i 160 miliardi di dollari entro il 2030.
Attualmente, Saporeeto è presente in diverse insegne della GDO e fornisce i propri prodotti anche al settore ho.re.ca. L’obiettivo, per il 2025, è di approdare anche sull’e-commerce e su selezionati premium marketplace italiani.
La società, che sarà presente con uno stand alla 22esima edizione di Cibus, in previsione dal 7 al 10 maggio alla Fiera di Parma, si prepara anche a inaugurare il nuovo stabilimento produttivo di Bovolone (Verona), in Via delle Pasque Veronesi 4/6, il 29 maggio dalle ore 18, uno spazio di 3000 mq dove Saporeeto studierà, testerà e preparerà nuove ricette per il lancio sul mercato.