Ologrammi, VR e AR tra applicazioni d’uso rivoluzionarie e nuovi stili di comunicazione
Whitney Houston, Amy Winehouse, Maria Callas e Michael Jackson sono solo alcune delle leggende della musica che rivivono sui palcoscenici del mondo grazie agli ologrammi. Questa tecnologia, così come la realtà virtuale e aumentata, hanno trovato un campo d’applicazione ideale nel mondo dell’entertainment, ma promettono di rivoluzionare molti altri settori, a partire da marketing e comunicazione, passando per l’e-Learning, fino ad arrivare alla medicina.
Ne ha dato una dimostrazione pratica Media Engineering, durante l’evento “Vieni a vivere il futuro”, tra musica 3D e ologrammi, creato per festeggiare i primi 20 anni di attività dell’azienda romana fondata dagli ingegneri Antonio e Gianluca Franzese.
Partendo dall’e-Learning, metodica di apprendimento ormai di uso quotidiano e molto apprezzata dalle aziende (il 93% degli imprenditori è interessato ad adottare questo sistema di apprendimento; alcune ricerche hanno infatti dimostrato che migliora la produttività dei dipendenti fino al 25% in più), “la multi sensorialità, così come le tecniche di gamification saranno sempre più centrali per rendere questa modalità di apprendimento efficace e coinvolgente. Dal Business game, fino all’integrazione con la realtà virtuale, per esperienze 3D in ambienti immersivi, comodamente fruibili dal proprio tablet o computer rappresentano il futuro dell’e-Learning” racconta Antonio Franzese di Media Engineering.
Per quel che riguarda invece la realtà aumentata, che consente di aggiungere alla nostra quotidianità maggiori contenuti, informazioni o interazioni, “gli ambiti d’impiego saranno pressoché infiniti e aiuteranno a coinvolgere in modo sempre più performante l’utente, andando a semplificare molti ambiti lavorativi, con un miglioramento sia della qualità del lavoro stesso, sia una considerevole riduzione di costi e tempi d’intervento. Pensiamo alla ricerca di un guasto, inquadrando una specifica zona di un motore o di un quadro elettrico potremo andare a visualizzare in tempo reale come intervenire, oppure posizionare oggetti in un ambiente in fase di progettazione e/o ristrutturazione per vivere direttamente il risultato finale” prosegue Antonio Franzese.
La realtà virtuale, invece, permette di ricostruire in modo immersivo e fedele all’originale un’ambientazione o una situazione specifica; le applicazioni di questa tecnologia sono molteplici. “In fase di training è possibile insegnare al discente a prendere delle decisioni in situazioni difficili, facendogli vivere un’esperienza come se fosse fisicamente presente in uno specifico contesto, oppure potrà esercitarsi sulla risoluzione di problematiche precise, diversamente poco ripetibili. In campo sanitario, invece, favorisce l’addestramento dei medici e l’accesso a metodiche d’intervento innovative, su larga scala, andando a risolvere il problema di spazio della sala operatoria fisica, sia i costi e le tempistiche della formazione stessa. Uno stesso intervento di chirurgia potrà così essere fruito in live streaming in realtà virtuale da migliaia di studenti nel mondo”, racconta Gianluca Franzese.
Media Engineering approccia agli ologrammi grazie alla tecnologia Fan LED che, attraverso un microprocessore interno, programma e illumina le strisce led in modo tale che la rotazione ad alta velocità restituisca effetti tridimensionali a una risoluzione di grandissima qualità. “Gli ambiti di applicazione sono qui davvero molteplici: pensiamo alla telemedicina che garantirà un contatto diretto e interattivo medico-paziente anche a distanza, alle fiere di qualsiasi settore che potranno esporre prodotti particolarmente ingombranti e pertanto costosi da spostare, ma anche sezioni del corpo umano, altrimenti difficilmente mostrabili, senza limitazioni. I dispositivi olografici possono essere messi insieme in più unità collegate tra di loro fino a costituire un vero e proprio wall olografico, per immagini di grandissime dimensioni. Stiamo lavorando affinché questa tecnologia possa inoltre integrarsi sempre più con l’intelligenza artificiale, dando vita a un’interazione Uomo - Macchina e simulare un vero e proprio chatbot virtuale. Infine il mondo dell’entertainment, come i concerti, grazie all’acquisizione olografica di palco ed esibizione, uno stesso concerto potrà essere fruito a livello globale con una riduzione dei costi di allestimento e spostamento davvero sostenibile” concludono i fratelli Franzese di Media Engineering che, durante l’evento per i 20 anni di attività, hanno ospitato un concerto musicale, un mix tra esibizione olografica 3D e reale, di Pierpaolo Foti e il suo gruppo Crook Set.