VITESICURE TRIONFA ALL’INSURANCE COMMUNICATION GRAND PRIX PER IL SECONDO ANNO DI FILA
ViteSicure, l’insurtech italiana nata nel 2020 e specializzata nel settore vita protezione, trionfa per il secondo anno di fila all’Insurance Communication Grand Prix: l’azienda è stata infatti premiata ieri sera, nel corso di una cerimonia presso la Fabbrica di Lampadine a Milano, nella categoria Comunicazione social media per la sua campagna 2023 Abbonati al futuro.
Una campagna di comunicazione “a performance” a tratti ironica e dissacrante, focalizzata sulla necessità del target di riferimento di proteggere finanziariamente i propri cari nei casi più gravi della vita, che invita a fare un preventivo per acquistare online la propria polizza “caso morte”.
“Siamo orgogliosi di ricevere questo premio per il secondo anno di fila - ha commentato Alessandro Turra, Chief Marketing Officer e Co-Founder di viteSicure - che testimonia ancora una volta come la nostra società stia procedendo nella giusta direzione. Abbiamo sempre optato per una comunicazione diretta, ironica, ingaggiante, capace di far presa sul nostro target di riferimento, le famiglie millennial, da sempre trascurate dai canali assicurativi tradizionali. Il nostro obiettivo, sin dal principio, è stato quello di far capire alle persone che proteggere finanziariamente i propri cari nei casi peggiori della vita può essere semplice, intuitivo ed economico come abbonarsi in palestra o sottoscrivere un servizio di streaming online. E questo premio, insieme ai risultati conseguiti dalla nostra società nel 2023, sono l’ennesima dimostrazione del fatto che ci stiamo riuscendo”.
La campagna di comunicazione di viteSicure premiata all’Insurance Communication Grand Prix, infatti, si è concentrata integralmente sulle famiglie millennial, un target che secondo secondo le ricerche soffre per il 61% di ansia per il futuro della propria famiglia, ma rimane comunque poco ricettivo nei confronti dell’offerta assicurativa.
Un dato ancor più rilevante in Italia, Paese fortemente sottoassicurato per le coperture vita protezione, dove 1 famiglia su 2 non riesce a risparmiare nulla ma solo il 6% della popolazione possiede una polizza vita protezione.