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22 aprile 2019, Giornata Mondiale della Terra: ecco le “regole” della famiglia green

La difesa del Pianeta passa anche dalle abitudini quotidiane, ma quali atteggiamenti ecologicamente responsabili, possiamo assumere tra le mura domestiche? In occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 aprile),  la multinazionale americana InSinkErator (www.insinkerator.it), propone le “Regole della famiglia green”.
 
In pole position c’è sicuramente limitare l’utilizzo della plastica che dopo l’acciaio e il cemento è il terzo materiale umano più diffuso sulla Terra. Tornando a usare le care vecchie bottiglie di vetro o le borracce, che negli ultimi tempi sono diventate anche un accessorio trendy, ridurremmo notevolmente il consumo di plastica. Una volta pensato al contenitore passiamo al contenuto. Infatti, il secondo suggerimento è quello di installare nella cucina rubinetti di ultima generazione come la serie 4N1 Touch che eroga acqua filtrata assolutamente sana ed economica.
 
Prevenire lo spreco conservando meglio il cibo è un altro gesto green adatto a tutta la famiglia. L’Onu rivela che ogni anno se ne buttano 1,3 miliardi di tonnellate e che nelle cucine di casa si concentra la fetta più ampia di alimenti che finiscono dal carrello della spesa direttamente in spazzatura. Strano a dirsi ma gli alimenti comunicano aiutandoci in questo compito. Ad esempio, la banana, l’avocado e la pesca rilasciano gas di etilene che agisce come ormone della maturazione sugli alimenti circostanti. Ecco perché è consigliabile tenerli separati. Conservare le patate insieme alle mele fa in modo che le prime si mantengano più lungo contrastando la formazione di germogli. Meglio non lavare la frutta prima di metterla in frigo mentre per le verdure basta poi asciugarle.
 
Continuando a parlare di cibo,  anche lo smaltimento degli avanzi ha un costo per l’ambiente. Infatti, gli scarti alimentari che finiscono nelle discariche producono metano, un gas 21 volte più nocivo dell’anidride carbonica. Una soluzione possibile, suggerita da InSinkErator, è il tritarifiuti o dissipatore alimentare domestico che gestisce i residui organici triturandoli fino a ridurli a uno stadio semiliquido ed eliminandoli attraverso lo scarico del lavandino. Uno strumento intelligente che il brand statunitense ha inventato esattamente 80 anni fa e che ha permesso, ad oggi, di eliminare dalle discariche l’equivalente in peso di 1000 transatlantici. Negli Stati Uniti, ad esempio, il 50% delle famiglie ne possiede uno, in Nuova Zelanda il 34% e in Australia il 20%. Negli Usa, ad esempio, dove l’80% delle nuove abitazioni dispone di un dissipatore, città come Chicago, Philadelphia, Tacoma, Milwaukee e Boston hanno fatto realizzare dei test per verificarne l’effettiva efficacia e i dati parlano chiaro. Con il dissipatore, la quantità di rifiuti alimentari si riduce del 30%.
 
Anche progettare e organizzare la casa all’insegna del design ecosostenibile permette di conciliare stile e attenzione per l’ambiente. Si va dagli elettrodomestici ai componenti per la cucina a gas di nuova generazione, dalle sedute 100% riciclate fino ai rivestimenti in legno quale elemento green con qualità isolanti senza eguali.
 
LE SETTE REGOLE
1 – Limitare l’utilizzo di bottiglie di plastica.
2 – Utilizzare rubinetti e miscelatori intelligenti.
3 – Conservare i cibi in modo adeguato
4 – Smaltire gli avanzi con un dissipatore alimentare domestico (o tritarifiuti)
5 – Scegliere componenti e arredi efficienti e sostenibili
6 – Tenere sotto controllo il riscaldamento della casa dotandosi di infissi e altri strumenti isolanti e mantenendo una temperatura costante.
7 – Spegnere gli elettrodomestici che non si utilizzino senza sottovalutare i consumi dello stand-by.