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Alphaomega racconta in digitale il piano strategico di Enel

Il progetto CMD 2020 è stato curato in tutti gli aspetti da Alphaomega, gruppo di comunicazione che da anni lavora come partner di comunicazione di Enel. La sfida progettuale è stata quella di individuare le modalità e le soluzioni più adatte a intermediare con strumenti digitali un momento così centrale e importante nel piano di comunicazione dell’Azienda. “In questi mesi di sviluppo e di sperimentazioni - dice Alberto Cassone, founder e partner del Gruppo Alphaomega - in un’overdose di piattaforme e di “virtualità” di vario tipo, abbiamo definito una nostra linea: non può essere mai la tecnologia a guidare la traiettoria di un progetto, la soluzione non sta nelle potenzialità dello strumento, ma è sempre nel rispetto del contenuto e degli obiettivi di comunicazione.”

“La parola-chiave per questo progetto è stata “misura” - aggiunge Maurizio Thiebat, direttore creativo esecutivo di Alphaomega -. La sfida progettuale è stata quella di definire il framework tecnologico più giusto ed efficace per riprodurre in modo solido un evento sostanzialmente di parola e di informazione. Rispettare quindi una situazione molto corporate attraverso il dosaggio delle scelte creative e tecniche con l’obiettivo di dare chiarezza, “pulizia”, efficacia e linearità al messaggio. Senza dimenticare però due aspetti: il primo, generare un effetto di vicinanza e di “empatia” da trasmettere all’audience; il secondo – non meno importante – il fatto che quando uno dei principali player mondiali dell’energia “parla”, lo standing, la qualità, lo stile, il modo in cui lo fa non possono che essere di livello superiore.”

L’interpretazione del progetto
Lo sviluppo del progetto dell’Enel CMD 2020 ha dovuto tenere conto di due elementi: il rispetto di tutte le normative di salute e sicurezza e l’uso di tutto il potenziale espressivo delle tecnologie digitali, trovando però un equilibrio con il “genere” del corporate del meeting. Un evento “no frills”, molto fattuale, nel quale la solidità e l’affidabilità dell’infrastruttura tecnica sono fondamentali, non meno del comfort degli speaker e della possibilità di interazione da parte dell’audience.

“Abbiamo scelto di incorniciare la presentazione del Piano - dice ancora Maurizio Thiebat - in una dimensione coinvolgente, mantenendoci sempre al di qua del limite della spettacolarizzazione. Abbiamo voluto rispettare una ben precisa liturgia di business, rendendola però contemporanea, attraverso la messa a sistema di un mix di strumenti espressivi e di tools tecnologici state-of-the art.”

L’esecuzione
Dalla visual identity, alla progettazione dei 2 virtual set (uno per la plenaria, l’altro per la conferenza stampa), all’implementazione dell’infrastruttura digitale, alla produzione del live broacasting multilingue, alla gestione della piattaforma di collegamento con le differenti audience… Alphaomega ha gestito tutti gli aspetti di un progetto durato circa 2 mesi.

“Due mesi di lavoro per un team di circa 8 persone - dice Alessia Berriola, general manager di Alphaomega - per portare avanti in realtà due progetti distinti e paralleli, pronti per essere interscambiati ed eseguiti in funzione del verificarsi di eventuali scenari più restrittivi e della possibile improvvisa indisponibilità degli speaker di intervenire in presenza sul set principale”.

La soluzione definitiva ha previsto 3 main speaker, residenti in luoghi differenti, Milano e Roma, ripresi all’interno di due green back set che hanno consentito di riambientarli, in diretta, tutti insieme, all’interno di un virtual set. Questa ambientazione, progettata per l’occasione, è stata quindi gestita da una regia master che ha integrato segnali audio-video HD in un sistema Unreal Engine, software utilizzato tipicamente nel videogames design.

Il layout della virtual location è stata concepita non come la riproduzione di un auditorium fisico, ma come un metaspazio scenografico, astratto, non invasivo, capace di valorizzare al meglio e rendere fruibili al meglio i contenuti delle presentazioni degli speaker e i materiali di speech support.

I contenuti
Il core dell’evento sono state le due sessioni plenarie diffuse in live streaming su differenti piattaforme web dedicate, ciascuna con la possibilità di interagire, sempre in diretta, con 30 analisti finanziari e almeno 2000 fra giornalisti e stakeholders collegati da tutto il mondo. Entrambi i momenti sono stati preceduti da un’esperienza-prologo. Un walkabout immersivo per portare letteralmente l’audience dentro i significati più profondi del purpose del Gruppo (“Open Power for a brighter future”). Il video riproduce l’esperienza di una visita in soggettiva all’interno di un metaspazio espositivo le cui pareti interattive restituiscono un’antologia di informazioni fattuali sul Gruppo che sostanziano questo purpose.

Un percorso multimediale che, come una sorta di parafrasi, rivela attraverso dati, immagini, video che cosa in termini concreti esprime lo statement “we empower sustainable progress” e consente agli utenti di “entrare” nel momento della presentazione live con un background di informazione fattuale che permette di meglio contestualizzare le scelte e gli indirizzi del nuovo Piano Strategico.