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BAROCCO E DECADENZA, LO STUDIO SU GABRIELE D'ANNUNZIO DISPONIBILE IN OPEN ACCESS

È disponibile in open access Barocco e decadenza. Autori, oggetti, stilemi sei-settecenteschi negli scritti e nelle collezioni di Gabriele d’Annunzio, monografia di Vincenzo Pernice edita dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo. Il volume è scaricabile gratuitamente in formato Pdf dal sito della fondazione: https://www.fondazione1563.it/progetti/barocco-e-decadenza/

Il saggio ha l’obiettivo di approfondire il complesso delle relazioni intrattenute da Gabriele d’Annunzio autore e collezionista con la cultura visuale, letteraria, musicale del Sei-Settecento.

Il primo capitolo affronta la presenza del Barocco negli scritti dannunziani, concentrandosi dapprima sulla tematizzazione dell’arte dei secoli XVII-XVIII, quindi sull’eredità della letteratura del Seicento. Segue un Intermezzo musicale sui compositori e sulla loro divulgazione. Il secondo capitolo è dedicato al collezionismo dannunziano, con particolare riferimento al patrimonio artistico e librario del Vittoriale degli Italiani. Il terzo e ultimo capitolo sposta la trattazione dal particolare al generale, dall’analisi dei testi e degli oggetti al dibattito critico-storiografico. Il saggio è completato da una serie di appendici con i repertori degli scritti, delle collezioni e della biblioteca del Vate.

Emergerà come grazie a d’Annunzio il decadentismo europeo (di cui egli rappresenta «la voce più potente») si sia definito anche a partire dal confronto con la supposta decadenza del Barocco, e come gli esteti e i maledetti abbiano contribuito alla sua fortuna.

Il volume di Pernice è esito della ricerca svolta nell’ambito della borsa di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco – IX edizione (2021) erogata dalla Fondazione 1563, che inaugura la serie dedicata al progetto Quale Barocco? Fortuna del Barocco nelle collezioni e negli allestimenti dei musei europei e americani nel corso del Novecento, con il coordinamento scientifico della prof.ssa Maria Beatrice Failla.