Blockchain: nasce la prima soluzione nel settore della filiera del freddo Da oggi i surgelati si tracciano con lo smartphone
Conoscere l’intera storia di una singola confezione di merluzzo surgelato, dal momento in cui il pesce viene pescato (con tanto di nome della nave, metodo di pesca e sua posizione) fino alla vendita, passando per stoccaggio e confezionamento, con tracking delle temperature e dati su controlli di qualità e certificazioni. Scoprire tutto sui carciofi surgelati appena acquistati: fornitore, zona di coltivazione, temperatura di conservazione. E poi conoscere le analisi di laboratorio a cui pesce e verdure vengono sottoposti e, perché no, ottenere anche qualche suggerimento di preparazione in cucina. Il tutto comodamente sullo smartphone. È la possibilità offerta dalla più importante azienda italiana della vendita porta a porta di surgelati, Bofrost, che renderà possibile ai clienti tracciare i prodotti in ogni fase della filiera grazie alla Blockchain. È stato il profondo rapporto di fiducia che Bofrost crea con i propri clienti che ha spinto l’azienda ad iniziare a studiare la tecnologia Blockchain come una modalità per poter raccontare e certificare la qualità dei propri prodotti a chi già conosce Bofrost e chi non ancora.
Per il settore frozen food si tratta di una novità assoluta, spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin: «L’innovazione digitale sta rivoluzionando la filiera agroalimentare e, in questo caso, la parola chiave è Blockchain, la tecnologia che funziona come un “notaio virtuale” per registrare ogni passo della catena produttiva, in maniera inalterabile. Tutti dati che Bofrost rende accessibili, in totale trasparenza: infatti, scansionando il QR code sulla confezione, si potrà vedere la storia del prodotto direttamente sullo smartphone. Così i consumatori potranno fare scelte d’acquisto consapevoli, basate su informazioni verificabili riguardo l’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti».
Per implementare la blockchain sul sistema di tracciatura dei prodotti Bofrost si è affidata a EY, con la sua soluzione OpsChain Traceability.
Commenta Giuseppe Perrone, EY Blockchain Hub Mediterranean Leader: «La soluzione Bofrost, prima nel settore della filiera del freddo, testimonia come la tecnologia EY OpsChain Traceability con token ERC 721 su Blockchain di Ethereum consenta di fornire all’azienda un modo completamente digitale di verificare l’operato dei propri fornitori, valorizzare i controlli di filiera e monitorare l’intero processo dalla materia prima alla consegna del prodotto al cliente finale, assicurandone il più alto rispetto degli standard di trasparenza e garanzia di qualità».
I clienti Bofrost riceveranno le prime confezioni tracciabili con la Blockchain a partire dall’inizio di luglio. Due i prodotti scelti per dare il via al progetto: Filetti di Merluzzo Nordico e Spicchi di Cuore di Carciofo.
«Pesce e verdure perché rappresentano due categorie fondamentali per Bofrost – spiega Tesolin –. In particolare, le due referenze scelte sono anche due dei nostri prodotti più apprezzati fra quelli proposti “al naturale”: in un anno vendiamo circa 170mila confezioni di merluzzo da 800 grammi e oltre 250mila confezioni di cuori di carciofo, tra formato standard e mini».
Come funziona – Bofrost Italia ha applicato la soluzione EY OpsChain Traceability, per la tracciatura delle proprie filiere produttive, sfruttando la Blockchain pubblica di Ethereum. Questa permette a ognuno degli attori della filiera di registrare le proprie informazioni, senza alcuna possibilità di alterare i dati dall’esterno. Il tutto poi viene mostrato ai consumatori in modo semplice e immediato: inquadrando con lo smartphone il QR code sulle confezioni, o inserendo il codice sul sito, si arriva sulla pagina web che racconta tutta la storia del prodotto, dalla sua origine ai vari passaggi della catena produttiva, fino al suo arrivo nel piatto.