“Cari brand, non sarebbe ora di trattare i consumatori, cioè tutti noi, più da adulti?”
Comincia con questo invito l’insolita “Campagna per la liberazione dal 9,99” di Dexa, agenzia bresciana di comunicazione. Nel mirino della sigla guidata da Loris Garau c’è la diffusa abitudine delle marche di prezzare lavatrici, tariffe e sottaceti togliendo un centesimo al prezzo pieno, così da far apparire il costo del prodotto inferiore a quello reale.
“Sembriamo tutti rassegnati a questa modalità un po’ da imbonitore”, afferma Enrico Bonomini, il direttore creativo che firma la campagna, “ma esigere più rispetto, chiedere di essere trattati in maniera più matura è un piccolo passo verso una relazione più sana con i brand”.
La campagna è pianificata con uscite su quotidiani sia nazionali che locali, e ha uno sviluppo digitale significativo. L’hasthag #no9e99 accompagna i diversi soggetti della campagna pubblicati sui principali social network, e il pubblico è inviato a utilizzarlo.
“Ci piacerebbe che qualche brand condividesse questa iniziativa, dichiara Loris Garau, titolare di Dexa: adottare prezzi pieni è un segno di maggior rispetto verso il pubblico, e sono convinto che altri brand seguirebbero il buon esempio”.