Condé Nast, Audible e Ipsos fanno il punto zero sui Podcast
Il 2019 verrà ricordato come l’anno dei Podcast, format tutt’altro che recente, ma che oggi vive un momento di grandissimo fervore da parte di operatori e pubblico.
In questo contesto di grande fermento ma pochi dati sugli ascolti, Ipsos, player di primaria importanza nella misurazione e nello studio dei media in Italia, ha deciso di lanciare la prima indagine per dimensionare e monitorare nel tempo il fenomeno dell’ascolto con lo scopo di comprenderne al meglio caratteristiche e potenzialità. L’edizione del 2019, realizzata in partnership con Condé Nast e Audible, costituisce quindi un importante punto zero per questo tipo di format.
Nel 2019 Condé Nast Italia ha scelto i podcast per raccontare e approfondire i temi di Vanity Fair, Vogue Italia e Wired con un’offerta globale di 230 contenuti. Il totale di ascolti e download ad oggi è stato di 300.000 e un singolo podcast viene ascoltato per il 70% della sua durata, un dato ottimo che rivela l’elevato engagement del contenuto digital audio.
“I podcast rappresentano, come il video, un linguaggio ideale per raccontare storie che è la base del lavoro che da sempre facciamo.” dice Raffaella Buda - Advertising Marketing Director di Condé Nast Italia. “La ricerca che abbiamo condotto con Ipsos conferma che i contenuti audio di Condé Nast Italia, intercettano un pubblico qualitativo che mantiene un livello di attenzione unico arrivando al 70% del tempo d'ascolto. Questa è per noi un'ulteriore conferma della capacità dei nostri brand di attirare e mantenere alta l'attenzione di audience in target, trasversalmente alla piattaforma di distribuzione e per tutte le tipologie di contenuto.”
La prima Digital Audio Survey è stata realizzata su un campione di 2.300 casi rappresentativi della popolazione italiana tra i 16 e i 60 anni e intervistati via CAWI con un questionario di 15 minuti a Luglio 2019.
Secondo Ipsos gli ascoltatori dei podcast nell’ultimo mese sono circa 7 milioni, il 26% della popolazione italiana tra i 16 e i 60 anni, di cui il 53% sceglie i contenuti audio in base all’argomento. Gli ascoltatori di podcast sono giovani, istruiti di professione elevata e laureati. I podcast sono un format che risponde alle esigenze di target differenti che li fruiscono in situazioni diverse: il 78% tra le mura di casa, il 30% in macchina e il 26% sui mezzi pubblici. Spesso l’ascolto avviene in concomitanza con altre attività, solo infatti per il 46% degli ascoltatori di podcast l’ascolto è vissuto come un momento di relax.
In un momento in cui i Media faticano a tenere agganciato il proprio pubblico con appuntamenti ricorsivi, è significativo che la grande maggioranza degli ascoltatori si mostri molto interessata alle serie ma solo il 30% le ascolta per intero.
Condé Nast Italia nel 2020 continuerà a raccontare attraverso i podcast i temi che rappresentano i mondi di riferimento dei singoli brand. Wired, che con la serie Wired Play ha registrato più di 110.00 ascolti, esplorerà il concetto di innovazione in materia di economia, salute, sport e benessere. Vanity fair, che registra la migliore performance in ambito Serie TV e Motivation, proseguirà la realizzazione di contenuti digital audio legati al cinema, all’entertainment, alla musica e allo spettacolo focalizzandosi su storie emozionali e coinvolgenti. E infine Vogue che proseguirà il suo percorso esplorando il mondo della moda e del beauty attraverso le voci dei diretti protagonisti, racconti d’autore, notizie e curiosità dai backstage.