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COSMOPOLITAN IN EDICOLA IL 12 APRILE CON THE SELF ISSUE: ANNA PEPE IN COPERTINA E I RISULTATI DEL GRANDE SONDAGGIO SULLA SALUTE MENTALE DEI GIOVANI

Anna, la giovane diva del rap italiano, in copertina. E poi la Grande Inchiesta sul corpo e sulla salute mentale e Materia Futura, la seconda edizione di CosmoIAM. È un numero generoso The Self Issue, il nuovo Cosmopolitan in edicola dal 12 aprile. Uno spazio di riflessione e di intrattenimento, con aggiornamenti sulle tendenze della stagione, la moda in fiore, il design home office, i trend hair style e i consigli su sesso e dintorni. E ancora la lettera di Federica Pellegrini al suo corpo che è cambiato e sempre lo farà, e il giro in macchina con Eleonora Riso di MasterChef Italia, per parlare di amore, cucina, passato e presente. «Questo numero» scrive la direttrice Lavinia Farnese nel suo editoriale «è un viaggio nella consapevolezza. Che ci dovremo pur salvare dall’overthinking, imparare qualcosa dalla tunnel vision per entrare dentro al senso di domani, e farlo nel solo oggi che esiste». Un oggi in cui «altro non dovremmo impegnarci che nell’esistere bene, quel mai banale equilibrio fisico, psichico e sociale che chiamiamo benessere».

L’indagine pubblicata su Cosmo del 12 aprile rivela l’incertezza del domani come prima causa di stress per i giovani, e dal 19 al 21 aprile, durante la Design week,  il futuro sarà al centro di CosmoIAM Materia Futura alla Casa emergency

Come ti vedi? come stai? cosa provi? Per Cosmopolitan farsi portavoce dei sogni, dei desideri e dei problemi di GenZ e Millenial significa anche invitarli a riflettere su se stessi con domande come queste. Lo ha fatto molte volte nel corso della sua storia, ma mai come in questi giorni il brand di Hearst ha deciso di raccontare i giovani italiani a 360 gradi.  Lo fa appunto con un’indagine dai risultati sorprendenti, che sarà presentata sul numero di Cosmopolitan in uscita il 12 aprile, ma anche mettendo proprio le riflessioni sul futuro dei giovani al centro di CosmoIAM Materia Futura, la mostra evento organizzata da Cosmopolitan a Milano nella settimana della Design Week (dal 19 al 21 aprile) presso Casa Emergency e che avrà per madrina la cantautrice Levante.

La grande inchiesta ha per oggetto “il corpo e la salute mentale” e ha coinvolto oltre 5000 utenti on line, in maggioranza donne tra i 15 e i 27 anni a cui è stato sottoposto un questionario di 22 domande.  A rispondere sono stati gli utenti di Cosmopolitan.it, ma anche celeb amiche del brand e follower. L’età al centro dell’indagine è proprio quella che durante la pandemia ha maggiormente sofferto l'interruzione dei rapporti umani, sviluppando disagio, apatia, pensieri intrusivi. 

I dati raccolti rivelano una tendenza all’insoddisfazione generale: ben il 97% degli intervistati vorrebbe cambiare delle cose di sé. Ma anche quanto siano diversi i desideri delle giovani generazioni che per il 70,7% identificano il benessere con lo stare bene con se stessi, e il 46% con il non avere preoccupazioni o ansie. E tuttavia la metà degli intervistati non ha questo privilegio: il 49,8% dichiara di stare male al pensiero dell'incertezza del futuro.

Il numero che preoccupa di più è però che quello del 94% degli utenti della Gen Z che ha risposto di soffrire o avere sofferto di stress; e se il 68% si vergogna di ammettere i propri problemi però il 54% dei soggetti ammette di frequentare uno psicologo per stare meglio. E altro dato preoccupante riguarda i social e l’autostima: il 57% dichiara di usare filtri per le foto e di prestare attenzione al successo dei propri post.

Anna Pepe cover star
Avere 20 anni ed essere l’artista più ascoltata del 2023, voce forte in un mondo di «maschiacci nel quale farsi largo, femmina nel branco». Anna Pepe (per tutti solo Anna) è la protagonista della storia di copertina della Self Issue di Cosmopolitan. In conversazione con la direttrice Lavinia Farnese, l’artista ha tracciato il suo vocabolario, fatto di parole e concetti che la rappresentano. Come “Baddie”, aggettivo che Anna descrive così: «Non è una parola che ho inventato io, ma oramai è la mia firma e sento di aver creato una bella wave di ragazze che si definiscono “vere baddies” ognuna per un proprio modo d’essere». Un racconto personale che riguarda un’intera generazione: «A coloro che vorrebbero essere come me dico quel che ho capito io: finché non ti accetti da solo, gli altri non lo faranno mai».