Da Investor a Stakeholder relations, uno shift necessario ad una comunicazione efficace della sostenibilità
Di fronte a un mondo finanziario con crescenti disponibilità ad essere investite in aziende coinvolte in percorsi ESG, alle imprese è richiesto un sempre maggiore impegno nel proprio approccio alla sostenibilità, da cui possono dipendere credibilità, competitività e valore. Per questo motivo T.W.I.N, studio di comunicazione finanziaria e di Investor Relations con sedi a Treviso, Milano e Roma, ha intrapreso un percorso di specializzazione dei propri servizi, partecipando a un master verticale dedicato alla “Comunicazione della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa”. Già partner di IPO Community, la selezione di specialisti del mercato di capitali creata da Borsa Italiana, T.W.I.N in questo modo intende mettere a disposizione delle imprese, quotate e non, strumenti e capacità certificate utili a strutturare strategie e progetti di comunicazione ESG in grado di valorizzare l’impegno verso la sostenibilità delle aziende nei confronti non della sola comunità finanziaria, ma della più ampia platea degli stakeholders. Consapevoli che la comunicazione oggi utilizza approcci, modalità, strumenti, canali e linguaggi freschi e veloci, ma nello stesso tempo differenzianti solo se precisi e appropriati alle tematiche trattate, T.W.I.N si é messa in gioco in un nuovo percorso che mira a supportare le imprese clienti in percorsi di creazione di valore che traducono a target molto vasti tematiche specifiche e tecniche in coerenza con il sistema di valori aziendali.
Secondo recenti studi, attualmente soltanto il 49% delle società quotate nei listini di Borsa Italiana rendiconta la sostenibilità. Nel mercato AIM, in particolare, 79 su 149 aziende quotate non rendiconta alcuna informativa ESG al mercato e più della metà di queste non comunica alcun impegno nei confronti della sostenibilità. Questo nonostante nel primo trimestre 2021, secondo l’ultimo rapporto Morningstar sui fondi sostenibili, il 51% dei flussi verso i fondi comuni di investimento e gli ETF (Exchange Traded Fund) europei si sia riversato nelle strategie attente ai fattori ESG per un valore di 120 miliardi di euro, il 18% in più rispetto a fine 2020.
“Le informazioni relative alla sostenibilità sono passate da essere marginali a svolgere un ruolo centrale nelle analisi di investimento per tutte le asset class – spiega Mara Di Giorgio, founder di T.W.I.N - Comunicare la sostenibilità, tuttavia, è un processo complesso e richiede uno shift culturale che deve partire da chi guida l’azienda e rende possibile uno spostamento del baricentro delle azioni focalizzate sui soli azionisti a quelle dirette agli stakeholder secondo una matrice di materialità. Il profitto senza sostenibilità non é destinato a durare. Il beneficio per la collettività senza profitto non ha un lungo futuro prospero. L’equilibrio del profitto e della sostenibilità é senza dubbio un target difficile da raggiungere, ma é l’unico che permette di creare valore nel lungo termine. È su questi concetti che va innestata una comunicazione trasparente, informativa, autentica, continuativa e coerente: non basta raccontare di essere sostenibili, rischiando di entrare nel vortice del greenwashing, ma bisogna intraprendere un percorso di dialogo con tutta la comunità rispetto alla quale l’azienda è chiamata a misurare e rendicontare il proprio impegno in materia di obiettivi ESG. Un’impresa sostenibile investe nel benessere dei collaboratori, crede nell’innovazione di processo e di prodotto, dedica grande attenzione al cliente, attua un serio controllo della filiera, opera in modo corretto con fornitori e partner commerciali, rafforza il rapporto con la comunità, collabora con gli enti e le associazioni non profit del territorio. Alla comunicazione la responsabilità di creare un progetto completo e pervasivo”.