Dalfilo, startup 100% Made in Italy, alla conquista del Nord Europa
Dalfilo - startup innovativa che rivoluziona il settore della biancheria per la casa, rendendo accessibile a tutti prodotti artigianali e italiani di alta qualità, creando un canale diretto artigiano-cliente che elimina gli intermediari, contiene i prezzi e riduce gli sprechi - sbarca in Germania, aprendo una GmbH nel contesto del Factory Berlin. Forte dell’esperienza e dei risultati raggiunti in questi anni, la start up è pronta per iniziare il suo processo di internazionalizzazione, e sceglie il Nord Europa per la prima fase e come base operativa in aggiunta a quella italiana.
La strategia di internazionalizzazione: esportando il Made in Italy in Europa, e oltre
Per quanto riguarda il processo di internazionalizzazione, Dalfilo prevede una strategia verticale. Questo significa che si procederà con la costruzione di un team ad hoc per ogni mercato internazionale, ognuno dei quali farà capo a un country manager.
La scelta di Berlino come sede principale per avviare e sviluppare il piano di internazionalizzazione, in particolare il contesto del Factory Berlin, nasce dal fatto che la capitale tedesca è una delle città europee con il maggior numero di start up tech e di successo. Questo rende anche molto più agile la ricerca di personale qualificato di respiro internazionale, che possa soddisfare le esigenze di un’azienda che lavora su tanti mercati, ognuno con le proprie necessità e peculiarità. Milano si conferma come la città ideale per la sede italiana, dove verranno gestite tutte le tematiche legate al contenuto, design, branding, prodotto e comunicazione. In questo caso il team lavorerà presso Talent Garden, anch'esso polo ricco di start up Digitali.In entrambi i casi si tratta di coworking dove poter fare network e vivere la quotidianità vicino ad altre start up con orizzonti di crescita simili.
«Il Made in Italy sicuramente troverà il suo potenziale maggiore al di fuori dell'Italia, in primis in Europa del Nord e nei prossimi anni negli Stati Uniti e Asia» spiega Davide Trabucchi CEO di Dalfilo.
Nei prossimi mesi inoltre, verranno investite molte energie e attenzioni sul lancio di nuovi prodotti, sia in termini di espansione portafoglio che sulla sostenibilità degli stessi. L’obiettivo delle campagne è senza dubbio quello di generare interesse e curiosità nella customer base e poter accedere a nuove audience non raggiungibili con i prodotti attuali. L'influencer marketing è un canale fondamentale per aiutare ad aumentare la visibilità del lancio con velocità.
Dalfilo punta a triplicare il GMV (Gross Merchandising Volume) e ampliare l’organico
Per il 2022 la startup bergamasca punta a un x3 anno su anno, il che significa 3 milioni di GMV, ovvero il transato sulla piattaforma e-commerce. L’obiettivo è sempre più vicino, visto che a luglio è già stato raggiunto il fatturato del 2021.
A una crescita economica, corrisponde una crescita a livello di organico, per far fronte alle nuove necessità. «Entro fine anno saremo poco più di 20, puntiamo a duplicare il team l'anno prossimo. I profili che più cercheremo ad inizio 2023 saranno country managers per i futuri mercati, analisti e sviluppatori software», continua Davide Trabucchi.
I vantaggi del modello di business “digital-first”: un prodotto di lusso e accessibile
I prodotti Dalfilo sono confezionati direttamente dagli artigiani. Non vengono utilizzati intermediari, così da permettere prezzi competitivi senza compromettere la qualità del prodotto. Questo garantisce al cliente un approccio smart buy, dove si pagano le materie prime e la qualità della lavorazione artigianale, ma non il rincaro della marca o della catena di distribuzione del prodotto, dando priorità alla riduzione degli sprechi e alla qualità del prodotto finale, creato e realizzato in Italia.
«Vogliamo sottolineare e supportare l'eccellenza italiana attraverso i canali online, stabilendo un filo diretto tra i nostri artigiani e i clienti, a prezzi competitivi. Non è facile dedurre e di conseguenza trasmettere la qualità di un prodotto, come le lenzuola, solo online. Ci siamo riusciti grazie a una comunicazione digitale, giovane e informale, in grado di far percepire il valore del prodotto e al tempo stesso la sua accessibilità», conclude Davide Trabucchi.