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Directa Plus premiata dalla Borsa di Londra per la sostenibilità

Il grafene si conferma non solo una delle tecnologie chiave per il futuro dell'innovazione, ma anche cruciale in chiave sostenibilità. Lo dimostra il riconoscimento ottenuto da Directa Plus dalla Borsa di Londra dove è quotata: il London Stock Exchange’s Green Economy Mark, che viene assegnato solo alle aziende che dimostrano di generare il 50% o più della loro revenue annuale da prodotti e servizi che contribuiscono all'economia verde globale.

Non è un caso che Directa Plus sia riuscita a ottenere il marchio: il processo di produzione del grafene per l'azienda comasca si basa su un processo totalmente fisico, protetto da brevetti, che evita l'uso della chimica. Questa capacità – unica tra le aziende produttrici di grafene – garantisce non solo una qualità migliore del prodotto finito, ma anche una maggiore sostenibilità nel processo.

“Siamo orgogliosi che il nostro impegno nella green economy venga riconosciuto oggi anche dalla Borsa di Londra – dice Giulio Cesareo fondatore e Ceo di Directa Plus - sin dall'inizio ci siamo strutturati come un'azienda sostenibile, tenendo conto in ogni momento del nostro impatto sul mondo che ci circonda. La Società e i suoi investitori sono fieri per il marchio ricevuto”.

Il London Stock Exchange’s Green Economy Mark è stato istituito nel 2019 ed è stato creato proprio per mettere in risalto quelle aziende quotate sulla piazza di Londra che offrono un contributo significativo alla transizione ecologica. Oggi gli investitori sono sempre più attenti al tema e propongono ai risparmiatori di tutto il mondo prodotti certificati sul piano della sostenibilità, per questo il marchio diventa un elemento fondamentale per decidere su quali azioni far confluire le risorse.

La metodologia per assegnare il riconoscimento si basa sul modello di dati Green Revenues sviluppato dalla FTSE Russell. Fornisce un'analisi dettagliata di beni, prodotti e servizi ambientali ed è progettato per riconoscere sia le aziende di tecnologia verde "pure-play", sia quelle di tutti i settori che contribuiscono in modo significativo alla transizione verso un'economia sostenibile e a basse emissioni di carbonio.