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E-mobility Day 2022, ecco il Bilancio EnergRed

Fondata nel 2008 e guidata da un gruppo di soci fondatori composto da ex-manager e dirigenti dalla lunga esperienza in multinazionali nei settori della progettazione infrastrutturale, dei processi industriali e della finanza d’impresa, EnergRed (www.energred.com) da 2 anni ha introdotto e validato a mercato una nuova metodologia operativa proprietaria che consente alle aziende italiane di dotarsi rapidamente, e senza oneri finanziari o operativi, di impianti per la generazione e l’auto-consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili, prevalentemente solare.

Il metodo —denominato Care&Share®, letteralmente «prendersi cura e condividere»— oltre a garantire la condivisione del beneficio economico diretto derivante dalla realizzazione di impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili è finalizzato ad aumentare la responsabilità sociale delle aziende, a partire dalla stessa EnergRed, con uno sguardo rivolto sia all’Italia che ai Paesi che oggi pagano il maggior costo del cambiamento climatico e delle pratiche insostenibili legate al consumo intensivo di risorse naturali.

Ad ottobre EnergRed avvierà infatti un programma di sostegno alla «riforestazione ad impatto sociale» della startup ZeroCO2, andando a finanziare la piantumazione di alberi in Italia, Guatemala e Tanzania, con lo scopo di proteggere la biodiversità, favorire progetti socioterapeutici, riabilitativi, di reinserimento sociale e lavorativo.

Il numero di alberi è stato calcolato per bilanciare totalmente le emissioni legate alle proprie attività di sviluppo: un’importante attività di monitoraggio interno ha permesso di fare trasparenza sugli impatti di questa parte della catena del valore, calcolando che per installare ogni kWp di potenza, l’organizzazione aziendale emette circa 9kgCO2 legati agli spostamenti necessari.

L’attività di monitoraggio e trasparenza verrà ampliata nel tempo a tutte le società collegate al gruppo EnergRed che oggi coinvolge circa 25 persone, di cui 13 direttamente impiegate nell’organizzazione e 12 come rappresentanza commerciale sui territori interessati dalle principali azioni di sviluppo delbusiness sostenibile.

«Crediamo che la generazione distribuita da rinnovabili sia uno strumento imprescindibile per il progresso della società e per questo lavoriamo per dare energia alle imprese ed alle comunità con passione e creatività: questo è #PowerWithCreativity» spiega Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.

Nel 2023 verrà invece lanciato il programma «Un Mare di Sole» che prevede il reinvestimento di parte degli utili derivanti dalla realizzazione di impianti nel Sud di Italia (prevalentemente Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio e Campania), in progetti locali dedicati all’educazione ambientale, alla formazione professionale per mantenere livelli occupazionali sul territorio, alla digitalizzazione delle imprese artigiane ed al recupero di patrimonio ambientale e culturale.

«Dieci anni fa pensare di dotare ogni azienda del nostro Paese di un impianto per la generazione di fonti rinnovabili, creare comunità di consumi e costruire un’azienda con questo scopo sarebbe probabilmente stato un atto di ribellione. Ma nel tempo quella che per noi era una convinzione sufficiente è stata affiancata dalle condizioni necessarie —normative, culturali ed economiche— divenendo la concreta possibilità di costruire un nuovo ordine basato sul rispetto dell’ambiente, sulla condivisione del valore e sulla possibilità ritrovare la strada che da sempre la natura ci mostra e che regola le leggi della vita: quella della sostenibilità» mette in rilievo Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.

«Abbiamo voluto creare questo evento dedicato alle emozioni dell’elettrico —prosegue— per coinvolgere i partner ed i clienti che supportano EnergRed in questo grande momento di rivoluzione dell’energia, del modo di produrla, di renderla disponibile e di consumarla. Noi lo facciamo con un pizzico di creatività in più, che si riflette nella visione delle cose, delle relazioni, del futuro e dei processi operativi. Lo facciamo perché è importante ogni giorno domandarsi cosa possa essere fatto di diverso per ottenere un migliore risultato. Per tutti».

«Certo è che il settore dei trasporti contribuisce fino al 22% al totale delle emissioni globali di gas climalteranti, ma se combinassimo la transizione verso le energie rinnovabili con un passaggio generale ai veicoli a basso consumo —quali biciclette e mezzi di trasporto elettrici— potremmo contribuire in maniera decisiva alla riduzione delle emissioni globali di CO2» mette in evidenza Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.

Secondo gli analisti della E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, è proprio la mobilità elettrica ad essere la chiave della transizione energetica. «Oltre ai vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2, i veicoli elettrici possono contribuire enormemente alla transizione verso società più sostenibili: grazie —ad esempio— ai caricabatterie bidirezionali, questi veicoli elettrici possono oggi essere usati come unità di accumulo dell’energia per ampliare notevolmente le capacità di stoccaggio delle reti alimentate da fonti rinnovabili» spiega Moreno Scarchini.

«In altre parole —aggiunge Giorgio Mottironi— la mobilità elettrica è un elemento fondamentale della transizione verso “società elettriche” più socialmente e ambientalmente giuste».

Raggiungere una quota maggioritaria di fonti rinnovabili nel mix energetico globale, adottando anche un sistema di trasporti totalmente elettrico certo non è un’impresa facile. Ma la speranza è molta e ad alimentarla molte “aziende etiche” che —come EnergRed— operano sul campo: la chiave sta nel non arrendersi mai, perché non si è mai troppo piccoli per fare la differenza.

Ed è in quest’ottica che è nata l’idea di realizzare a Modena l’«EnergRed e-Mobility Day 2022» (qui le slide della conferenza), occasione per tracciare anche il Bilancio Energred ed illustrare il Piano Industriale Energred.

Negli ultimi 2 anni la società ha investito 9 milioni di euro per 5,4MWp di potenza rinnovabile installata in un mix solare e idroelettrico, rifornendo ogni anno le imprese ed il sistema elettrico italiano con 9,5GWh di energia a zero emissioni e consentendo una riduzione di emissione di CO2 pari a 5.300 tonnellate l’anno, equivalenti al contributo di 265 mila alberi.

Tale energia consentirà una condivisione di 25 milioni di euro nei prossimi 25 anni, a testimonianza del valore che le rinnovabili sono in grado di rappresentare per il tessuto produttivo e sociale del nostro Paese. Senza dimenticare che tali benefici sono stati generati senza che tali soggetti abbiano dovuto sostenere alcun costo, rappresentando dunque un investimento a “ROI infinito” (Return-On-Investment), essendo il denominatore di questa semplice frazione pari a zero.

EnergRed, grazie al gruppo di partner, shareholder e stakeholder che è riuscita a costruire, ha definito un importante Piano Industriale per i prossimi 4 anni, che la vedrà diventare uno dei principali operatori della generazione distribuita da fonte rinnovabile nel segmento C&I (Commercial & Industrial - fino a 1MWp), con l’obiettivo di investire 130 milioni di euro complessivi, per arrivare a gestire 300 impianti dedicati all’autoconsumo ed alle comunità energetiche, per una potenza totale di 120MWp.

Nel contesto energetico italiano ed europeo, i 1.436GWh/a che saranno prodotti dagli impianti finanziati e gestiti da EnergRed, permetteranno di generare circa 591 milioni di euro di benefici per imprese e territori, dando alle rinnovabili un valore condivisibile specifico di circa 5.100 euro per ogni kilowatt di potenza installata.

Questi numeri sono la dimostrazione di come la transizione energetica sostenibile, in particolare modo quella promossa attraverso approcci e metodologie imprenditoriali innovativi, possa rappresentare anziché un costo, un elemento di supporto del progresso del tessuto industriale e sociale, nel pieno rispetto della dimensione ambientale in cui sono inseriti.