Environmental Product Declaration (EPD): Reda stabilisce le nuove linee guida per la salvaguardia dell’ambiente e il monitoraggio dell’impatto ambientale
Reda, storico lanificio che affonda le sue origini a Valle Mosso in provincia di Biella, si è da sempre dimostrata particolarmente all’avanguardia nel campo della sostenibilità: una responsabilità quotidiana alla quale l’azienda ha dedicato costante lavoro e risorse nel corso degli ultimi 15 anni per sensibilizzare sempre di più i clienti, l’industria tessile (fra le più inquinanti dopo quella del petrolio) e il sistema moda in generale verso un approccio sostenibile a 360°.
Un impegno che ha permesso a Reda di collezionare importanti riconoscimenti come la certificazione EMAS ottenuta più di 15 anni fa: un sistema di eco gestione che prevede, oltre al rispetto dei limiti imposti dalla legge, anche e soprattutto il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Oggi, nel 2019, il Lanificio biellese compie un altro passo importante nella ricerca di una produzione sempre più sostenibile, attraverso la stesura della Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD (Environmental Product Declaration): un protocollo che certifica quali e quanti sono i consumi che l’azienda produce per dare vita al proprio prodotto.
La EPD è basata sull’Analisi del Ciclo di Vita del Prodotto (LCA), con cui Reda ha preso in esame l’intero processo produttivo, dalla pecora al tessuto finito. Grazie a questa certificazione, validata da un ente terzo Catalyst, il Lanificio garantisce la massima trasparenza nella comunicazione dell’impatto ambientale correlato ai propri prodotti.
Numeri alla mano: per creare 1 m2 di tessuto Reda ha generato l’equivalente di 12,2 Kg di CO2 e consumato 1.620 litri d’acqua. Nel corso del 2017, anno preso in considerazione dall’indagine, l’azienda ha depurato 194.000 metri cubi di acqua, riciclandone il 20% su base annua, e producendo 620 MWh di energia grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili attraverso il fotovoltaico. Questi dati si riferiscono a tutta la supply chain (fattorie incluse).
“La nascita della Dichiarazione Ambientale di Prodotto è per noi motivo di grande orgoglio: si tratta di un altro importante passo che Reda si impegna a compiere nell’ambito della sostenibilità – dichiara Ercole Botto Poala, AD di Reda – dobbiamo imparare a sprecare meno e consumare meglio. L’educazione alla responsabilità ambientale è fondamentale, sia per gli operatori del settore sia per i clienti, per proteggere e salvaguardare il nostro pianeta”.
Attraverso l’EPD il Lanificio Reda si conferma come uno dei principali player nel mondo della sostenibilità, guardando con attenzione e lungimiranza al futuro nel rispetto di piante, animali ed esseri umani; questa Dichiarazione, inoltre, potrà essere usata da terzi come benchmark per dare loro l’opportunità di misurare l’impatto ambientale delle lavorazioni nel concreto e contribuire così alla salvaguardia dell’ecosistema.
Reda ritorna a Pitti con out of the box, il progetto fotografico che racconta la sostenibilità
REDA torna a Firenze in occasione del prossimo Pitti Uomo 95 con uno speciale progetto fotografico che parla di natura e di sostenibilità, realizzato in collaborazione con Pitti Immagine.
A seguito del grande successo dello scorso giugno quando, in occasione della 94° edizione di Pitti Uomo, REDA aveva presentato l’innovativa membrana totalmente biodegradabile Reda Active LIFEPROOF, lo storico Lanificio biellese sceglie nuovamente il famoso palcoscenico fiorentino per affrontare con una diversa chiave di lettura uno dei temi più cari all’azienda.
#REDAWAY: Sostenibilità, Trasparenza, Sopravvivenza. Una serie di scatti d’autore che desiderano esplorare il lato più intimo e nascosto della sostenibilità ripercorrendo l’affascinante rapporto tra uomo e natura.
10 grandi billboard che animeranno gli spazi della Fortezza da Basso per l’intera durata della manifestazione, capaci di proiettare lo spettatore in spazi sconfinati e mozzafiato. Ogni immagine si fa portavoce e veicolo di un importante messaggio quanto mai attuale: la necessità e il bisogno di un impegno costante da parte di ognuno di noi per la tutela e la salvaguardia dell’intero ecosistema.
Una responsabilità quotidiana alla quale Reda ha dedicato lavoro e risorse negli ultimi 20 anni per indirizzare il settore della moda verso un approccio sostenibile a 360°. Sono proprio sostenibilità, trasparenza e sopravvivenza i pilastri sui quali il Gruppo ha costruito la sua visione e il suo modello di business e che gli hanno permesso di collezionare importanti riconoscimenti come la certificazione EMAS, un sistema di ecogestione che prevede il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali ben oltre le prescrizioni di legge.
“Per noi, il termine sostenibilità è ormai diventato sinonimo di sopravvivenza. L’aumento della domanda nel settore tessile fa sì che le materie prime siano sempre più scarse e la necessità di ottimizzare i processi e i cicli produttivi non possa più essere trascurata – ha dichiarato Ercole Botto Poala, CEO di Reda - I nostri clienti sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali e condividono con noi l’impegno per la sostenibilità. Per questo è necessario che le aziende producano in maniera consapevole e soprattutto sostenibile.”
Nel contesto unico di Pitti Uomo, il 9 gennaio dalle 17 REDA ospiterà uno speciale cocktail party nel Park Box della Fortezza da Basso, che avrà come filo conduttore proprio il tema della sostenibilità.