Ferrari Giovanni protagonista della mostra “Genio e Impresa. Da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni”
Ferrari Giovanni è tra le 13 storie selezionate dal Leadin’Lab - Leadership Design and Innovation Lab del Politecnico di Milano come protagoniste della mostra organizzata da Assolombarda “Genio e Impresa. Da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni” per celebrare il connubio tra genio creativo e coraggio di fare impresa. Nel corso della mostra, aperta gratuitamente al pubblico dal 9 luglio al 15 settembre, viene raccontato l’incontro tra Giovanni Ferrari e Luciano Piergiovanni che negli anni ’80 hanno collaborato allo studio ed applicazione industriale di un’innovativa tecnologia di confezionamento che ha rivoluzionato il mercato dei formaggi confezionati freschi.
Milano, luglio 2019 - Ferrari Giovanni S.p.A., Azienda italiana di riferimento nel settore caseario presente sul mercato dal 1823 e leader nel segmento grattugiati, è stata selezionata dal Leadin’Lab - Leadership Design and Innovation Lab del Politecnico di Milano tra le 13 Aziende protagoniste della mostra multimediale “Genio e Impresa. Da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni” organizzata da Assolombarda in collaborazione con Regione Lombardia e il Consiglio regionale della Lombardia in occasione dei 500 anni dalla scomparsa di Leonardo. La mostra celebra, con un inedito punto di vista, l’archetipo dell’interazione tra Leonardo da Vinci e Ludovico il Moro rintracciando l’eredità di quel sodalizio, che dà origine all’innovazione, in «geni» e imprenditori contemporanei.
Infatti, esattamente come nella storica diade, Ferrari Giovanni S.p.A. si è distinta negli anni ’80 per la sperimentazione e l’applicazione della tecnologia dell’atmosfera protettiva al confezionamento dei formaggi ed in particolare dei grattugiati freschi. Un’innovazione messa a punto dalla coppia Luciano Piergiovanni, professore Ordinario del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche dell’Università degli Studi di Milano (DISTAM), e Giovanni Ferrari, Presidente dell’omonima Azienda.
“Questo è un importante riconoscimento dello spirito imprenditoriale di mio padre che, insieme al Prof. Luciano Piergiovanni, ha contribuito a mettere a punto una tecnologia pionieristica in Italia nell’industria alimentare” afferma Laura Ferrari, Presidente della Ferrari Giovanni S.p.A. “La ricerca per la migliore conservazione degli alimenti è stata, e continua ad essere, fondamentale sia per la qualità dei prodotti sia per la riduzione dello spreco alimentare e resta tuttora uno dei principali obiettivi della nostra Azienda. È ancora vivo nella memoria il ricordo della sala gremita del Convegno del 1987 organizzato dal giovane Professore. Parteciparono i principali attori dell’industria alimentare, della distribuzione e delle istituzioni. Proprio da lì partì lo stimolo per modernizzare la legislazione tradizionalista e protezionistica che limitava l’innovazione. Anche noi sorelle, ancora studenti, eravamo tra il pubblico”.
Il genio e impresa di Ferrari Giovanni S.p.A.
Negli anni ‘80 la comunità scientifica internazionale inizia a considerare l‘impiego di atmosfere protettive per le confezioni dei prodotti alimentari e, in Italia, è fondamentale l’opera di ricerca scientifica e di comunicazione svolta da Luciano Piergiovanni che diviene il riferimento di Giovanni Ferrari per dare inizio alla sperimentazione dell’applicazione della tecnologia dell’atmosfera protettiva al confezionamento dei formaggi ed in particolare dei grattugiati freschi. Questa tecnologia consente la conservazione ottimale delle caratteristiche sensoriali, impedendo il naturale processo di deterioramento dovuto al contatto con l’ambiente e garantendo, mediante l’uso dell’atmosfera protettiva, un prolungamento della conservabilità.
Questo nuovo processo fa fare un salto di qualità al prodotto finale che le precedenti tecnologie (disidratazione e il sottovuoto) non garantivano. Ferrari con determinazione si dedica allo sviluppo industriale mettendo a punto impianti e ricercando materiali innovativi diventando pioniere di un nuovo segmento di mercato oggi presente nel 98% della distribuzione: i grattugiati freschi.
La mostra
In occasione del quinto centenario della scomparsa di Leonardo da Vinci, Assolombarda ha sviluppato in collaborazione con Regione Lombardia e il Consiglio regionale della Lombardia la mostra multimediale “Genio e Impresa. Da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni” che apre al pubblico il 9 luglio a Palazzo Lombardia e resterà visitabile gratuitamente fino al 15 settembre.
La raccolta delle storie è stata effettuata lanciando una “call” aperta, pubblicata sui social media e sulla stampa, a cui hanno aderito 130 coppie. Ne sono state selezionate 51, in tutti i settori, dai nuovi materiali alla sanità, dall’elettronica ai servizi per le imprese, che forniscono un quadro ricco e variegato dell’innovatività del territorio. 17 casi sono illustrati brevemente nella mostra e 13 storie sono state approfondite, intervistando direttamente i due protagonisti o chi era stato in stretto contatto con loro.
Queste storie permettono di capire cosa si nasconde di speciale nella collaborazione di coppia, cosa porta due persone a intraprendere un cammino nell’incertezza, cosa gli dà la forza di superare le difficoltà, e, infine, di vincere la sfida dell’innovazione.
La mostra è frutto del lavoro artistico di Neo-Narrative Environments Operas, studio di ricerca e progettazione di ambienti narrativi in particolare nell’ambito di esposizioni e musei multimediali fondato da Fabia Molteni, Cinzia Rizzo e Franco Rolle. La messa in scena inizia con l’intervista immaginaria a Leonardo e Ludovico, realizzata da Pietro Marani e Paola Cordera, seguita poi dalle 13 storie d’innovazione prescelte.
La mostra interpreta, inoltre, il ruolo del territorio lombardo e di Milano, rappresentandolo come “Giardino delle Meraviglie”, che ha sia le giuste caratteristiche per favorire l’innovazione sia la capacità di far incontrare i diversi elementi di questo ecosistema attraverso i dati forniti dal Centro Studi di Assolombarda.