Francesco Poletti nuovo Executive Creative Director di Y&R
Simona Maggini, CEO di Y&R Italia, annuncia la nomina a Executive Creative Director di Francesco Poletti, che lascia Jung von Matt dopo 3 anni e mezzo come International Creative Director dell’agenzia di Stoccarda.
Il creativo italiano, expat in Germania dal 2014 per sperimentare la sfida di operare in un grande mercato molto competitivo, ha seguito i clienti global di Jung von Matt nei più diversi settori, dall’automotive all’home appliances, dall’home care ai dairies, dalla telefonia al luxury, oltre alle attività di new business internazionali.
Poletti ha iniziato la sua carriera come copywriter in Lowe Pirella & Partners, dove ha avuto l’opportunità di lavorare anche nella sede di Londra dell’agenzia. Nel 2005 è diventato Vice Direttore Creativo in Leagas Delaney e successivamente è passato in DLV/BBDO con lo stesso incarico. Nel 2008 è stato chiamato in Grey United come Creative Director, dove ha maturato 6 anni di esperienza su tutti i clienti dell’agenzia, per poi accettare l’incarico in Germania.
Il suo palmares vanta numerosi riconoscimenti ai principali premi italiani e internazionali, inoltre è stato per quasi 10 anni docente di copywriting all’Accademia di Comunicazione e attualmente svolge la stessa attività a Stoccarda presso la Kreativkader school, attività che gli consente di individuare e crescere giovani talenti creativi.
Francesco Poletti avrà la responsabilità creativa della sede milanese e romana di Y&R Italia, e coordinerà un team di circa 60 creativi.
“Francesco è un professionista di grande spessore – dichiara Simona Maggini – e siamo felici che un talento creativo del suo livello abbia deciso di rientrare in Italia per guidare il reparto creativo di Y&R, dove siamo sempre alla ricerca dell’eccellenza e della migliore qualità possibile. Sono certa che porterà grande valore aggiunto sia agli attuali clienti dell’agenzia che alle attività di new business”.
“Non potevo immaginare rientro migliore in Italia – dice Francesco Poletti – e la cosa singolare è che non fosse pianificato. L’entusiasmo di Simona Maggini, del suo team, lo stand di Y&R e la portata della sfida mi ha fatto decidere quasi istantaneamente. L’esperienza internazionale è stata straordinaria e mi ha fatto soprattutto capire che noi italiani siamo competitivi in ogni mercato. Solo una cosa ci differenzia: in quello che facciamo, noi ci mettiamo sempre il cuore. Per questo più che di cervello, nel mio caso, si tratta di un rientro di cuore”.