Giovanni Savorani eletto con il 100% dei voti validi Presidente di Confindustria Ceramica per il biennio 2018-2020
L'assemblea di Confindustria Ceramica, riunitasi oggi presso la sede di Sassuolo, ha eletto con il 100% dei voti validi (due schede bianche) Giovanni Savorani quale Presidente dell'Associazione per il biennio 2018 - 2020.
Giovanni Savorani, nato a Faenza (Ra) 69 anni fa, è sposato ed ha due figli. Diplomatosi al corso di perfezionamento tecnico dell’Istituto Statale d’Arte per la ceramica di Faenza nel 1968, per sette anni è stato il capo fabbrica di una azienda industriale per poi diventare il responsabile tecnico della CAST, dove è rimasto per dieci anni a partire dal luglio 1977. Nell’aprile 1987 entra in Cooperativa Ceramica di Imola con l’incarico di capo fabbrica nello stabilimento di Borgo Tossignano. Nel giugno del 1990 entra in Sacmi Imola con l’incarico di Direttore Vendite, che lascia nel novembre del 1994 per entrare in Ceramiche La Faenza con l’incarico di Direttore Generale; dieci anni dopo (maggio 2005) assume l’incarico di Direttore Generale di Cooperativa Ceramica d’Imola. Nel luglio 2006 inizia la sua attività imprenditoriale fondando Gigacer spa, di cui riveste il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione sin dalla fondazione. In Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani è membro del Consiglio Generale dal 2013 e della Commissione Normazione Tecnica; rappresenta l’Associazione nell’Assemblea del Centro Ceramico.
Gigacer spa opera in uno stabilimento nel distretto ceramico di Imola - Faenza con una capacità produttiva di 1,2 milioni di metri quadrati e 73 dipendenti. Particolare attenzione è stata data nel tempo alla qualità del prodotto. E’ nata utilizzando la innovativa tecnologia “Continua” dei grandi formati con la quale ha, fin dal 2007, sviluppato pavimenti in gres porcellanato in formato 120x120. Particolare attenzione è stata posta fin da subito alla sicurezza sul lavoro e alla sostenibilità, sia interna che indotta sui cantieri dei clienti. Nel 2007 ha utilizzato anche sistemi non in linea con le consuetudini, in particolare ha adottato la palletizzazione in orizzontale anziché in verticale e ridotto al minimo indispensabile i materiali per l’imballaggio.