Il mercato pubblicitario in Italia nel 2017
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il 2017 di poco sopra la stabilità, a +0,4% rispetto al 2016. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, l’andamento del 2017 registra una contrazione del 2,1%. L’andamento per il singolo mese di dicembre è in crescita del 4,6% (+3% senza search e social).
“Dopo il +0,7% del primo trimestre e i segni negativi dei due successivi, rispettivamente al -1,4% e al -0,9%, la grande rincorsa al segno positivo in un anno dispari si è completata con un rush finale degno dei migliori velocisti, grazie a un ultimo trimestre che ha segnato una crescita del 2,8%. Si conferma quindi la chiusura dell’anno in terreno positivo, anche se un po’ meno di quanto tutti gli operatori si aspettassero” - spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen.
“Siamo partiti all’inizio dell’anno con una previsione di chiusura del PIL allo 0,8%, che poi è stata aggiustata al +1,3%; siamo passati dalle ombre pesanti del post Brexit a un periodo di maggior tranquillità dopo gli esiti delle elezioni francesi e tedesche; il clima è tornato a essere incerto con l’esclusione dell’Italia dai mondiali di calcio e le incognite sulle prossime elezioni. Il mercato pubblicitario ha seguito l’andamento ciclico tipico degli anni senza grandi eventi mediatici sportivi, bissando la crescita che si era già manifestata nel 2015 (+2%), ma – ricordiamo - era l’anno dell’Expo”.
Relativamente ai singoli mezzi, la tv chiude il 2017 in calo dell’1,6%. Positivo (4,8%) il mese di dicembre.
L’andamento della stampa continua a essere negativo: la raccolta nel 2017 per quotidiani e magazine si ferma rispettivamente a -7,7% e -6,2% (-1,9% e -4,3% a dicembre).
Chiude l’anno con il segno positivo la radio, in crescita del 5,4% nei 12 mesi e a +0,3% a dicembre. Nel corso dell’anno ha chiuso in positivo 9 mesi su 12.
Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nei 12 mesi cresce del 7,7% rispetto al 2016 (+1,7% se si escludono il search e il social).
Sempre in positivo l’andamento della GoTV (+12,3%) e del transit (+4,9%) nel periodo cumulato gennaio - dicembre. Anche il cinema mantiene il trend positivo (+2,4%). Outdoor e Direct mail restano negativi, rispettivamente in calo dell’11,2% e del 5,2%.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita nel periodo cumulato, con un apporto complessivo di circa 78 milioni di euro. Per i primi comparti a livello di quote di mercato, si registrano andamenti differenti. Gli investimenti del settore automobilistico si fermano al +1,3%. Positiva la performance del pharma (+3,7%). Il segno resta negativo per le telecomunicazioni (-2,3%) e per le bevande (-4,1%), che, però, segnano entrambi un andamento positivo sul singolo mese di dicembre (rispettivamente +11,1% e +10,1%). Ottima la performance degli elettrodomestici nel periodo cumulato (+13,6%). Limitatamente al singolo mese di dicembre, un rilevante contributo alla crescita arriva dai settori cura persona, tempo libero e turismo/viaggi che crescono rispettivamente del +23,9% (+4,9 nel periodo cumulato), +33,6% (+4,9%) e +52,4% (0%) con un apporto complessivo di circa 20 milioni di euro.
“Seppur da più parti ci si aspettasse una crescita più solida – aggiunge Dal Sasso - la chiusura dell’anno sopra quota zero è un buon segnale, soprattutto per l’andamento particolarmente positivo del periodo autunnale. Ciò può essere visto come un buon auspicio per i primi mesi del 2018, che potrà sicuramente chiudere ancora in positivo grazie al favore dei mondiali di calcio e anche a una ripresa economica mondiale, cui l’Italia sembra essere bene agganciata” – conclude Dal Sasso.