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Industria 4.0: Nasce l'alternativa 'mediterranea' per innovare le imprese italiane

Partire dall'uomo e dal dialogo, non dalla tecnologia: è 'l'uomo di Colombo' per innovare le micro e piccole imprese italiane e traghettarle verso la quarta rivoluzione industriale. La nuova strada italiana per Industria 4.0 parte dalla Campania con la proposta di PidMED, il prototipo 'mediterraneo' di Punto Impresa Digitale ideato su misura per il nostro tessuto imprenditoriale e generare un modello d'innovazione coerente con le sue peculiarità.

“Abbiamo pensato di ribaltare gli strumenti usati finora per dare sostegno alla trasformazione 4.0 delle imprese italiane”, ha spiegato Alex Giordano, direttore scientifico del progetto Societing 4.0. “Il modello economico del nord Europa o della Silicon Valley – ha proseguito Giordano – non può essere sostenibile per l'Italia, un paese fatto di piccole realtà, micro imprese e artigiani con un sapere e delle competenze uniche al mondo. Le piccole e medie imprese che hanno fatto grande l’Italia non possono snaturarsi sotto il peso della propaganda tecnologica”.

In questi anni stiamo assistendo nel mondo delle imprese a un cambiamento 'rivoluzionario', paragonabile ai tre precedenti epocali passaggi industriali legati ognuno ad una tecnologia. La prima con le macchine a vapore nelle fabbriche, la seconda con l’energia elettrica e la terza con informatica e elettronica. La nuova rivoluzione industriale fa leva su un mix di fattori tecnologici tra cui i Big Data e l'IoT (l'internet delle cose) e guarda alla smart factory (o fabbrica intelligente) come punto di arrivo. Queste tecnologie sono ormai facilmente disponibili ma spesso la vera difficoltà, soprattutto per le piccole realtà, è quella di capire come poterle implementare nelle proprie attività.

Per supportare le imprese italiane in questa transizione verso le tecnologie 4.0 è stato messo a punto ilPiano Nazionale Impresa 4.0, varato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, ma sono ancora poche le micro e piccole imprese ad aver intrapreso questa strada. “Spesso sono diffidenti oppure non sono in grado di comprendere come alcune tecnologie possano avere impatto sul loro lavoro”, ha precisato Giordano. “Per questo, attraverso PidMED, abbiamo deciso di adottare una strategia differente: andiamo ad ascoltare le imprese, cerchiamo di capire quali problemi possano avere, e poi identifichiamo quali tecnologie possano essere utili e spieghiamo loro come possano implementarle. Un lavoro 'sartoriale', su misura per le esigenze del singolo".

Il cambio di paradigma è alla base di PidMED, il prototipo di un Punto Impresa Digitale a vocazione mediterranea, promosso dalle Camere di Commercio di Salerno e di Caserta, in partnership con il programma Societing 4.0 dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il supporto di UnionCamere. Il nuovo modello di Pid con una visione “mediterranea” è stato presentato con un doppio evento, il 10 e 11 dicembre a Salerno e Caserta, rivolto agli imprenditori locali e a cui ha partecipato anche Derrick de Kerckhove, una delle menti più brillanti del panorama mondiale dell’innovazione digitale, direttore del McLuhan Program in Culture & Technology dell’Università di Toronto e direttore scientifico di Media Duemila e TuttiMedia.

Per una micro impresa italiana diventare 4.0 “vuol dire prendere tutti gli strumenti disponibili che già esistono – ha spiegato de Kerckhove – ad esempio per aumentare la conoscenza del mercato, sapere dove indirizzare la pubblicità oppure organizzare meglio la distribuzione e abbattere gli scarti. Se abbiamo uno smartphone abbiamo già tutti gli strumenti in tasca, dobbiamo solo imparare a conoscere le piattaforme che possono aiutarci”.

Le imprese possono da oggi utilizzare lo sportello virtuale www.pidmed.eu per capire facilmente la 4° rivoluzione digitale e a cosa possono servire le tecnologie abilitanti. Sul sito è presente un database di oltre 500 soluzioni consultabili per codice ateco o parole chiave. Sullo sportello virtuale le imprese troveranno anche una guida semplice ed intuitiva per realizzare il proprio Self Digital Assessment, un 'selfie 4.0' per misurare il livello di digitalizzazione della propria impresa e individuare le tecnologie più idonee alla propria realtà e al proprio business.