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INNOVAZIONE, IL 4 GIUGNO A MILANO TERZA EDIZIONE "YOUNG INNOVATORS BUSINESS FORUM"

Il 4 giugno a Milano, all'Auditorium Testori (piazza città di Lombardia 1), si svolgerà la terza edizione di 'Young Innovators Business Forum'. La manifestazione, organizzata dall'Associazione Nazionale Giovani Innovatori (Angi), unica nel panorama italiano ed europeo, punta a mettere in luce, per voce di alcune delle maggiori testimonianze del mondo istituzionale, economico, imprenditoriale e aziendale, le principali sfide del nostro ecosistema Paese con una panoramica sui principali indici di crescita e sviluppo, opportunità e nuovi trend tecnologici, future generazioni e transizione ecologica e digitale.

Con inizio dei lavori alle 9 e chiusura alle 17, "i temi di quest'anno- spiega Gabriele Ferrieri, presidente dell'Angi, all'agenzia Dire- saranno legati all'open innovation, alle nuove tecnologie, all'intelligenza artificiale, alla transizione energetica, all'hive science e all'agritech, tutti elementi che vogliamo abbiano un comune denominatore: una nuova visione di politica industriale italiana ed europea che possa guardare ai giovani, all'innovazione come motore trainante".

Il programma del Forum prevede una serie di sessioni tematiche, divise tra i vari partner sostenitori, in cui saranno messi in luce i progetti e le attività di ciascuno in ottica di sviluppo e crescita dell'Italia. "Abbiamo radunato i principali esponenti della città di Milano e della regione Lombardia- prosegue Ferrieri- Ci saranno opinion leader del mondo delle start up e delle grandi aziende italiane e internazionali, oltre alle autorità del Governo ed europee, con l'obiettivo di suggellare quel partenariato pubblico/privato che riteniamo fondamentale. Sarà anche l'occasione per ribadire le sfide e le priorità del nostro ecosistema paese, guardando sia all'attuazione del Pnrr ma anche al prossimo appuntamento elettorale, con l'obiettivo di continuare a sostenere la transizione ecologica e digitale come ecosistema Europa".

'Istituzioni, Europa e Enti di Ricerca a confronto', 'Innovazione e sostenibilità per la nuova agricoltura', 'Il manifesto per un'Italia competitiva all'insegna dell'Open Innovation', 'Opportunità e sviluppo per una visione open source delle nuove tecnologie per l'Italia e l'Europa', 'Mondo Accademico e Imprese: l'importanza del dialogo per la crescita economica', sono solo alcuni dei panel proposti nella terza edizione di 'Young Innovators Business Forum', con interventi di molti nomi illustri, come puntualizza il presidente di Angi: "Abbiamo coinvolto grandi corporate come A2A, Bayer Crop Science Italia, Meta e Swag, oltre a importanti realtà della pubblica amministrazione e università. Ci sarà anche la speciale partecipazione di Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero delle Imprese del Made in Italy, che da remoto porterà il suo sostegno e vicinanza del Governo sui temi dell'innovazione, con la speranza di raggiungere, attraverso il dibattito, incentivi, ricerche e investimenti per la corsa a questa economia che guarda sempre di più all'innovazione e al digitale. Tra i grandi speaker ci sarà Oscar Farinetti che porterà la sua visione del Made In 'Eataly'. Abbiamo coinvolto, sul fronte delle start up, diversi giovani Forbes Under 30 che commenteranno vari punti del nostro Manifesto, presentato lo scorso 23 maggio alla Camera dei Deputati, punti che riteniamo fondamentali per vincere la sfida della nostra generazione. Nel Manifesto siamo partiti da: visione di democratizzazione degli strumenti tecnologici e dell'intelligenza artificiale al servizio della cittadinanza; importanza dell'educazione digitale per i giovani, partendo dalle scuole e non solo dalla università; importanza di investire in ricerca e sviluppo per aumentare la competitività e l'attrattività degli investimenti per le imprese; Pa digitale che possa promuovere un sistema orientato sempre più all'efficentamento e non all'eccessiva burocrazia; un principio di regolamentazione italiana ed europea che guardi alla salvaguardia dei diritti dei cittadini, senza essere un ostacolo alla ricerca e alla transizione digitale; una maggiore inclusione dell'empowerment femminile e di una visione di sistema in cui il partenariato pubblico e privato possa essere di aiuto per raggiungere gli obiettivi".