“Italiani e Social Media”, la ricerca di Blogmeter giunge alla quarta edizione
Un appuntamento ormai fisso quello di Blogmeter, leader in Italia nei servizi di Integrated Social Intelligence e istituto di ricerca certificato ASSIRM, che ha condotto per il quarto anno consecutivo la ricerca “Italiani e Social Media”, intervistando 1.703 residenti in Italia – un campione rappresentativo (per sesso, età e area geografica) degli iscritti ad almeno un canale social.
L’obiettivo della survey è individuare le motivazioni che spingono gli italiani ad utilizzare i social, comprendendo come mutano le preferenze degli utenti negli anni per capire, in particolare, come si caratterizzano i target demografici, quali sono i loro interessi e i touchpoint più adatti per coinvolgerli efficacemente.
Tra le principali novità dell’edizione 2020: l’inserimento nell’analisi della fascia dei giovanissimi (+12 anni) e dei silver (fino 74 anni d’età) e il rilevamento di numerose informazioni aggiuntive – come il possesso di Home Banking, le abitudini alimentari degli italiani, la loro propensione green e molto altro ancora – utili per collocare in maniera più precisa e in un quadro più ampio le abitudini degli italiani sui social.
Per la ricerca di quest’anno, Blogmeter è stata affiancata da partner d’eccezione: NORSTAT – società di full service di data solutions – per la realizzazione delle interviste, ACS Marketing Solutions per le elaborazioni statistiche, e Wavemaker e GroupM, la cui expertise ha permesso un approfondimento sul consumatore, a livello di profilo socio-demo, psicografico, attitudinale e comportamentale.
Quali sono i social più utilizzati dagli italiani?
Dall’indagine di Blogmeter emerge come a fare da padroni siano ancora Facebook e YouTube (per quanto riguarda i “social propriamente detti”), mentre per i servizi di messaggistica al primo posto rimane imbattuto WhatsApp, seguito da Messenger. Il periodo di lockdown che stiamo attualmente vivendo, inoltre, ha aperto nuovi bisogni e ha visto un boom del download (e utilizzo) delle app di messaggistica e di teleconferenza.
Quest’anno la survey rileva per la prima volta anche Twitch – piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon, su cui è possibile trovare contenuti inerenti al mondo dei videogiochi, eventi sportivi in diretta, e-sports o in generale episodi di vita quotidiana – che è già utilizzata dal 12% degli italiani. In crescita anche TikTok (+3% rispetto all’anno scorso) che viene considerato da alcuni target d’età sempre più un “social di cittadinanza” (ovvero un social che viene utilizzato più volte a settimana dall’utente e che contribuisce a definire la sua identità relazionale).
Da questi dati si può dunque dedurre come tra i maggiori utilizzatori di TikTok ci siano proprio i più giovani, più precisamente i 15-24enni, che oltre al tanto amato Instagram, si spostano sempre più su nuove piattaforme, tra le quali anche Twitch. Per gli over 45, invece, i social preferiti rimangono Facebook e WhatsApp.
Perché gli italiani utilizzano i social?
La ricerca dimostra come i social siano innanzitutto un grande palcoscenico per gli italiani: il 48% li usa prevalentemente per guardare foto e video, per non perdersi quello che succede nel mondo e nella cerchia dei propri amici. I social rimangono anche un luogo di interazione e così il 12% degli utenti del nostro Paese li utilizza come un canale di visibilità, postando i propri contenuti.
Per quanto riguarda, invece, le motivazioni che spingono gli italiani a utilizzare i social, la classifica rimane invariata rispetto all’anno scorso: i social vengono utilizzati in primis per motivi di svago, per tenersi informati e anche per rimanere in contatto con amici e parenti.
I social si dimostrano, inoltre, un touchpoint fondamentale per la formazione delle opinioni dei consumatori: ben il 19% degli italiani, infatti, dice di aver cambiato idea su un prodotto (e il 16% su un brand) dopo aver letto o visto un contenuto social. Oggi il presidio dei social è davvero vitale per le aziende che vogliano affermarsi in un contesto così competitivo.
Influencer: quanto influenzano davvero gli italiani?
Anche quest’anno Blogmeter ha riservato una parte della survey a quelle personalità che rappresentano “in carne e ossa” i social: gli influencer. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di seguire gli influencer per comunione di interessi, quindi principalmente perché trattano argomenti reputati interessanti. Non solo: la maggior parte dei rispondenti ha dichiarato di essere influenzata da queste figure, in particolar modo, quando gli argomenti trattati riguardano un tema sociale oppure un prodotto. È chiaro che oggi i brand non possono più prescindere dalla comprensione, e coinvolgimento, di queste personalità.
Il funnel d’acquisto: quali i fattori che influenzano maggiormente nella scelta?
In generale, la decisione di acquistare un prodotto o un servizio è influenzata da più fattori, tra questi è rilevante sottolineare come, oggi, il peso del social sia importante per 4 italiani su 10, e degli influencer per 3 italiani su 10. In che modo? Grazie a quanto emerge dal drill down, permesso dall’integrazione dei dati di Wavemaker, risulta come i social abbiano un peso particolare nella prima fase del funnel di acquisto, l’awareness, e come, nella fase di consideration, l’elemento chiave siano proprio gli influencer.
Per il quarto anno consecutivo, la ricerca “Italiani e Social Media” si pone quindi a supporto di decisori aziendali e marketers per comprendere le abitudini, le preferenze, i trend e le attitudini degli italiani in ambito digital. Mai come in questi tempi le scelte, gli investimenti e la comunicazione di aziende, istituzioni, associazioni e agenzie possono – e devono – essere sostenute da un approccio data-driven.