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JCDecaux: risultati anno 2017

JCDecaux SA (Euronext Paris: DEC), numero uno al mondo della comunicazione esterna, pubblica oggi i propri risultati relativi all’esercizio chiuso in data 31 dicembre 2017. Il bilancio è stato sottoposto a revisione e certificato.

A seguito dell’applicazione della norma IFRS 11 a decorrere dal 1° gennaio 2014, i dati presentati qui di seguito sono rideterminati al fine di tener conto dell'impatto proporzionale delle società sotto controllo congiunto. Vogliate far riferimento al paragrafo “Dati rideterminati” alle pagine 4 e 5 del presente comunicato sia per la definizione di tali dati rideterminati che per la riconciliazione con i dati IFRS.

In occasione della pubblicazione dei risultati del 2017, Jean-François Decaux, Presidente del Comitato esecutivo e Co-direttore Generale di JCDecaux, ha dichiarato:

“Il 2017 è stato un altro anno record per JCDecaux in termini di fatturato, pari a 3.471,9 milioni di euro, con un fatturato pubblicitario in forte crescita nel secondo semestre e la Cina che è diventata il più grande mercato del Gruppo. Come previsto, il nostro margine operativo in Arredo Urbano è leggermente aumentato di 10 punti base, soprattutto grazie al successo del lancio del nostro digitale in città globali come Londra, New York e Berlino, e al risanamento in corso di CEMUSA.

Tuttavia, il nostro margine operativo a livello di Gruppo registra invece una flessione di 30 punti base, risentendo negativamente del minor margine offerto dai Trasporti, a causa dell’avvio di nuovi contratti e delle difficili condizioni di mercato, soprattutto in Cina nel primo semestre dell'anno, nonché dell’Affissione in Grande Formato, in linea con la flessione del fatturato. La nostra generazione di cash flow disponibile è rimasta solida, consentendoci di ridurre l'indebitamento netto dopo la distribuzione dei dividendi e le operazioni di acquisizione.

L’anno 2017 è stato caratterizzato anche dall’acquisizione di vari contratti strategici, come il contratto per l’aeroporto di Canton Baiyun (Terminal 2) in Cina, 2 contratti in Brasile con l’aeroporto di São Paulo-Guarulhos e la metropolitana di São Paulo, 2 concessioni in Australia con il contratto Yarra trams a Melbourne (tram e pensiline per tram) e il contratto per le cabine telefoniche digitali Telstra, nonché i contratti di Trasporto e di Arredo Urbano di Rotterdam. In Francia abbiamo vinto vari nuovi contratti, tra cui Nantes, e rinnovato Lione, Nizza e Antibes. Abbiamo rinnovato anche il contratto per l’aeroporto di Bruxelles. Infine in America Latina abbiamo realizzato con successo, in ottobre, la fusione delle nostre attività con América Móvil in Messico, secondo mercato pubblicitario del continente con forti prospettive di crescita.

Tenuto conto della nostra forte flessibilità in campo finanziario, raccomandiamo di mantenere il pagamento di un dividendo di 0,56 euro per azione, in linea con l’esercizio 2016, in occasione dell’Assemblea Generale che si terrà il 17 maggio 2018.

Per quanto riguarda il primo trimestre del 2018, prevediamo una crescita organica del fatturato rideterminato intorno al +2%, significativamente influenzata dalla decisione del Consiglio di Stato che ha confermato la risoluzione del contratto provvisorio per i MUPI (Arredi Urbani Informativi) di Parigi nonché dall'apertura dell'aeroporto del Canton Baiyun (Terminale 2), ora prevista per il secondo trimestre del 2018.

In una situazione dei mezzi di informazione che appare sempre più frammentata, la comunicazione esterna rafforza la propria attrattiva. Con la nostra forte esposizione nei Paesi a crescita più elevata, lo sviluppo del nostro portafoglio digitale, in connessione con una nuova piattaforma di vendita al pubblico alimentata in dati qualitativi, la nostra capacità di stipulare nuovi contratti e la qualità dei nostri team nel mondo, siamo convinti di essere ben posizionati per continuare a raggiungere delle performance sempre superiori nel mercato pubblicitario mondiale e a rafforzare la nostra posizione di numero uno del mercato della comunicazione esterna, grazie a delle acquisizioni remunerative di quote di mercato. La solidità del nostro stato patrimoniale è un vantaggio chiave che ci permetterà di continuare a cogliere le opportunità di crescita che si presenteranno".

FATTURATO RIDETERMINATO
Come annunciato il 30 gennaio 2018, il fatturato consolidato rideterminato del Gruppo per l’anno 2017 è in aumento del +2,3% raggiungendo i 3.471,9 milioni di euro. La crescita organica del fatturato rideterminato è del 3,2%. Tale forte crescita riflette il crescente contributo dei nostri asset digitali di Arredo Urbano e una ripresa delle nostre attività in Cina, combinata ad un miglioramento in Francia e a una solida crescita del fatturato negli Stati Uniti e nel Resto d’Europa. Il Regno Unito rallenta mentre il Resto del Mondo inizia a beneficiare del consolidamento del mercato, in particolare in America Latina. L’Arredo Urbano, con una crescita organica del +4,4%, continua a beneficiare della digitalizzazione in corso del nostro portafoglio premium che rappresenta ormai il 14,0% del fatturato Arredo Urbano. Il settore Trasporti aumenta del +4,5% in crescita organica, grazie alla ripresa delle nostre attività in Cina e ad un crescente contributo del digitale, che rappresenta il 22,2% del fatturato Trasporti. Il settore Affissioni resta un ambito sfidante nella maggior parte dei paesi europei, con una diminuzione del fatturato organico del -4,2% a motivo sia dell'assenza di consolidamento che del minore contributo del digitale, che rappresenta solo l'8,9% del fatturato Affissioni.

MARGINE OPERATIVO RIDETERMINATO
Nel 2017, il margine operativo rideterminato del Gruppo è aumentato del +1,1% raggiungendo i 653,5 milioni di euro, a fronte dei 646,5 milioni di euro dell’anno 2016. Il margine operativo rideterminato rappresenta il 18,8% del fatturato, e cioè 30 punti base in meno a fronte dell’anno precedente.

Arredo urbano: Nel 2017, il margine operativo rideterminato è aumentato del +3,7% raggiungendo i 420,2 milioni di euro. In termini di incidenza sul fatturato, il margine operativo rideterminato è aumentato di 10 punti base raggiungendo il 26,7% in rapporto al 2016, grazie alla crescita del digitale nel Regno Unito, nel Resto d’Europa e in America del Nord, nonché grazie al risanamento in corso di CEMUSA, parzialmente compensato da una diminuzione del fatturato in Francia.

Trasporti: Nel 2017, il margine operativo rideterminato è diminuito del -2,4% a 177,7 milioni di euro. In percentuale sul fatturato, il margine operativo rideterminato diminuisce di 50 punti base al 12,7% in rapporto al 2016, soprattutto a motivo dei nuovi contratti in America Latina, combinati a condizioni di mercato difficili in Medio Oriente ed in Cina nel primo semestre.

Affissioni: Nel 2017, il margine operativo rideterminato è diminuito del -5,9% a 55,6 milioni di euro. In percentuale sul fatturato, il margine operativo rideterminato diminuisce di 70 punti base all’11,2% in rapporto al 2016, in linea con la diminuzione del fatturato dell’attività.

RISULTATO DI ESERCIZIO RIDETERMINATO
Nel 2017, il risultato d’esercizio rideterminato prima degli oneri di svalutazione, è aumentato del +1,9%, raggiungendo i 358,1 milioni di euro, a fronte dei 351,4 milioni di euro nel 2016. Esso rappresenta il 10,3% del fatturato, e cioè -10 punti base in meno rispetto al 2016 (10,4%). Il consumo di pezzi di ricambio per manutenzione è pressoché in linea, nel 2017, con il 2016. Gli ammortamenti e gli accantonamenti, al netto degli storni, che sono in aumento rispetto all'esercizio precedente per effetto di uno storno di accantonamenti su contratti meno corposo effettuato nel 2017, relativo al trattamento contabile delle acquisizioni relative a CEMUSA e OUTFRONT Media Latam, sono compensati dall'impatto positivo della variazione degli altri proventi e oneri di gestione relativi principalmente ad alcune cessioni di cespiti e a elementi non ricorrenti.

Nessun onere di ammortamento sull’avviamento e sui titoli valutati con il metodo del patrimonio netto è stato registrato nel 2017, così come nel 2016. Gli oneri di ammortamento di 12,3 milioni di euro rilevati, a seguito della realizzazione di test di perdita di valore sulle immobilizzazioni materiali e immateriali, corrispondono ad una svalutazione netta degli attivi materiali per 9,4 milioni di euro e a un accantonamento netto a fondi rischi per perdite a fine affari per 2,9 milioni di euro.

Il risultato di esercizio rideterminato dopo gli oneri di svalutazione, è diminuito del -2,1%, raggiungendo i 345,8 milioni di euro, a fronte dei 353,1 milioni di euro nel 2016.

RISULTATO FINANZIARIO
Nel 2017 il risultato finanziario è stato di -33,1 milioni di euro, a fronte dei -28,9 milioni di euro, in aumento rispetto al 2016, principalmente per effetto degli interessi passivi netti sul nuovo prestito obbligazionario di 750 milioni di euro, emesso nel giugno 2016, utilizzato, in data 8 febbraio 2018, per rimborsare il prestito obbligazionario del 2013 di 500 milioni di euro.

SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Nel 2017, il risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto è di 100,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 2016 (95,2 milioni di euro).

RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
Nel 2017, il risultato netto di pertinenza del Gruppo prima degli oneri di svalutazione è diminuito del -8,6% attestandosi a 204,3 milioni di euro, contro i 223,5 milioni di euro nel 2016, sottoposto ad una sfavorevole rettifica relativa alle imposte differite derivante dalla riduzione dell’aliquota d’imposta federale negli Stati Uniti, e ciò nonostante l'impatto positivo del riconoscimento di un utile a titolo di diritto alla restituzione dell’imposta del 3% sui dividendi versati tra 2013 e 2017 in Francia.
Dopo l’impatto degli oneri di svalutazione, il risultato netto di pertinenza del Gruppo diminuisce del -13,8% raggiungendo i 193,7 milioni di euro, a fronte dei 224,7 milioni di euro del 2016.

INVESTIMENTI RIDETERMINATI
Nel 2017, gli investimenti netti rideterminati (acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali, al netto delle cessioni) raggiungono i 289,7 milioni di euro, a fronte dei 242,3 milioni di euro del 2016, con investimenti di crescita più importanti legati a nuovi contratti in Cina e Brasile.

CASH FLOW DISPONIBILE RIDETERMINATO
Nel 2017, il cash-flow disponibile rideterminato è di 142,9 milioni di euro, a fronte dei 263,7 milioni di euro del 2016. Tale decremento è dovuto principalmente all'aumento degli investimenti e ad una sfavorevole variazione del nostro fabbisogno di capitale circolante rispetto al 2016, principalmente per effetto della forte crescita del fatturato nel quarto trimestre 2017 e dei canoni anticipati su alcuni nuovi contratti.

INDEBITAMENTO NETTO
L’indebitamento netto al 31 dicembre 2017 è di 384,4 milioni di euro, in diminuzione a fronte dei 418,6 milioni di euro al 31 dicembre 2016.
Nel luglio 2017, la scadenza della nostra linea di credito rinnovabile confermata non utilizzata di 825 milioni di euro è stata prorogata di un ulteriore anno fino al luglio 2022.

DIVIDENDO
In occasione dell’Assemblea Generale degli azionisti, che si terrà il 17 maggio 2018, il Consiglio di Vigilanza raccomanderà di mantenere il pagamento di un dividendo di 0,56 euro per azione a titolo dell’esercizio 2017, in linea con l’anno precedente.

DATI RIDETERMINATI
La norma IFRS 11, applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2014, continua a mantenere in vigore il metodo del patrimonio netto per le società sotto controllo congiunto.

Tuttavia, al fine di riflettere la realtà operativa del Gruppo, i dati operativi delle società sotto controllo congiunto continueranno ad essere integrati in modo proporzionale nella relazione di gestione operativa del Gruppo, sulla quale si basano i dirigenti per seguire l’attività, allocare le risorse e misurare le performance.

Di conseguenza, conformemente all’IFRS 8, le informazioni settoriali integrate nel bilancio saranno in linea con tali informazioni interne, e la comunicazione finanziaria esterna del Gruppo poggia quindi su queste informazioni finanziarie operative. Le informazioni finanziarie e i commenti saranno quindi basati sui dati “rideterminati” che vengono sistematicamente riconciliati con i bilanci IFRS.

Nel 2017, l’impatto della norma IFRS 11 sui nostri dati aggregati rideterminati è di:

• - 432,1 milioni di euro sul fatturato rideterminato (-418,3 milioni di euro nel 2016); il fatturato IFRS è quindi di 3.039,8 milioni di euro (2.974,5 milioni di euro nel 2016).

• -128,7 milioni di euro sul margine operativo rideterminato (-118,4 milioni di euro nel 2016); il margine operativo IFRS è quindi di 524,8 milioni di euro (528,1 milioni di euro nel 2016).

• -110,2 milioni di euro sul risultato di esercizio rideterminato prima degli oneri di svalutazione (-100,8 milioni di euro nel 2016); il risultato di esercizio, prima degli oneri di svalutazione IFRS, è dunque di 247,9 milioni di euro (250,6 milioni di euro nel 2016).

• -110,2 milioni di euro sul risultato di esercizio rideterminato dopo gli oneri di svalutazione (-100,8 milioni di euro nel 2016); il risultato di esercizio, dopo gli oneri di svalutazione IFRS, è dunque di 235,6 milioni di euro (252,3 milioni di euro nel 2016).

• -14,9 milioni di euro sugli investimenti rideterminati (-14,7 milioni di euro nel 2016); gli investimenti IFRS sono quindi di 274,8 milioni di euro (227,6 milioni di euro nel 2016).

• +16,5 milioni di euro sul cash-flow disponibile rideterminato (-34,2 milioni di euro nel 2016); il cash flow disponibile IFRS è quindi di 159,4 milioni di euro (229,5 milioni di euro nel 2016).

La riconciliazione completa tra i dati IFRS e i dati rideterminati è disponibile a pagina 8 del presente comunicato.