JCDecaux, risultati del primo semestre 2022
JCDecaux SA (Euronext Parigi: DEC), numero uno al mondo della comunicazione esterna, pubblica oggi i propri risultati del primo semestre del 2022. In occasione della pubblicazione dei risultati del primo semestre 2022, Jean-Charles Decaux, Presidente del Comitato Esecutivo e Co-Direttore Generale di JCDecaux, ha dichiarato: "Il nostro Gruppo ha realizzato un fatturato di 1.474,8 milioni di euro, in aumento del +36,3% nel primo semestre del 2022, con una crescita organica del +31,7%, che comprende il +21,6% in organico nel secondo trimestre 2022, al di sopra delle nostre aspettative, grazie alla notevole dinamica commerciale nella maggior parte delle aree geografiche e nonostante l'impatto significativo delle restrizioni temporanee alla mobilità in Cina. La nostra crescita organica del fatturato di Gruppo al di fuori della Cina si attesta a +43,1% nel primo semestre e a +34,7% nel secondo trimestre. Questa performance è dovuta alla forte crescita del digitale e a una decisa ripresa delle nostre attività "roadside", in particolare dell'Arredo Urbano, che nel primo semestre è tornato ai livelli pre-Covid, mentre i Trasporti hanno continuato a risentire delle restrizioni alla mobilità, tra cui le significative limitazioni in Cina.
Il fatturato digitale (DOOH) ha registrato una forte crescita del +79,6% nel primo semestre 2022, +72,0% in organico, attestandosi al 30,0% del fatturato del Gruppo rispetto al 22,8% del primo semestre 2021. Il nostro fatturato pubblicitario programmatico è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso tramite la piattaforma SSP (Supply Side Platform) VIOOH, la più connessa del settore OOH, che propone gli inventari DOOH di JCDecaux in 17 Paesi, tra cui il Brasile da giugno, oltre agli inventari di altri player dell'OOH. Abbiamo concluso questo mese un'alleanza strategica, che include una quota di maggioranza, con Displayce, una DSP (Demand Side Platform) leader del settore, per offrire ai nostri clienti una soluzione programmatica completa, dalla DSP alla SSP, mantenendo al contempo un accesso completo e diretto per gli inserzionisti e le loro agenzie a tutti i inventari DOOH, mantenendo Displayce indipendente e totalmente aperta.
Per segmento di attività, l'Arredo Urbano ha registrato una forte crescita organica del +37,6% nel primo semestre 2022 ed è tornato ai livelli del primo semestre 2019 su scala globale, con un fatturato superiore in Europa (compresi Francia e Regno Unito) e America del Nord. Anche le Affissioni hanno registrato una forte crescita organica del +21,9% nel primo semestre del 2022, con un fatturato superiore a quelli del primo semestre del 2019 nella regione Asia Pacifico. I Trasporti hanno registrato una crescita consistente con un +27,3%, che riflette la ripresa decisa del traffico aereo americano, che si attesta al 90% del livello pre-Covid, con un fatturato aeroportuale statunitense anch'esso al 90% del livello pre-Covid e il traffico aereo in Medio Oriente a circa il 75% del livello pre-Covid per un fatturato pubblicitario negli aeroporti che si attesta a oltre il 90% del livello pre-Covid. Tuttavia, i Trasporti hanno continuato a risentire pesantemente delle restrizioni alla mobilità in Cina e la quantità di tragitti nei mezzi pubblici resta ancora al di sotto dei livelli pre-Covid.
Tutte le zone geografiche sono cresciute fortemente nel primo semestre 2022, ad eccezione dell'Asia-Pacifico, che ha registrato un calo a una cifra inorganico a causa del maggior peso dei Trasporti e delle restrizioni locali alla mobilità, in particolare in Cina nel secondo trimestre.
Nel primo semestre 2022 il nostro margine operativo rideterminato ha registrato un significativo miglioramento di 152,2 milioni di euro per attestarsi a 183,6 milioni di euro, vale a dire +484,8% rispetto all'anno precedente, che riflette una leva operativa in considerazione del rigido controllo della nostra base di costo, che aumenta a un ritmo nettamente inferiore rispetto alla crescita del nostro fatturato, e nonostante l'impatto negativo della riduzione del nostro fatturato in Cina nel secondo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli altri indicatori di performance finanziaria sono migliorati di conseguenza. Con flussi operativi positivi di 80,7 milioni di euro rispetto ai -74,4 milioni di euro del primo semestre 2021 e grazie a un rigido controllo del fabbisogno di capitale circolante, il nostro cash flow disponibile è migliorato di 20,1 milioni di euro. Il nostro indebitamento netto è diminuito di 186,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, attestandosi a 976,9 milioni di euro al 30 giugno 2022.
Riconosciuti nelle classifiche delle agenzie extra-finanziarie da valutazioni di grande qualità, abbiamo riaffermato l'eccellenza delle nostre pratiche in materia di sviluppo sostenibile con la pubblicazione a maggio della nostra roadmap ESG 2030 con l'obiettivo di sostenere l'economia circolare, promuovere il ruolo della comunicazione esterna come potente vettore di transizione economica e sociale e contribuire alla decarbonatazione dell'economia e della società.
Per quanto attiene il terzo trimestre 2022, continuiamo a registrare tassi di crescita del fatturato organico a una o due cifre nella maggior parte dei Paesi, mentre in Cina il nostro fatturato pubblicitario continua a risentire dell'impatto negativo delle restrizioni alla mobilità. Ci aspettiamo ormai una percentuale di crescita organica di circa +7% con un fatturato dell’Arredo Urbano superiore a quello del terzo trimestre 2019.
In qualità di società di comunicazione esterna globale più digitalizzata al mondo, unita a una nuova piattaforma di vendita al pubblico alimentata da dati qualitativi, al nostro portafoglio ben diversificato, alla nostra capacità di concludere nuovi contratti, alla solidità della nostra struttura finanziaria e alla qualità dei nostri team in tutto il mondo, crediamo di essere ben posizionati per beneficiare della ripresa. Siamo più che mai convinti della potenza del nostro mezzo in un contesto pubblicitario sempre più frammentato e sempre più digitale e del ruolo importante che continuerà a svolgere nella crescita economica e nelle trasformazioni positive della nostra società.”
A seguito dell'applicazione delle norme IFRS 11 dal 1° gennaio 2014 e IFRS 16 dal 1° gennaio 2019 e in conformità alle raccomandazioni dell'AMF, i dati operativi presentati di seguito sono rideterminati:
- per tener conto dell'impatto proporzionale delle società a controllo congiunto, per quanto attiene la norma IFRS 11,
- per escludere l'impatto dell'IFRS 16 sui nostri contratti di locazione "core business" (contratti di locazione di spazi destinati a strutture pubblicitarie diversi da quelli di locazione immobiliare e di veicoli).
Per la definizione di tali dati rideterminati e per la riconciliazione con i dati IFRS si rimanda al paragrafo "Dati rideterminati" a pagina 6 del presente comunicato stampa.
I valori indicati nelle tabelle sono generalmente espressi in milioni di euro. La somma degli importi arrotondati o i calcoli delle variazioni possono presentare delle differenze non significative rispetto ai valori riportati.
FATTURATO ANNUO RIDETERMINATO
Il fatturato rideterminato per il primo semestre 2022 aumenta del +36,3%, attestandosi a 1.474,8 milioni di euro, rispetto agli 1.082,3 milioni di euro del primo semestre 2021. In organico (per es. escludendo l'impatto positivo delle variazioni dei tassi di cambio, alcun effetto legato alle variazioni dell'area di consolidamento in questo semestre), il fatturato rideterminato è in aumento del +31,7%. La crescita del fatturato pubblicitario organico rideterminato, esclusa la voce relativa a vendite, locazioni e contratti di manutenzione di arredo urbano e di supporti pubblicitari è del +36,0% nel primo semestre del 2022.
Nel secondo trimestre, il fatturato rideterminato progredisce del +26,1% attestandosi a 791,8 milioni di euro, vale a dire una crescita organica del +21,6% rispetto al secondo trimestre del 2021.
Il fatturato pubblicitario rideterminato, esclusa la voce relativa a vendite, locazioni e contratti di manutenzione di arredo urbano e di supporti pubblicitari, è in aumento del +25,0% in organico nel secondo trimestre del 2022.
I commenti nel seguito riportati, relativi alle aree geografiche, riguardano lo sviluppo del fatturato organico.
ARREDO URBANO
Il fatturato rideterminato del primo semestre è aumentato del +40,6% a 789,4 milioni di euro (+37,6% in crescita organica), con tutte le regioni, tranne l'Asia-Pacifico, che hanno registrato performance a due cifre, grazie alla ripresa del pubblico. L’Europa (compresa Francia e Regno Unito) e la zona America del Nordhanno superato i livelli di fatturato del 2019 con un forte slancio commerciale per tutto il periodo. L'Asia-Pacifico è cresciuta di una sola cifra a causa delle restrizioni alla mobilità in alcuni paesi..
Nel primo semestre, il fatturato pubblicitario organico rideterminato, esclusa la voce relativa a vendite, locazioni e contratti di manutenzione di arredo urbano aumenta del +43,7% rispetto al primo semestre del 2021.
Nel secondo trimestre, il fatturato rideterminato è aumentato del +30,8% attestandosi a 441,8 milioni di euro, vale a dire una crescita organica del +27,6% rispetto al secondo trimestre del 2021. Tutte le regioni hanno registrato importanti aumenti del fatturato, ad eccezione dell'Asia Pacifico che resta stabile da un anno all'altro in organico. L'Europa (compresa Francia e Regno Unito) è stata il principale motore di crescita.
Nel secondo trimestre, il fatturato pubblicitario organico rideterminato, esclusa la voce relativa a vendite, locazioni e contratti di manutenzione di arredo urbano aumenta del +32,7% rispetto al secondo trimestre del 2021.
TRASPORTI
Il fatturato rideterminato del primo semestre progredisce del +35,7% attestandosi a 459 milioni di euro, +27,3% in crescita organica, che riflette così una decisa ripresa del traffico aereo americano, al 90% del livello pre-Covid, con un fatturato negli aeroporti americani anch’esso al 90% del livello pre-Covid e un traffico aereo in Medio Oriente a circa il 75% del livello pre-Covid, per un fatturato pubblicitario degli aeroporti superiore al 90% del livello pre-Covid. Tuttavia, i Trasporti hanno continuato a risentire pesantemente delle restrizioni alla mobilità in Cina e la quantità di tragitti nei mezzi pubblici resta ancora al di sotto dei livelli pre-Covid.
Tutte le regioni geografiche hanno registrato una crescita molto sostenuta rispetto all'anno precedente, ad eccezione della regione Asia-Pacifico, in cui l'attività è diminuita a causa delle restrizioni alla mobilità locale, tra cui i lockdown parziali o totali in diverse province della Cina.
Nel secondo trimestre, il fatturato rideterminato progredisce del +20,0% attestandosi a 224,2 milioni di euro, vale a dire una crescita organica del +12,0% rispetto al secondo trimestre del 2021. L'Asia-Pacifico ha registrato un calo significativo nel secondo trimestre, soprattutto a causa dell'impatto dei lockdown importanti in Cina, mentre il fatturato nelle altre aree geografiche è aumentato notevolmente grazie alla ripresa del traffico aereo e del trasporto pubblico terrestre.
AFFISSIONI
Il fatturato rideterminato del primo semestre 2022 è in aumento del +24,1% attestandosi a 226,4 milioni di euro, +21,9% in organico. Tutte le regioni hanno registrato una forte crescita. L'Asia-Pacifico era al di sopra dei livelli di fatturato del 2019.
Nel secondo trimestre, il fatturato rideterminato aumenta del +21,6%, attestandosi a 125,8 milioni di euro. In crescita organica, il fatturato rideterminato è aumentato del +19,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con tutte le regioni in forte crescita. Il Resto dell'Europa, l'Asia Pacifica e il Resto del Mondo hanno registrato i recuperi più significativi.
MARGINE OPERATIVO RIDETERMINATO
Nel primo semestre 2022, il nostro margine operativo rideterminato è migliorato sensibilmente di 152,2 milioni di euro, attestandosi a 183,6 milioni di euro (rispetto ai 31,4 milioni di euro del primo semestre 2021), vale a dire un aumento del +484,8% rispetto all'anno precedente, grazie a una forte leva operativa dovuta al rigoroso controllo della nostra base di costo, che aumenta a un ritmo molto inferiore rispetto alla crescita del fatturato nonostante l'impatto negativo del calo del fatturato in Cina nel secondo trimestre e la fine della maggior parte degli sgravi sugli affitti, principalmente per le nostre attività "roadside" e per le sovvenzioni governative legate al Covid-19.
Il margine operativo rideterminato rappresenta il 12,4% del fatturato, vale a dire +950 punti base rispetto all’anno scorso.
Arredo urbano: Nel primo semestre 2022, il margine operativo rideterminato aumenta di 101,5 milioni di euro attestandosi a 151,1 milioni di euro. Il margine operativo rideterminato rappresenta il 19,1% del fatturato, vale a dire +1.030 punti base rispetto all’anno scorso.
Trasporti: Nel primo semestre del 2022, il margine operativo rideterminato aumenta di 32,6 milioni di euro, a 22,6 milioni di euro. Il margine operativo rideterminato rappresenta il +4,9% del fatturato, vale a dire +790 punti base rispetto all’anno scorso.
Affissioni: Nel primo semestre del 2022, il margine operativo rideterminato aumenta di 18,1 milioni di euro, a 9,9 milioni di euro. Il margine operativo rideterminato rappresenta il 4,4 % del fatturato, vale a dire +890 punti base rispetto all’anno scorso.
RISULTATO DI GESTIONE RIDETERMINATO
Nel primo semestre 2022, il risultato di gestione rideterminato, al lordo degli oneri derivanti dalla riduzione di valore, aumenta di +149,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 per attestarsi a -17,9 milioni di euro.
Rappresenta il -1,2% del fatturato, vale a dire 1.420 punti base in più rispetto al primo semestre 2021 (-15,4%), con una percentuale di margine per l’arredo urbano che ritorna a essere positiva al 2,9% del fatturato. Tale aumento è dovuto essenzialmente al miglioramento del margine operativo, mentre gli importi degli ammortamenti e degli accantonamenti sono rimasti relativamente stabili nel periodo.
L'importo della svalutazione sulle immobilizzazioni materiali e immateriali pari a +3 milioni di euro nel primo semestre 2022 è legato al riporto meccanico degli accantonamenti per contratti onerosi rilevati nei nostri test di svalutazione storici.
Il risultato di gestione rideterminato al netto degli oneri derivanti dalla riduzione di valore è aumentato di 148,5 milioni di euro con una variazione di -163,5 milioni di euro nel primo semestre 2021 a -14,9 milioni di euro nel primo semestre 2022.
RISULTATO FINANZIARIO
Nel primo semestre 2022, gli interessi passivi sulla passività locativa IFRS 16 sono globalmente stabili a -41,8 milioni di euro rispetto ai -42,1 milioni di euro del primo semestre 2021, poiché la diminuzione meccanica del debito locativo IFRS 16 dovuta all'aumento della durata dei contratti, è stata compensata da importi aggiuntivi derivanti da contratti nuovi, estesi e rinnovati.
Nel primo semestre 2022, gli altri oneri finanziari netti, esclusa la IFRS 16 sono di -25,9 milioni di euro contro i -21,0 milioni di euro del primo semestre 2021, vale a dire una variazione di -4,9 milioni di euro che corrisponde agli oneri degli interessi finanziari relativi principalmente alle emissioni obbligazionarie di 500 milioni di euro a gennaio 2022 e all'attualizzazione degli accantonamenti per spese di smontamento e bonus al personale.
SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Nel primo semestre del 2022, la quota di utile netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto ammonta a 7,1 milioni di euro, in netto aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
(-6,7 milioni di euro), che riflette il miglioramento della performance operativa di queste società, in linea con la ripresa delle nostre attività.
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
Nel primo semestre del 2022, l’utile netto di pertinenza del Gruppo al netto degli oneri derivanti della riduzione di valore aumenta di +143,3 milioni di euro e si attesta a -13,5 milioni di euro, rispetto ai
-156,9 milioni di euro del primo semestre del 2021.
Tenendo conto degli oneri netti derivanti dalla riduzione di valore, l'utile netto di pertinenza del Gruppo è in aumento di 142,6 milioni di euro a -11,7 milioni di euro rispetto ai -154,4 milioni di euro primo semestre 2021.
INVESTIMENTI RIDETERMINATI
Nel primo semestre del 2022, gli investimenti netti rideterminati (acquisizioni di immobilizzazioni materiali e immateriali, al netto delle cessioni di attività), pari a 122,4 milioni di euro, rimangono inferiori del 10,4% rispetto agli investimenti del primo semestre del 2019. Tale importo, che rappresenta un aumento del 104,7% rispetto al primo semestre del 2021, include 42,3 milioni di euro di pagamento anticipato per i diritti pubblicitari relativi al rinnovo e all'estensione della nostra partnership a lungo termine con Shanghai Metro. Escludendo questo pagamento specifico, gli investimenti aumentano del +33,9% rispetto al 2021, in linea con la ripresa della nostra attività.
CASH-FLOW DISPONIBILE RIDETERMINATO
Nel primo semestre 2022, i flussi operativi al netto dei costi di manutenzione si attestano a +80,7 milioni di euro, con un incremento di +155,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021, grazie soprattutto al miglioramento del margine operativo. La variazione del capitale circolante ha avuto un impatto pressoché nullo sulla generazione di cash flow nel periodo (-1,4 milioni di euro), nonostante il notevole aumento del fatturato grazie a una gestione rigorosa degli incassi e dei pagamenti. A fronte degli investimenti, il cash flow disponibile rideterminato ammonta a -43,1 milioni di euro in aumento di 20,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021.
DIVIDENDO
Durante l'Assemblea Generale dell'11 maggio 2022 si è deciso di non versare dividendi per continuare a ottimizzare la nostra flessibilità finanziaria.
DEBITO NETTO
Il debito netto a 976,9 milioni al 30 giugno 2022 è leggermente superiore rispetto a fine dicembre 2021 (a 924,5 milioni), ma significativamente inferiore (-186,4 milioni di euro) al 30 giugno 2021 (a 1.163,3 milioni).
Nel gennaio 2022, abbiamo deciso di approfittare delle condizioni favorevoli di mercato per aumentare la maturità del nostro debito e abbiamo assicurato ulteriormente il nostro profilo di finanziamento grazie all'emissione di un prestito obbligazionario da 500 milioni di euro con scadenza 2030 e una cedola dell'1,625%. Sottoscritta più di tre volte e depositata presso investitori di alta qualità, il successo di questa emissione obbligazionaria dimostra sia la qualità della firma di JCDecaux sia la fiducia degli investitori nella capacità di ripresa del Gruppo e nel suo potenziale di crescita.
DIRITTI D'USO E PASSIVITÀ PER CANONI DI LOCAZIONE, IFRS 16
I diritti d'uso, IFRS 16 al giovedì 30 giugno 2022 ammontano a 2.949,4 milioni di euro rispetto ai 2.964,8 milioni di euro al venerdì 31 dicembre 2021, una leggera diminuzione relativa all'ammortamento dei diritti d'uso, alle rinegoziazioni dei contratti parzialmente compensati dagli effetti di cambio, dai nuovi contratti, proroghe e rinnovi contrattuali.
Le passività per canoni di locazione IFRS 16 aumentano di 29,1 milioni di euro, passando da 3.655,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a 3.684,8 milioni di euro al 30 giugno 2022 (3 789,6 milioni di euro al 30 giugno 2021). L’aumento, principalmente legato ai nuovi contratti e rinnovi e a un effetto positivo di cambio, è in parte compensato dai rimborsi effettuati nel semestre, nonché dalle rinegoziazioni e dalla decadenza dei contratti.
DATI RIDETERMINATI
La normativa IFRS 11 applicabile dal 1° gennaio 2014 porta a utilizzare il metodo del patrimonio netto per le società a controllo congiunto.
La norma IFRS 16, applicabile dal 1° gennaio 2019, prevede la rilevazione nello stato patrimoniale, per i contratti di locazione, di un debito per canoni fissi contrattuali in cambio di un diritto d'uso dei cespiti ammortizzato sulla durata del contratto. Nel conto economico, il canone fisso di locazione è sostituito dall'ammortamento del bene nel risultato di gestione, alla voce margine operativo, e dagli interessi passivi sul canone di locazione nel risultato finanziario, alla voce risultato di gestione. L'IFRS 16 non ha impatto sui pagamenti in contanti, ma il rimborso del capitale del debito per canoni di locazione è classificato come flusso di finanziamento.
Tuttavia, al fine di riflettere la realtà operativa del Gruppo e la leggibilità della nostra performance, i dati di reporting della gestione operativa del Gruppo, su cui i dirigenti si basano per monitorare l'attività, assegnare le risorse e misurare le prestazioni, continuano a:
- consolidare proporzionalmente i dati operativi delle società a controllo congiunto;
- escludere l'impatto dell'IFRS 16 sui nostri contratti di locazione "core business" (contratti di locazione di spazi destinati a strutture pubblicitarie diversi da quelli di locazione immobiliare e di veicoli).
Per il conto economico si intendono tutti i totali fino al risultato operativo incluso. Per il rendiconto dei flussi di cassa si intendono tutti i totali fino al cash flow disponibile.
Di conseguenza, ai sensi dell'IFRS 8, l'informativa di settore integrata nel bilancio è in linea con questa informativa interna e, pertanto, la comunicazione finanziaria esterna del Gruppo si basa su tale informativa finanziaria operativa. Le informazioni finanziarie e i commenti si basano pertanto su dati "rideterminati", confrontabili con i dati storici, che sono sistematicamente riconciliati con i bilanci IFRS.
Nel primo semestre 2022, gli impatti delle norme IFRS 11 e IFRS 16 sui nostri totali rideterminati sono indicati come segue:
- -106,9 milioni di euro per la norma IFRS 11 sul fatturato rideterminato (-87,9 milioni di euro per la norma IFRS 11 nel primo semestre 2021); il fatturato IFRS è quindi pari a 1.367,8 milioni di euro (994,4 milioni di euro nel primo semestre 2021).
- -21,3 milioni di euro per la IFRS 11 e 387,6 milioni di euro per la norma IFRS 16 sul margine operativo rideterminato (-16,0 milioni di euro per la IFRS 11 e 406,2 milioni di euro per la IFRS16 nel primo semestre 2021); il margine operativo IFRS è quindi pari a 549,9 milioni di euro (421,6 milioni di euro nel primo semestre 2021).
- -12,7 milioni di euro per la norma IFRS 11 e 50,3 milioni di euro per la norma IFRS 16 sul risultato di gestione rideterminato al lordo degli oneri derivanti dalla riduzione di valore (-6,3 milioni di euro per la norma IFRS 11 e 56,2 milioni di euro per la norma IFRS16 nel primo semestre 2021); il risultato di gestione al lordo degli oneri derivanti dalla riduzione di valore IFRS è quindi pari a 19,8 milioni di euro (-117,0 milioni di euro nel primo semestre 2021).
- -11,8 milioni di euro per la norma IFRS 11 e 50,3 milioni di euro per la norma IFRS 16 sul risultato di gestione rideterminato al lordo degli oneri derivanti dalla riduzione di valore (-6,3 milioni di euro per la norma IFRS 11 e 56,2 milioni di euro per la norma IFRS16 nel primo semestre 2021); il risultato di gestione al lordo degli oneri derivanti dalla riduzione di valore IFRS è quindi pari a 23,6 milioni di euro (-113,6 milioni di euro nel primo semestre 2021).
- -0,8 milioni di euro per la norma IFRS 11 sugli investimenti rideterminati (1,5 milioni di euro per la norma IFRS 11 nel primo semestre 2021); gli investimenti IFRS sono quindi pari a -123,2 milioni di euro (-58,4 milioni di euro nel primo semestre 2021).
- 8,4 milioni di euro per la norma IFRS 11 e 313,6 milioni di euro per la norma IFRS 16 sul cash flow disponibile rideterminato (0,8 milioni di euro per la norma IFRS 11 e 317,0 milioni di euro per la norma IFRS 16 nel primo semestre 2021); il cash flow disponibile IFRS è quindi pari a 278,9 milioni di euro (254,6 milioni di euro nel primo semestre 2021).
La riconciliazione completa tra i dati rideterminati e i dati IFRS è disponibile a pagina 10 del presente comunicato stampa.