Le borse Black Hole di Patagonia sono ora prodotte con materiale riciclato al 100%
Patagonia, azienda californiana produttrice di capi ed accessori per gli sport outdoor, per la stagione autunno/inverno 2019 rinnova la sua linea di borse per attrezzatura Black Hole®, ora realizzata in materiale riciclato al 100%, contribuendo così a ridurre la quantità di rifiuti che ogni giorno finisce in discarica.
Il brand, da sempre attento alle problematiche ambientali e all’impatto che la sua produzione può avere sul pianeta, ha fatto un nuovo passo avanti nel settore, dando vita a una collezione di 22 prodotti che uniscono design innovativo e sostenibilità. Ogni borsa Black Hole® è robusta, impermeabile e sostenibile: ciascun modello è infatti realizzato con un materiale ricavato riciclando un totale di 10 milioni di bottiglie di plastica al 100%, utilizzato per ogni parte della borsa, dal rivestimento esterno alle cinghie, dalle fettucce alle cerniere.
Compiendo un passaggio importante verso un sistema di produzione circolare in grado di sfruttare minori risorse, ridurre gli sprechi e, conseguentemente, proteggere la salute delle risorse naturali, Patagonia ha completamente eliminato i materiali vergini riducendo così la nostra dipendenza dai prodotti derivanti dal petrolio. Ogni pezzo della collezione Black Hole® (zaini, borse, borsoni, marsupi, valigie ecc.) è ricavato adoperando bottiglie di plastica e scarti di lavorazione, regalando loro una nuova vita.
La storica ed infaticabile Black Hole® Duffel, ad esempio, consente di organizzare al meglio l’equipaggiamento e offre la giusta quantità di spazio per un weekend avventuroso o per un viaggio più lungo: il modello da 55 litri, nuovissimo, è fatto di 33 bottiglie di plastica e riduce così del 59% le emissioni di CO2 dell’intera linea e l’uso complessivo di tessuto vergine da parte dell’azienda.