Le Smart Arenas secondo Engie: tecnologia a favore della riqualificazione degli spazi ed efficienza energetica per l’ambiente
ENGIE Italia, player dell’energia e dei servizi, ha partecipato alla terza edizione del Forum Sport & Business (Il Sole 24 Ore), portando all’attenzione dei presenti il tema delle “Smart Arenas” e la necessità di investimento nel loro sviluppo da parte del nostro paese.
Guardando la situazione attuale degli stadi emerge la necessità di riqualificare le strutture sportive esistenti così dal renderle in linea con gli standard europei. L’età media degli stadi italiani, infatti, è di 64 anni per la Serie A e di 68 anni per la Serie B con l’ultimo importante restyling effettuato ormai quasi 30 anni fa, alla vigilia dei Mondiali di Italia ’90. Da allora gli investimenti, così come gli interventi sull’impiantistica, si sono fermati lasciando come risultato stadi vecchi e poco accoglienti, lontani da quelli che sono gli standard continentali attuali.
In quest’ottica, l’obiettivo di ENGIE è quello di lavorare sulle strutture già esistenti, rendendole parte integrante dell’urbanistica della città, smart e sostenibili attraverso l’impiego di tecnologie, big data, Intelligenza Artificiale e l’utilizzo di misure per l’efficienza energetica. L’utilizzo sinergico di tutti questi aspetti, oltre a ridisegnare le strutture e la loro collocazione all’interno del tessuto urbano, possono favorire la creazione di luoghi in grado di garantire una nuova fan experience ripensata su community di tifosi e sportivi sempre più esigenti garantendo, al contempo, un basso impatto ambientale.
Dal punto di vista dell’innovazione, l'impianto tecnologico di uno stadio non è solo quello che serve alla sicurezza e alla gestione efficiente degli impianti, ma anche quello che gestisce gli “effetti” dello stadio nel contesto urbano: deflusso, traffico e, soprattutto, impatto acustico. ENGIE, nelle fasi di progettazione, utilizza le tecnologie BIM (Building Information Modeling), che consentono di rilevare e progettare i flussi e gli impatti ambientali, luminosi e acustici. Quando lo stadio è in attività, invece, mette in campo soluzioni basate su l’IoT che permettono un monitoraggio costante di tutti i parametri della struttura e una gestione estremamente efficiente. Grande attenzione anche per l’impianto di illuminazione che si basa rigorosamente sull’utilizzo di soluzioni LED in grado di generare un risparmio del 75%.
Per garantire i massimi sistemi di sicurezza ENGIE sta lavorando su telecamere intelligenti - Smart Eyes – che analizzano nel massimo rispetto di quanto previsto dalla privacy -tutto quello che succede, indispensabile per la gestione dei flussi dei tifosi in ingresso e in uscita e per avere una struttura totalmente integrata nella città. Questa tecnologia attualmente è utilizzata in alcune aree metropolitane per monitorare il traffico ambientale e la gestione dei flussi (ma l'applicazione nelle Smart Arenas è già in fase di test). Infine, per quanto riguarda le riqualificazioni entra in gioco Siradel, tecnologia mirata a creare visualizzazioni 3D del territorio e della struttura.
A livello economico, strutture ripensate sulla base delle nuove innovazioni e tecnologie disponibili possono aumentare i ricavi, sia direttamente che indirettamente. Nel primo caso, migliorando la qualità dei servizi offerti aumenta il servizio del ticketing, nel secondo caso i contratti di sponsorizzazione possono diventare più ingenti.
“Trasformare le strutture esistenti nelle cosiddette “Smart Arenas”, rappresenta un investimento, e non un costo, in grado di generare valore per tutto il Sistema Paese”, ha dichiarato Luca Fiorucci CEO di ENGIE Program. “Strutture intelligenti completano l’offerta che un club può garantire ai suoi diversi interlocutori. Per i propri fan, la possibilità di vivere un’esperienza che va oltre la semplice “partita” e che rappresenta un incentivo a ritornare allo stadio per fruire di ulteriori servizi. Per gli altri stakeholders, i matchday, eventi e le altre attività possono rappresentare una vera e propria opportunità di sviluppo di networking e di business. I club, quindi, opererebbero come “aziende” creando ciò che già all’estero viene definita “sport Industry”. ENGIE Program – continua Luca Fiorucci – vuole avere un ruolo primario in questo processo di evoluzione. Il nostro obiettivo consiste nel portare la nostra esperienza e professionalità, maturate nei settori terziario e industriale, all’interno del mondo sportivo italiano”.
ENGIE Italia, opera nel settore sportivo e delle strutture per l’intrattenimento, attraverso la propria società ENGIE Program.
ENGIE Program gestisce ad oggi 14 impianti sportivi in Italia, attraverso importanti partnership quali ad esempio San Siro, Parma Calcio, Chievo Verona, Hellas Verona, U.S. Sassuolo Calcio. L’azienda non si occupa solo di stadi: è leader, infatti, anche nella gestione e nell’efficientamento di strutture indoor quali palazzetti, piscine e sporting club. L’obiettivo è quello di sviluppare progetti funzionali al miglioramento delle strutture sportive, in modo da coniugare la fan experience con l’efficientamento delle strutture stesse, aspetto di cui l’Italia ha grande bisogno.