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L’Economia post pandemia: verso la “circolarità”

Si è svolto presso l’Hotel La Scala, il primo hotel milanese a “impatto zero”, l’incontro “L’Economia post pandemia: verso la circolarità”, moderato dal giornalista Enrico Sassoon. L’evento, patrocinato dal Comune di Milano, è stato promosso da Energie Sociali Jesurum, da Aida Partners e da Innovazione Circolare, la nuova startup che guiderà altre startup e PMI verso l’attuazione di modelli di business più sostenibili e digitali.

Obiettivo dell’evento è stato quello di ragionare sui futuri scenari economici nel periodo post pandemico. L’emergenza Covid-19 ha infatti portato con sé una crisi economica mondiale, ma anche una consapevolezza: sarà possibile superare, a livello mondiale e nazionale, questo complicato momento storico grazie all’adozione di modelli economici più sostenibili da parte di istituzioni, imprese e cittadini. Tuttavia, questa consapevolezza è destinata a durare o è solo uno dei nuovi trend emersi dalla situazione emergenziale e quindi destinati a non essere un reale “cambiamento di paradigma”?

Su questo e altri punti si sono interrogati i partecipanti al dibattito, aperto dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha dichiarato: “L'emergenza sanitaria ha accelerato alcune trasformazioni che erano già in atto nella nostra società. A Milano, l'impegno ad attuare una reale transizione ambientale ci spinge tutti - pubblico e privati - a cambiare la rotta, in vista di una ripartenza che sia sostenibile a livello sociale, economico e ambientale. L'economia circolare si nutre di azioni concrete per ridurre gli sprechi, di riuso e recupero dei materiali per dare nuova vita alle cose, dei progressi della scienza e della tecnologia, per questo stimolerà la diffusione e la definizione di nuove professionalità. Mai come oggi abbiamo bisogno di un nuovo approccio nei sistemi produttivi e nei modelli di consumo”. 

La Deputata Parlamentare Rossella Muroni ha invece affermato: “L'economia circolare è il vero paradigma del cambiamento necessario per fare della sostenibilità ambientale non un vincolo ma un'opportunità di nuova economia. Il recupero dei materiali, l'innovazione tecnologica, le filiere produttive collegate sono i cardini su cui sviluppare nuovi posti di lavoro qualificati. Nell'era dell'economia circolare anche i cittadini cambiano ruolo: da semplici ed inconsapevoli utenti-consumatori ad attori protagonisti fornitori di materia prima”.

“Credo fortemente nel paradigma della circolarità, che con la mia esperienza nel pubblico/privato ho da un certo punto di vista già potuto sperimentare. L’affermazione di un modello circolare di economia ritengo sarà centrale nel mondo post pandemia per le realtà aziendali e pubbliche. E in questa nuova ottica, non più basata sulla linearità, il dialogo sinergico tra pubblico e privato assumerà un ruolo sempre più strategico” ha sottolineato Michela Jesurum, CEO di Energie Sociali Jesurum.

“Ci attende un futuro complesso e tecnologicamente avanzato, che non può non essere caratterizzato da pratiche sostenibili. Innovazione Circolare nasce quindi come strumento abilitatore alla sostenibilità. Abbiamo capito che non basta parlarne da predicatori o consulenti, perché la consapevolezza non basta più. Occorre misurare e certificare il livello di sostenibilità e innovazione, rappresentarlo digitalmente e permetterne il trasferimento di proprietà per attivare meccanismi virtuosi di monetizzazione, scambio e valorizzazione” ha detto Giovanni Abelli, Vice Presidente di Innovazione Circolare, che ha anche raccontato le ultime novità della startup nata dall’esperienza ultraventennale di professionisti e imprenditori (Aida Partners, Giovanni Abelli e Umberto Bernasconi). Tra queste un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione per la creazione di una piattaforma che si avvarrà delle nuove tecnologie per misurare, registrare, rappresentare e valorizzare il livello di sostenibilità e innovazione digitale. Il progetto è pensato e diretto insieme al partner strategico AZZEROCO2, in collaborazione con alcuni dipartimenti universitari, tra cui il Dipartimento di Economia dell’Università di Udine.

Presenti all’evento, inoltre, rappresentanti del mondo aziendale italiano: Riccardo Vanelli, Amministratore Delegato di Syngenta Italia; Bernadette Bevacqua, Presidente e Amministratore Delegato di Henkel Italia; Stefano Mele, CEO di Gruppo Fabbri; Alberto Macciani, CMO di Paysend, e Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé, che hanno partecipato al dibattito illustrando come le rispettive realtà aziendali stanno affrontando questo importante momento di cambiamento.