L'idroelettrico crea valore per l'Italia
Nella trasformazione del sistema energetico verso le rinnovabili, l’idroelettrico è strategico per cogliere gli obiettivi al 2030. In Italia, con circa 18,5 GW di potenza, produce il 20% dell’elettricità totale e addirittura il 45% di quella rinnovabile.
Il parco impianti italiano sconta però un’età media elevata che va ad incidere sulle performance che sono previste in calo. Verranno analizzate nel corso dell’incontro le potenzialità di investimento delle opere di ammodernamento, delineando gli scenari produttivi futuri ma anche le criticità normative esistenti, nell’obiettivo di rilanciare l’intero settore.
Dopo l'introduzione del Presidente del GSE Francesco Sperandini, e gli interventi di Lucia Bormida (Elettricità Futura) e Giovanni Valotti (Utilitalia), Alessandro Marangoni, ceo di Althesys, presenterà lo studio “L'idroelettrico crea valore per l'Italia”. Queste le principali evidenze:
Più di due terzi della potenza idroelettrica installata potrebbe essere oggetto di investimenti per il proprio rilancio a fronte di un quadro normativo certo e stabile
Il potenziale da rinnovamento è stimato in 1.786 MW al 2020 che andrebbe a crescere fino a 5.772 MW al 2030
Le ricadute economiche derivanti dal possibile rinnovamento valgono quasi 700 milioni di euro
La presentazione dello studio sarà seguita da un intervento di Stefano Besseghini, Rse, e quindi da due tavole rotonde, con gli operatori di settore e con i policy maker.
“La visione delle imprese: quali condizioni per gli investimenti?" - Interverranno: Mario Trogni, Alperia; Enrico De Girolamo, CVA; Nicola Monti, Edison; Isidro Pescador, Enel Green Power; Alessandro Cecchi IREN.
“Quale strategia per l'idroelettrico italiano?” - Interverranno: Enrico Borghi, PD; Gianni Girotto, M5S; Ugo Parolo, Lega; Roberto Ronco, Regione Piemonte; Ornella Segnalini, MIT.
A questo indirizzo è possibile consultare il programma e accreditarsi.