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“L’impatto zero non esiste” e la sostenibilità si raggiunge attraverso 4 C

La sostenibilità è ormai divenuto un tema imprescindibile per la gestione delle organizzazioni, sia pubbliche sia private. Se affrontato nelle corrette modalità, e con efficaci strumenti di misurazione, la sostenibilità può rivelarsi un ottimo affare anche economico, aumentando esponenzialmente il valore delle aziende ben posizionate anche sui criteri ESG (Environmental, Social and Governance). Ma con quali strumenti si misura e si dimostra la sostenibilità?

Domande a cui Ada Rosa Balzan risponde nel libro “L’impatto zero non esiste”, edito da Este Edizioni e curato da Myriam Defilippi con la prefazione di Sebastiano Zanolli, disponibile da oggi sui principali canali distributivi on line, compreso Amazon Prime, e sul sito dell’editore.

Il volume è da considerare come una bussola utile per orientarsi nel complesso mondo della misurazione ESG della sostenibilità, partendo dall’assunto che l’impatto zero non esiste, e che ad ogni nostra scelta corrisponde un impatto, non solo sull’ambiente, ma anche sulle persone. Per questo Balzan analizza e indaga su tutti gli aspetti della sostenibilità dimostrando un nesso di causalità tra il rispetto dei criteri ESG e le buone performance economiche delle aziende, e ospitando testimonianze di organizzazioni che raccontano il proprio percorso di sostenibiltà.

“Obiettivo del libro è fare chiarezza su un concetto entrato nella nostra quotidianità, usato e abusato, spesso in modo scorretto fino a casi limite di green washing”. Spiega Balzan. “Far capire e conoscere i concetti chiave della sostenibilità in tutti i suoi aspetti, sia ambientali sia sociali sia di governance, i famosi criteri ESG. Uscire dall’idea che green sia sinonimo di sostenibilità e avere consapevolezza che l’impatto zero non esiste: ogni nostra azione produce un impatto. Il volume accompagna il lettore nel suo percorso di sostenibilità attraverso le 4 C: capire, costruire, concretizzare e comunicare”. 

“Le imprese devono saper coniugare valore economico e sostenibilità sociale e ambientale – afferma Chiara Lupi, Direttrice Editoriale della casa editrice ESTE – ma per far questo è necessario un salto culturale che consenta di passare dall’estemporaneità di singole azioni virtuose alla creazione di modelli di business che abbiano un impatto sulla collettività. Si tratta di un percorso culturale ambizioso che richiede una strategia e strumenti culturali che ne consentano l’attuazione. Il libro che abbiamo pubblicato si inserisce a pieno titolo nella nostra ‘biblioteca manageriale’: agire più responsabilmente è un dovere ed è un dovere informarsi. E con il volume di Ada Rosa Balzan la nostra casa editrice si propone come fonte di assoluta autorevolezza”.

L’autrice
Ada Rosa Balzan è Docente e Coordinatrice Scientifica a contratto in varie università e business school (Università Cattolica, La Sapienza, 24Ore Business School, Fondazione Cuoa, Accademia Symposium), nonché una delle maggiori esperte italiane sui temi della sostenibilità. Dal 2015 è Responsabile Nazionale di Sostenibilità in Federturismo Confindustria. Nel 2016 ha fondato ARB, diventata nel 2021 ARB SBPA, Società benefit per azioni, per la misurazione della sostenibilità. È membro del Consiglio Direttivo di Banco Alimentare Veneto, membro del Comitato Scientifico del Consorzio Turismo dell’olio Evo Dop, Igp e Bio e Project leader per la Provincia Autonoma di Trento per la creazione della Prassi di Riferimento con UNI sul rating di sostenibilità per le imprese di minori dimensioni.