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Lorenzo Marini realizza un obelisco specchiato (che nasce dal fango) per il Museo Acqua Franca

Si è concluso sabato 28 maggio a Milano, il secondo appuntamento dell’ottava edizione del Festival Internazionale dei Depuratori a cura del MAF (Museo Acqua Franca) e dell’Associazione Culturale Arte da mangiare mangiare Arte, presso il Depuratore di Milano Nosedo. La manifestazione, con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Lombardia e del Comune di Milano, si propone di presentare i depuratori come luoghi emblematici di una nuova coscienza e prospettiva, necessarie per guardare alle sfide attuali in campo ambientale e sociale con sguardo e mente “depurati”. Il veicolo scelto per attuare questa depurazione di sguardo è il linguaggio universale dell'arte e della cultura, che riesce a raggiungere il cuore di questi temi e a sensibilizzare il pubblico. “FANGO: ripartiamo dai processi creativi” è il tema della mostra d’arte, inaugurata in occasione di questa edizione del Festival.

Tra gli artisti espositori, Lorenzo Marini ha presenziato con un’installazione dedicata al fango ed intitolata “La legge del contrasto”: un obelisco “parlante” in plexiglass specchiato che sorge dal fango, ricoperto dalle sue inconfondibili lettere, figlie del movimento di cui Lorenzo Marini è capostipite, la TypeArt.

“L’idea di questa installazione parte dal contrasto.” – afferma Lorenzo Marini - “Contrasto tra fango e specchio. Contrasto tra il monocromatico e la tavolozza di tutti i colori delle lettere. Contrasto tra la forma circolare del fango e la forma geometrica della scultura. Contrasto tra orizzontale e verticale. Dalla terra nasce l’obelisco che rappresenta la storia del linguaggio umano. Esattamente come dallo stagno fangoso nasce il fior di loto, questo obelisco non è traccia della materia da cui è originato. Il fango rappresenta l’origine, il silenzio, il fluido. L’obelisco rappresenta la comunicazione, il cangiante, la geometria precisa.” – conclude.

“Il MAF, Museo Acqua Franca, è l’unico al mondo con l’obiettivo di  continuare la ‘transizione ecologica’ iniziata a Milano 11 anni fa, grazie  alla creazione del Museo all’interno di un Depuratore, da me definito ‘La Cattedrale della Natura’.” – dichiara Ornella Piluso, Direttore Artistico del MAF – “Il depuratore è il simbolo dell’economia circolare. Ecco, credo che sia questo il concetto sul quale bisogna accendere i riflettori. Se così non fosse, l’arte contemporanea non sarebbe protagonista. Il Movimento di pensiero raccoglie cittadini, critici, professionisti e personalità, per produrre orientamenti culturali attenti all’ambiente e al sociale, quindi al pianeta. Il MAF è un museo vivente, un  laboratorio di idee e di fatti.”

“FANGO: ripartiamo dai processi creativi” è un tema di grande attualità che rafforza la sinergia fra il mondo dell’arte e quello della depurazione nello spirito della tradizione che ha sempre caratterizzato questa manifestazione. Il prossimo appuntamento dell’ottava edizione del Festival Internazionale dei Depuratori si terrà dal 12 luglio al 6 settembre presso la Centrale dell’Acqua di Milano.