Lush presenta la campagna #SOSsumatra: prosegue l’impegno per salvare gli orangotango
Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, presenta venerdì 30 novembre la campagna #SOSsumatra, un ulteriore passo avanti a supporto e tutela degli orangotango e del loro delicato habitat naturale. Dopo il successo della prima edizione del novembre 2017, il brand inglese ripropone la propria collaborazione con l’associazione Sumatran Orangutan Society (SOS) e con il loro partner locale sul territorio, Orangutan Information Center (OIC) per salvaguardare le specie animali che vivono nella foresta pluviale. Anche nel 2018 torna l’iconico e amato simbolo della campagna, il sapone in edizione limitata Orangotango, che con il suo inebriante profumo di arancia e patchouli si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della deforestazione e sul forte rischio di estinzione degli orango.
Disponibile online su it.lush.com e in tutti i negozi Lush in Europa a partire dal 30 novembre, il sapone Orangotango quest’anno non sarà il solo prodotto a supporto della campagna #SOSsumatra.
Novità 2018 ed esclusiva online all’interno del progetto #LushLabs lo shampoo solido Sos Sumatra, totalmente privo di olio di palma e con polvere di semi di moringa, noto depuratore naturale dell’acqua.
Helen Buckland, Direttore dell’associazione SOS, commenta: “Le vendite dello scorso anno del sapone Orangotango ci hanno permesso di acquistare un appezzamento di terreno di 50 ettari, utilizzato come piantagione di palma da olio, nei pressi dell’ecosistema Leuser nel nord di Sumatra.
Qui sono ora in corso lavori di ri-forestazione, le palme da olio sono state rimosse per lasciare spazio alle piante che piano piano cresceranno, ricreando un habitat ideale per la vita degli orango e di tante altre specie.
Recentemente abbiamo riscontrato la possibilità di acquistare un’altra porzione di terreno molto importante a sud dell’ecosistema Leuser. Questa terra, in un sito denominato Cinta Raja, è attualmente un punto debole al confine del parco nazionale, dove il conflitto tra l’uomo e la fauna locale è più presente. Anche qui attualmente sono presenti delle piantagioni di palma da olio e il nostro obiettivo è riuscire a recuperare anche questo terreno e rigenerarlo, trasformando questo deserto biologico da zona di conflitto a rifugio per animali selvatici. La rimozione delle palme da olio e la ricostruzione della foresta incoraggeranno gli oranghi e altri animali selvatici a ripopolare l’area.
Grazie alle vendite di quest’anno potremo creare una zona cuscinetto sicura, così che la foresta incontaminata possa essere protetta per sempre”.
Per sostenere il progetto dell’associazione SOS Lush ripropone il protagonista indiscusso della campagna #SOSsumatra: il sapone Orangotango. Disponibile online su it.lush.com e in tutti i negozi Lush al prezzo di 9,50€, l’interno ricavato (esclusa l’IVA) verrà devoluto a SOS e OIC per aiutarli a raggiungere la somma necessaria all’acquisto del terreno.
Nell’edizione 2018 la campagna #SOSsumatra abbraccia anche il nuovo progetto #LushLabs: in esclusiva online dal 29 novembre è disponibile anche lo shampoo solido SOS Sumatra al prezzo di 10,95€. Anche in questo caso, l’intero ricavato (esclusa l’IVA) sarà devoluto a supporto della campagna.
Salvaguardare gli orangotango con la realtà aumentata
Il processo di sensibilizzazione che Lush si propone di portare avanti vive anche sulla nuova applicazione mobile #LushLabs, disponibile per iOS. Attraverso l’app è infatti possibile giocare con un orangotango in realtà aumentata: basterà scattare una foto e condividerla con l’hashtag #SOSsumatra.
#SOSsumatra nel 2017: l’arte a supporto dei risultati
La vendita dei saponi ha permesso di raccogliere e di devolvere all’associazione Sumatran Orangutan Society (SOS) un fondo di £126.014 per rigenerare la foresta a Sumatra e proteggere le specie animali. Per aumentare il dialogo sul tema, un collettivo di artisti ha realizzato un’enorme opera d’arte a cielo aperto, un grido di aiuto nella foresta realizzato dall’artista lituano Ernest Zacharevic e dal progetto Splash and Burn.
La tela delle opere di Zacharevic è stata una piantagione di palme da olio, un terreno quasi totalmente privo di fauna selvatica, confinante con l’ecosistema di Leuser – l’unico posto al mondo dove oranghi, tigri, elefanti e rinoceronti convivono.
Il primo passo per riportare il territorio al suo stato incontaminato e restituire una casa alla fauna selvatica era chiaramente quello di rimuovere le palme. Per lanciare un messaggio drammatico, Zacharevic e il suo team si sono armati di motoseghe e hanno scolpito un’accorata richiesta di aiuto rimuovendo alcuni alberi della piantagione, facendo comparire così la scritta SOS.