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McCann e Mediabrands mettono la sostenibilità al centro della “One Operation”

McCann Worldgroup e Mediabrands aumentano il loro commitment verso i temi della sostenibilità infatti, è in atto un cambio di passo all’interno del nuovo approccio “One Operation” rispetto alla responsabilità sociale e all’impegno ambientale, entrambe divenute un’urgente priorità. Il gruppo vuole aprire la strada ad un’economia più sostenibile e meno dispendiosa per l’ambiente anche in ambito pubblicitario, infatti è il primo network ad aver pubblicato il report SASB definendo lo standard nell’industry di riferimento e fornendo informazioni trasparenti e aggiornate sui progressi in materia di ESG (Environmental, Social and Governance). 

IPG è anche la prima holding company di comunicazione ad aver siglato The Climate Pledge, il programma di Amazon e Global Optimism per raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2040. Grazie all’input dell’agenzia Initiative, il gruppo ha aderito a questo progetto che coinvolgerà processi e attività a livello globale, al fine di raggiungere l’obiettivo prestabilito. Ma in realtà sono tante le iniziative che hanno preso forma nell’ultimo anno, a livello globale e locale, per avvicinare le persone a questi temi. In occasione della Giornata Internazionale della Terra 2021, il network ha dato il via ad una challenge globale aderendo alla campagna delle Nazioni Unite per contribuire anche con piccole azioni personali ad un mondo più sostenibile e sensibilizzare rispetto alle tematiche di climate change. La sfida sostenibile ha permesso di risparmiare complessivamente 50.000 kg di CO2 e 1.000.000 di litri di acqua. Un’iniziativa che sta tuttora permettendo ai dipendenti e alle loro famiglie di condividere i propri comportamenti green aumentando la consapevolezza di quanto ogni singola azione sia determinante.

McCann Worldgroup Italia sta attivando dei processi interni e studiando delle attività per coinvolgere prima di tutto le persone dell’agenzia a sposare la causa e aderire alla cultura della sostenibilità. Tra qualche mese verrà anche lanciata una nuova ricerca che si interrogherà sulle verità intorno a questo grande filone. L’impegno verso il climate change e la volontà di fare qualcosa di più concreto è ben presente in UM che annualmente organizza l’Impact Day, una giornata in cui si bloccano le consuete attività lavorative per permettere alle persone di fare la loro parte e dedicarsi alla comunità nell’ottica di rendere il mondo un posto migliore. La sostenibilità ambientale è anche il tema centrale del quarto report dell’Osservatorio Stand Out in Culture di Initiative, rilasciato poche settimane fa, che racconta il punto di vista degli italiani e l’impatto di questo tema tra i consumatori e i brand.

Negli ultimi mesi, il gruppo sta localmente adottando delle green practices volte a creare una cultura della sostenibilità a partire dall’interno che si rispecchia poi nel rapporto con i clienti e nelle campagne pubblicitarie, per esempio: “The Taste of no waste” di Buitoni, la campagna corporate di Nestlé o ancora “Eroi dell’impegno” di Mutti, ideate da McCann Worldgroup Italia. 

Accanto alle sessioni di deep learning sui principi della sostenibilità e della circular economy, basate sui Master dell’Università di Cambridge e sul GlobalLearning Programme delle Nazioni Unite, alle quali hanno aderito oltre 60 talenti per una durata di 10 settimane, il gruppo sta monitorato anche localmente le proprie emissioni e consumi. Tra le azioni concrete intraprese ci sono la grande riduzione del consumo di plastica e carta, le convenzioni con i player di trasporti via terra per limitare il consumo di carburante delle risorse, ma anche la possibilità per tutti di avere a disposizione il posto bici per andare in ufficio.

Il gruppo sta portando avanti un ambizioso progetto in quanto riconosce la sua speciale responsabilità, come società operante nell’ambito della comunicazione, a guidare un cambiamento positivo non solo sul clima e l’ambiente, ma anche sul capitale umano e sui contenuti responsabili.

“Il nostro mestiere per tantissimi anni è stato quello di spingere i consumi, destagionalizzare prodotti, accendere bisogni più o meno veri. Questa pressione consumistica se non diventa sostenibile non ci aiuterà a costruire la prosperità per le generazioni future. Pertanto, dobbiamo trasformarci da diavoli tentatori a narratori d’etica e virtù”, commenta Daniele Cobianchi, Ceo McCann Worldgroup Italy, President Mediabrands Italy e Sustainability Advocate del gruppo in Italia.