Media Key e i suoi primi 40 anni: cos’è successo nel 1991?
In occasione dei nostri quarant’anni ripercorriamo gli avvenimenti, le storie e i cambiamenti più importanti del mondo della comunicazione. Questa settimana alcune “pillole” dell’anno 1991.
Clio Award. La 31ª edizione dei Clio Award, svoltasi il 13 giugno, sembra fatale per uno dei premi pubblicitari più importanti del mondo. Bill Evans, l’organizzatore e titolare del premio, si rende inadempiente nei confronti dei fornitori della serata di premiazione, degli invitati presenti e dei premiati che avevano iscritto ben 27mila campagne a 80 dollari l’una per un totale di 2.160.000 dollari che spariscono nel nulla. Il galà inizia nel modo più sconclusionato possibile. Il conduttore improvvisato, per esempio, aveva dimenticato a casa la lista dei vincitori, le diapositive vengono proiettate capovolte, l’orchestra non pagata suona male, ecc. Poco dopo gli invitati danno l’assalto ai premi. Una figuraccia che sembra trascinare il Clio verso la fine. Il premio, invece, verrà ripreso negli anni successivi da altri organizzatori.
Luigi Rinaldi, Presidente di TP dal 1987 al 1990, viene riconfermato il 16 gennaio Presidente per il triennio seguente.
Walter Hartsarich vende la sua agenzia media, Spazio Media, al gruppo internazionale Carat. Comincia così la sua carriera in Carat Italia, che lo porterà a diventare il numero uno della più importante agenzia media italiana.
RSTB Group. Dall’intuizione di un gruppo di professionisti nasce questa struttura, il cui core business gravita intorno al packaging, al graphic design e alla corporate image.
TBWA & Hakuhodo. In agosto, attraverso un aumento di capitale sottoscritto da Hakuhodo (seconda agenzia giapponese), la TBWA accelera l’espansione del proprio network a livello mondiale.
Giancarlo Brusa, dopo il silenzio seguito alla sua uscita da Ata Tonic, torna nell’arena pubblicitaria. Lo troviamo infatti in ottobre a capo di P&T come Presidente e Amministratore delegato.
Snam, Folon & Gandin. Il 15 novembre Snam compie 50 anni. Per l’occasione, Alberto Gandin (socio di Park & Gandin) e Alberto Meomartini (Direttore comunicazione di Snam) ingaggiano l’illustratore belga Michel Folon per realizzare una poetica campagna istituzionale che vince all’ottavo Key Award.
Sanguineti diventa Classic. In ottobre nella ‘nuova’ agenzia confluiscono Ettore Regio, come Direttore Generale, e Fulvio Nardi, come partner e Direttore creativo: entrambi provengono da Canard.
Euro RSCG. Eurocom e RSCG, rispettivamente al primo e al terzo posto in termini di billing pubblicitario gestito in Francia, si fondono per dar vita a Euro RSCG, che conquista il primo posto in Europa e il sesto nel mondo. Havas continua a essere il principale azionista con il 40% delle quote, mentre RSCG ha il 25%. In Italia, con Eurocom figurano Ata Tonic, HDM e BGS (incluso Bélier e Azzurra) e con RSCG, condotta da Mezzano, Mignani e Costantini. Il Presidente del network internazionale è Alain de Pouzillac.
Paul Newman è il nuovo testimonial pubblicitario di Barilla. Si tratta della campagna televisiva girata in Alaska da BRW e studiata da Young & Rubicam.
Franco Tatò, dopo l’avvenuta spartizione, ritorna come Amministratore delegato nella Mondadori di Berlusconi. Tatò era già stato in Mondadori nel biennio 1984/85, quando era stato protagonista di uno spettacolare risanamento della casa editrice dopo le disavventure televisive (Rete 4).
Marco Testa è il nuovo Presidente di Pubblicità Progresso.
Toscani e la Guerra del Golfo. Due giorni dopo l’inizio del conflitto Olivieri Toscani esce con la campagna stampa ‘Croci’ per United Colors of Benetton: una campagna che farà discutere.
NEL MONDO DEI MEDIA - 1991
Radio RTL va in isofrequenza: nata nel 1975 a Bergamo e rilevata nel 1987 da Lorenzo Suraci, proprietario di discoteche, è la prima radio italiana a trasmettere in tutta Italia su una stessa frequenza: 102,5.
Il Piacere, mensile di Rusconi, chiude con il fascicolo di gennaio 1991. Era nato nel maggio del 1984.
Chorus, mensile della casa editrice di Leonardo Mondadori, chiude in febbraio. È riuscito a vivere soltanto un anno.
Onda Tv, il settimanale di programmi e notizie televisive, passa da Rusconi al Gruppo Monti-Riffeser.
Telepiù. Nasce la prima pay tv italiana. Viene presentata in febbraio da Vittorio Cecchi Gori (Presidente), Mario Zanone Poma (Amministratore delegato) e Roberto Giovalli (Direttore programmi). Saranno poi coinvolti alcuni gruppi stranieri, come Beta Taurus (del gruppo Kirch), che acquisterà una partizione dell’8%, e la Banca Internazionale del Lussemburgo, che entrerà con il 9%.
La spartizione della Mondadori. Il 30 aprile giunge a un epilogo la guerra iniziata due anni prima fra Berlusconi e De Benedetti-Caracciolo. Fautore dell’accordo è Giuseppe Ciarrapico che, dopo un’intera notte di trattative all’Hotel Palace di Milano, riesce a mettere d’accordo i due contendenti. Tutta la divisione libri e periodici della vecchia Mondadori alla Fininvest, mentre La Repubblica, L’Espresso, le testate quotidiane locali e la Cartiera di Ascoli vanno alla CIR di De Benedetti (che paga un conguaglio a Berlusconi di 185 miliardi). In seguito nascerà Mondadori Pubblicità, guidata da Urbano Cairo con Piero Mezzanzanica Direttore generale e Diego Arletti Vice direttore generale.
Dove, creato nel 1991, ha un successo immediato grazie al taglio innovativo che rivoluziona il segmento dei periodici di turismo. Nel marzo del 2000 – sempre fedele alla formula originale di servizio, che aiuta il lettore con un’accurata selezione di informazioni dettagliate e di indirizzi scrupolosamente verificati – Dove aggiorna la sua veste grafica e si arricchisce di nuovi contenuti. Il mix spazia dai lunghi viaggi ai percorsi urbani nelle città emergenti italiane ed estere, fra nuovi locali e architetture d’avanguardia; dalle mete fuori porta con piccoli alberghi, bed & breakfast e agriturismo di charme ai grandi appuntamenti da non perdere; dallo shopping d’arte, antiquariato, moda e design sulla linea delle tendenze più innovative alle case da affittare nelle località di vacanza, o da acquistare, con i progetti di ristrutturazione curati da un architetto.
Giuliano Andreani è nominato il 31 luglio Direttore generale di Sipra. La carriera di Andreani in Sipra era cominciata dal lontano 1962, appena ventenne. Dopo aver percorso tutti i gradini, ottiene la sua prima carica importante, Direttore del Centro-Sud, nel 1978. Nel 1982 Pasquarelli (Direttore generale Rai) lo promuove Direttore centrale.
Claudio Noziglia in agosto è Direttore generale di Telepiù Pubblicità, la concessionaria che gestisce la raccolta della pubblicità per Tele+1, Tele+2 e Tele+3. Noziglia era entrato nel 1980 in Publitalia dove si occupa dapprima del ‘Mundialito’ per poi diventare Marketing manager e quindi Direttore centrale. Nel 1988 assume la direzione generale di Publiespaña, che raccoglie la pubblicità per Telecinco.
La Stampa. Il 23 novembre appaiono sul quotidiano torinese i primi annunci a colori che offrono all’utente pubblicitario nuove opportunità.
L’Indipendente. Dopo una gestazione di un paio d’anni, nasce a metà novembre L’Indipendente, con la direzione di Ricardo Franco Levi, lanciato grazie a una campagna made in Armando Testa. Lo spot, girato da Jaime de la Peña, richiama un po’ il film ‘Orwell’ per Apple, Grand Prix al Festival di Cannes nel 1984.
Luciano Montagna è il nuovo Presidente di AAPI, l’associazione delle più importanti società di affissione. Resterà in carica fino al giugno 1993.
Condé Nast chiude in maggioVanity Fair e Myster, i due mensili lanciati con grande dispiego di mezzi da Paolo Pietroni un anno prima. I due periodici hanno creato un grosso ‘buco’ economico con ripercussioni negative sul bilancio, che fino ad allora era stato florido.
L’Editoriale La Repubblica in Borsa: in giugno De Benedetti procede alla fusione de La Repubblica con la Cartiera di Ascoli, dando origine all’Editoriale La Repubblica e alla successiva quotazione (dicembre 1991) a Piazza Affari.
Italia Oggi torna in edicola con Class Editori di Paolo Panerai. Il quotidiano economico-finanziario aveva avuto diverse traversie, fra cui la chiusura operata un mese prima da Francesco Zuzic.
Il Tempo. In dicembre il quotidiano romano Il Tempo è acquisito dal gruppo Ferruzzi, guidato da Arturo Ferruzzi e dal ‘super-manager’ Giuseppe Garofano (che avevano sostituito il duo Gardini-Sama). Il Gruppo ottiene il 49% della Società Tipografica Tiburtina, proprietaria, oltre che della testata, anche dello stabilimento dove si stampa il giornale.
La Cinq chiude: nel dicembre 1991 finisce il sogno berlusconiano in terra di Francia. L’emittente franco-italiana affidata a Hersant (Carlo Freccero era già rientrato a Milano in aprile per occuparsi dei palinsesti di Italia 1) accumula infatti un tale passivo che è costretta dapprima a licenziare tre quarti dei dipendenti, e infine a chiudere per fallimento. Le quote appartenevano ad Hachette (per il 25%), a Berlusconi (per un altro 25%), a Hersant (7,5%), al Credit Lyonnais (10%), a CCF (8%) e ad altri piccoli azionisti (24,5%).
Zapping. Dal 27 settembre Il Venerdì di La Repubblica si arricchisce di Zapping, una guida ai programmi televisivi di 32 pagine.
Quotidiani. Esplodono le promozioni: dopo le due vertenze sindacali per recuperare lettori e copie, i quotidiani partono al contrattacco da settembre tirando fuori dal cassetto giochi, lotterie, concorsi, bingo e supplementi. Fanno eccezione la corazzata Il Sole 24 ORE, che dopo l’insuccesso delle strategie editoriali di Italia Oggi può dormire sonni tranquilli, e la Gazzetta del Mezzogiorno. Il Corriere della Sera, oltre alla promozione Replay, sforna ‘7’ il sabato e cinque supplementi (Salute il lunedì, Storia dell’Arte il martedì, Citta d’Arte il mercoledì, ViviMilano il giovedì, Motori il venerdì). Al Corriere risponde La Repubblica pubblicando cinque supplementi: oltre a Il Venerdi+Zapping offre ai lettori Il Risorgimento il martedì, Stampa di Forattini il mercoledì, TuttoMilano e TrovaRoma il giovedì. Il Messaggero offre il gioco Canzoni d’Italia e le dispense Storia del Cinema, Il Giorno lancia il gioco Rivincilotto, Il Resto del Carlino e La Nazione puntano sul gioco Super4 (una sorta di bingo) e lanciano una promozione con polizze assicurative come premi.
Nuovo stabilimento per il Corriere. Dopo 87 anni si chiude la storica era di via Solferino: la stampa e la distribuzione del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport passano con un investimento di 100 miliardi nel nuovo stabilimento di Pessano con Bornago, nell’hinterland milanese. Il piano di sviluppo prevede l’introduzione del colore, un miglioramento della qualità di stampa, un aumento del numero di pagine.
Periodici: l’anno dei flop. Il 1991 passerà alla storia anche per la moria di periodici che sembra sancire il definitivo passaggio dai meravigliosi anni ’80, gli anni degli yuppies improntati all’ottimismo, ai più rigorosi, razionali, severi e meno spensierati anni ’90. Il Piacere, Chorus, Fortune Italia, Myster, Vanity Fair: la loro chiusura segna anche la fine di un modo di vedere le cose, dell’età dell’oro dell’apparenza, del bel vivere, della futilità allegra e spensierata. Sono nate troppo tardi. Max, lanciato sempre da Pietroni, ha resistito bene perché figlio di quei tempi. Oltre a queste considerazioni occorre ricordare la crisi della pubblicità sui periodici, che a fine 1991 perderanno lo 0,6% di pubblicità a fronte di un’inflazione del 6,4%.
Giampaolo Grandi. La chiusura dei mensili Vanity Fair e Myster, lanciati senza risparmio e diretti da Paolo Pietroni, favorisce il ricambio ai vertici di Condé Nast. Giampaolo Grandi ne diventa Amministratore delegato, prendendo il posto che era stato di Attilio Fontanesi. Grandi proviene dalla Business Information di Mondadori, dove ricopriva la carica di Direttore generale.
Telemontecarlo. Il gruppo Ferruzzi con Carlo Sama e la famiglia Marinho tenta il rilancio di Telemontecarlo con un investimento di circa 300 miliardi, puntando sull’ingresso in Auditel e su un obiettivo di share pari al 10%. Le quote di Telemontecarlo sono così ripartite: 40% Gruppo Ferruzzi (attraverso Globo Europea BV), 49% famiglia Marinho e 11% Posada Real Estate. Direttore è Emmanuele Milano, che ha fatto una ‘campagna acquisti’ importante: Loretta Goggi, Mino Damato, Luciano Rispoli, Elisabetta Gardini e Remo Girone. Direttore della concessionaria è Mauro Gardenghi. Malgrado gli sforzi Telemontecarlo non riuscirà però a diventare un forte terzo polo tv.
La guerra del Golfo e la CNN. La guerra del Golfo, iniziata il 17 gennaio, manda alle stelle l’audience del network CNN (tv via cavo) di Ted Turner, grazie ai suoi reportage, ma non sembra ottenere un risultato adeguato in termini di flusso pubblicitario.
Mondadori, vince Berlusconi. Il lodo arbitrale Mondadori viene annullato dalla Corte d’Appello di Roma che dà ragione ai Formenton, i quali non dovranno più cedere a Carlo De Benedetti 13,7 milioni di azioni Amef in cambio di 6,4 milioni di azioni Mondadori della CIR.
I PREMI DEL 1990
Pubblicità: Festival di Cannes
Film: Grand Prix: Perrier Mineral Water - ‘Le lion e la lionne’ (ag.: Ogilvy & Mather, Paris; cdp: PAC; regia: Jean-Paul Goude) – Francia
Italia: Leone d’Oro: Johnny Lambs ‘Boxer’ (ag.: Impact & Dolci Biasi; cdp: FilmMaster)
Italia: Leone d’Argento: Domopak ‘Japanese demonstration’ (ag.: Ata Tonic; cdp: Film 77)
Giurati Italia: Annamaria Testa, Alessio Fronzoni
Advertiser of the Year: Daniel Goeudevert (Chairman di Volkswagen)
Cinema
Academy Awards
Oscar per il miglior film: Balla coi lupi (Dance with wolves) di Kevin Costner (Usa)
Mostra del Cinema di Venezia
Leone d’Oro: Urga - Territorio d’amore (Urga) di Nikita Michalkov (Francia/URSS)
Festival di Cannes
Palma d’Oro: Barton Fink - È successo a Hollywood (Barton Fink) di Ethan Coen (Usa)