Media Key intervista: Donato Loria, Direttore Generale di Bologna Congressi e Amministratore Delegato di Value Fairs, aziende del Gruppo Bologna Fiere
Come vi siete organizzati per portare avanti il vostro lavoro in questa emergenza sanitaria?
L’intero team di Bologna Congressi si è attivato per lavorare in smartworking, ove possibile. In particolare, in una prima fase dell’emergenza abbiamo comunicato la nostra vicinanza, umana e aziendale, ai nostri clienti e partner, confermando la volontà di implementare tutti i possibili strumenti per garantire gli impegni assunti. Abbiamo lavorato sul posticipare le date contrattualizzate, trovando per gli oltre 30 eventi spazi e date alternative.
Attualmente stiamo profilando il ritorno graduale alle canoniche attività commerciali e organizzative. Nella speranza di riappropriarci di una “nuova” normalità stiamo sfruttando questo momento per riorganizzare il team con un modulo più performante e adatto alle nuove sfide a cui la ripartenza ci costringerà a rispondere; dal lato commerciale, stiamo studiando nuove proposte che comprenderanno anche l’utilizzo del nuovo padiglione che speriamo di poter inaugurare a giugno; dal punto di vista operation, stiamo continuando nel solco della riconfigurazione dei servizi, che avevamo lanciato in epoca pre-covid e che dalla riapertura permetterà di arricchire la nostra offerta con maggiori opportunità di innovazione e ottimizzazione, a cui i clienti potranno accedere.
La vostra azienda come sta affrontando questo cambiamento sul fronte della comunicazione? Avete dovuto rimodulare le strategie e i budget in pubblicità?
La comunicazione sulle nostre attività core ha subito un inevitabile rallentamento in attesa di direttive da parte delle istituzioni, che ad oggi non hanno ancora dato istruzioni specifiche sul fronte degli eventi e delle fiere. Abbiamo invece sfruttato nuove opportunità di marketing che il lockdown ha permesso di riscoprire, mi riferisco in particolare a un utilizzo più costante di webinar e canali social.
Poco prima della pandemia avevamo annunciato una serie di manifestazioni: ‘JoY - for jewelry lovers’, che abbiamo posticipato al 2021, ‘All Around Work’, evento dedicato all’evoluzione degli ambienti lavorativi che abbiamo posticipato al prossimo ottobre a Milano, e la prima edizione di ‘Milano for Pets’ (ottobre 2020), la manifestazione fieristica dedicata agli animali da compagnia, nata dall’unione delle due più importanti fiere B2C: ‘Quattrozampeinfiera’ e ‘Pets in the City’. Proprio per queste ultime due manifestazioni abbiamo realizzato un programma di webinar, in diretta streaming, che sta riscuotendo un grande successo di pubblico, testimonianza della voglia di informarsi e soprattutto di ritornare a partecipare a eventi sociali che rivestono e rivestiranno un ruolo focale per l’incontro tra domanda e offerta.
In conclusione, abbiamo rivisto sia i canali pubblicitari sia gli strumenti, ma abbiamo continuato a investire sull’immagine e sul contatto con gli stakeholder del settore.
Certamente quando questa emergenza sarà passata le abitudini e gli stili di vita cambieranno. Quale sarà la vostra proposta per valorizzare la comunicazione dei vostri prodotti restando sempre più vicini alle esigenze del consumatore?
Per ripartire con eventi e fiere, prevediamo sicuramente una regolamentazione degli accessi, dispositivi di protezione individuale, tecnologie di screening della temperatura, segnaletica adeguata e distanziamento sociale all’interno dei nostri spazi; inoltre, abbiamo allestito una control room operativa per la gestione dell’intero svolgimento di ogni evento in piena sicurezza e aree ad hoc destinate alla comunicazione streaming verso l’esterno con la possibilità di connettersi alle più performanti piattaforme di stream service per garantire una comunicazione di alto livello qualitativo in broadcasting e in grado di operare in diretta live e non. Inoltre, stiamo sviluppando un piano di incentivi, che prevede scontistiche per i nuovi eventi da programmare nel 2021, l’istituzione di una borsa di studio per studenti o ricercatori legati ai congressi che saranno ospitati e la donazione di una percentuale del ricavato di ogni evento del 2021 a un ente di ricerca per il vaccino Covid.
Il motto di tutto il Paese è “andrà tutto bene”, con l’augurio di uscirne più forti di prima. Qual è il vostro suggerimento per far ripartire l’Italia e rilanciare l’economia?
Affinché “tutto vada bene” ognuno di noi nel privato e nel lavoro dovrà farsi parte attiva nell’attuare tutte le azioni in grado di contrastare la diffusione del virus. Questa emergenza ci ha imposto e ci imporrà sicuramente una rilettura dei canoni di progettazione degli eventi nel medio periodo, ma non ha decretato la fine degli eventi così come li abbiamo conosciuti sino ad ora. L’aggregazione è un elemento fondamentale nella vita di ciascuno di noi e confidiamo che il nostro settore riprenda a tutto tondo, poiché è da sempre un volano della nostra economia. Il suggerimento per il rilancio dell’economia è che si ritorni a utilizzare il “genio italico”, valore riconosciuto come unicum in tutto il mondo, unendolo alla consapevolezza di dover fare un salto qualitativo nell’offerta: creando e sostenendo progetti di lungo periodo, l’unica via per dare solidità a qualsiasi azione di rilancio.