Media Key intervista: Luca Quagliano, founder NIO Cocktails
Come vi siete organizzati per portare avanti il vostro lavoro in questa emergenza sanitaria?
Rispondo prendendo spunto da una lezione che l’Università Bocconi qualche giorno fa mi ha chiesto di tenere per una classe virtuale di studenti di un master spiegando come NIO Cocktails sia riuscito a riadattarsi al momento contingente. Ovviamente non è facile anche perché stiamo vivendo in una nuova era, arrivata senza che nessuno se l’aspettasse e alla velocità della luce; non abbiamo avuto tempo di metabolizzare l’informazione, di riflettere e quindi di pensare a nuove strategie. Ci siamo trovati con tutta l’Italia chiusa e ormai questo vale per tutto il mondo. Noi siamo nati come prodotto direct to consumer, con l’idea di far arrivare i cocktail nelle case della gente, ma allo stesso tempo poi abbiamo scoperto di avere un mercato floridissimo B2B che va ad abbracciare settori come hotel, ristoranti, duty free, compagnie aeree, eventi, wine store, design store, wedding planner, concept store, mondo yacht, barche e navi da crociera. In una frazione di secondo tutta questa parte B2B è venuta meno quindi ci è rimasta la carta direct to consumer da potere cavalcare.
La vostra azienda come sta affrontando questo cambiamento sul fronte della comunicazione? Avete dovuto rimodulare le strategie e i budget in pubblicità?
Viviamo in un Paese che è al penultimo posto in Europa per acquisti e-commerce, un Paese che non è particolarmente tecnologico quindi far metabolizzare il nostro prodotto a un consumatore non troppo social senza poterlo spiegare non era facilissimo. Il B2B per noi rappresentava l’85% del nostro fatturato e il direct to consumer (vendita e-commerce) solo un 15%, quindi nel giro di qualche giorno abbiamo perso l’85% del nostro fatturato e, per non perdere tutto ciò che è stato consolidato negli anni, ci siamo rimboccati le maniche e immediatamente abbiamo virato la nostra strategia abbandonando completamente il B2B e rifocalizzandoci sul direct to consumer. Questo passaggio obbligato per noi è stato bello ed entusiasmante in questo momento, innanzitutto perché non siamo rimasti senza lavoro, ma anche perché ci siamo lanciati in un una sfida nuova, appassionante, a tratti difficile ma che ha dato immediatamente dei risultati visibili.
Nuove sfide emozionanti e ovviamente con un tipo di comunicazione completamente diverso dal precedente perché avere un approccio direct to consumer vuol dire rivolgersi ai social media che sono il canale di comunicazione ormai prediletto e preferenziale, Facebook, Instagram, LinkedIn, creando delle campagne di comunicazione nuove, inventando degli shooting e un modo di comunicare alle persone che faccia capire con un’immagine e poche righe quali sono i pillar del nostro brand, come l’italianità, la qualità, l’artigianalità, la sostenibilità.
I social media hanno il vantaggio di riuscire ad arrivare a tante persone in una frazione di secondo, ma lo svantaggio è che manca tutta la sfera di dialogo diretto, di racconto dettagliato, di storytelling che può permetterci di far capire meglio un prodotto del tutto innovativo come il nostro. NIO produce Cocktails pronti, già miscelati secondo le ricette di un bar tender italiano famoso con spirits di altissima qualità. I nostri cocktail sono racchiusi in una confezione che richiama i cd musicali, pronti da bere aggiungendo solo il ghiaccio così come richiama l’acronimo NIO: Needs Ice Only. È un prodotto molto emozionale ma va compreso, soprattutto va assaggiato per essere apprezzato. Altrimenti l’idea di un cocktail già mixato in busta nell’immaginario collettivo può subito far pensare a un prodotto di poca qualità, non invitante. Stiamo investendo su Facebook, Instagram e anche su molti influencer che possano raccontare attraverso post o stories il proprio momento in compagnia di NIO Cocktails.
Certamente quando questa emergenza sarà passata le abitudini e gli stili di vita cambieranno. Quale sarà la vostra proposta per valorizzare la comunicazione dei vostri prodotti restando sempre più vicini alle esigenze del consumatore?
Pensiamo che si debba trovare il modo giusto per comunicare e cercare di far capire alle persone chi siamo, e allo stesso tempo essere ironici, sdrammatizzare questa situazione che è comunque grave ed è pesante e sta facendo vivere a tutti un momento di grande stress sia per la paura del contagio e di quello che potrebbe derivarne, sia per la paura di ciò che succederà dopo a livello non solo di salute ma economico; quindi trovare la chiave giusta non è facile, si cerca di strappare un sorriso alle persone, di ricordare loro come possa essere bello stare a casa. Il nostro prodotto ha da sempre l’ambizione di regalare un momento di distrazione, un sorriso, un po’ di leggerezza, con un buon cocktail sul divano con la propria moglie o fidanzata anche se si è da soli. L’obiettivo del nostro prodotto è sempre stato questo e oggi ancora di più perché la situazione è particolare. Quindi il famoso virtual meeting con NIO Cocktail, l’aperiSkype o altre nuove proposte simili coniate in questo periodo sono soluzioni perfette per il nostro prodotto.
Il motto di tutto il Paese è “andrà tutto bene”, con l’augurio di uscirne più forti di prima. Qual è il vostro suggerimento per far ripartire l’Italia e rilanciare l’economia?
Non abbiamo un vero e proprio suggerimento però possiamo trarre qualche insegnamento dalla nostra esperienza. Quando succedono queste cose ci crolla il mondo addosso sia perché lottiamo contro un nemico sconosciuto sia perché in una frazione di secondo, a livello economico, perdiamo tutto il business su cui avevamo lavorato e investito. La nostra fortuna, essendo un’industria alimentare, è stata non smettere di produrre; l’altra fortuna è stata avere uno spiraglio di commercio, per quanto prima fosse poco sviluppato, e quindi comunque un’opportunità da sviluppare in questo momento. Ci sono soltanto due modi di reagire: uno è scoraggiarsi e vedere tutto nero e l’altro è vedere il più possibile in modo positivo e cercare di trarre il meglio da questa situazione.
Noi abbiamo cercato di dimenticarci tutto quello che stavamo perdendo, che era tanto e consolidato, tentando di concentrarci invece su quello che sarebbe potuto accadere se fossimo stati bravi a sviluppare il direct to consumer; quindi con grande entusiasmo ci siamo detti: “questo è il nostro momento! Quale momento migliore per entrare nelle case delle persone con NIO Cocktails?”.
L’unico suggerimento che mi viene in mente di dare è non perdersi d’animo perché c’è sempre qualche opportunità che si apre; sono sicuro che per tutti ci sia un modo di reinventarsi, di ricominciare, di cambiare le proprie strategie in corsa in modo che poi alla fine vada tutto bene. Perché, come esalta il motto “andrà tutto bene”, pensiamo in maniera collettiva che verranno presi tutti i provvedimenti affinché il Paese possa ripartire, più forte e più unito.