Media Key intervista: Pasquale Arria, CEO & Founder di Realize Networks
Come vi siete organizzati per portare avanti il vostro lavoro in questa emergenza sanitaria?
Abbiamo attivato lo smart working per tutto il team per la prima volta e il gruppo ha recepito subito le esigenze, adattandosi, e reggendo al meglio alle dinamiche lavorative quotidiane. È stato importante perché ha dato degli input per il futuro, abbiamo tutte le carte in regola per performarlo al meglio, e cercare di essere più agili. Tecnologicamente stiamo cercando di utilizzare alcune soluzioni in cloud, in modo che tutti possano avere a disposizione le facility che servono per lavorare al meglio.
Quali idee e nuove opportunità di comunicazione state studiando per i vostri clienti?
Stiamo ragionando su progetti che al momento vivono solo on line, abbiamo fermato per le circostanze in essere tutti i lavori off line e stiamo cercando di guidare i nostri clienti per curare al meglio il messaggio da comunicare. Dobbiamo stare vicini al consumatore, non ci possiamo permettere campagne aggressive, perché crediamo che l’utente finale debba fidarsi del brand.
L’emergenza attuale ha spinto le aziende a un cambiamento nelle strategie media e a rimodulare i budget in pubblicità?
Abbiamo assistito a un momento di grande ridimensionamento, perché c’è una forte incertezza nel mercato. Sia le aziende colpite dall’emergenza, che per ovvi motivi hanno tirato i remi in barca, sia quelle che invece non hanno avuto grandi problemi hanno avuto timore a investire. È stato e continua a essere un momento molto delicato.
Certamente quando questa emergenza sarà passata le abitudini e gli stili di vita cambieranno. Quale sarà la vostra proposta per valorizzare la comunicazione delle aziende/clienti per essere sempre più vicini alle esigenze del consumatore?
La nostra comunicazione deve esprime sempre i valori vicino al consumatore, dobbiamo andare incontro alle loro esigenze, e cercare di rappresentarli al meglio. Per questo stiamo molto attenti e cerchiamo di ottimizzare al meglio ogni risorsa.
Il motto di tutto il Paese è #prontiaripartire più forti di prima. Qual è il vostro suggerimento per far ripartire l’Italia e rilanciare la comunicazione?
Essere pronti e veloci nonostante l’incertezza. Ogni azienda ha paura a investire e l’unico modo per reagire a tutto ciò è pensare che ciò che è accaduto possa essere un’opportunità per spingere sull’acceleratore: da una grande crisi nasce sempre una grande opportunità. I genitori dei nostri nonni dopo la guerra hanno ricostruito l’Italia, e la stessa cosa accadrà a noi per i nostri figli. Ci vuole fiducia. Non possiamo avere paura, il sistema Paese crollerebbe.