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Nasce STANDARD, il magazine per un mondo fatto bene

La normazione tecnica volontaria sta cambiando, lo si vede dai temi che affronta - sempre più trasversali e di portata sociale - per i quali mette a punto risposte che non sono un compromesso al ribasso per accontentare tutti, bensì il “riconoscimento ragionato” della soluzione migliore che crea valore a beneficio di tutti. Per affrontare tali sfide anche UNI sta cambiando. Il nuovo Statuto ha posto le condizioni per un Ente più aperto e rappresentativo, con una struttura di governance “più attrezzata”.

Tutto ciò si rispecchia anche nello strumento storico di comunicazione, che dopo 66 anni di pubblicazione come “U&C Unificazione & Certificazione” oggi si aggiorna nella finalità, nei contenuti, nella forma, nella periodicità e nel nome: nasce STANDARD, il magazine di UNI per un mondo fatto bene.

“Indirizzata a un target manageriale, la nuova rivista si evolve da contenitore di articoli tecnici a testimone del valore della normazione nel contesto di temi trasversali, di ampio respiro e di interesse generale, con un’apertura al mondo confermata dalla libera diffusione della versione digitale. Un obiettivo ambizioso che il Sistema UNI condivide” afferma il Presidente UNI Giuseppe Rossi.

Una rivista bimestrale, che ora tratta le tematiche dei trend di mercato e diventa funzionale al perseguimento degli obiettivi e delle priorità delle Linee Strategiche UNI grazie al supporto di un Comitato di Redazione che oltre a rappresentare l’esperienza interna all’Ente si avvale anche delle competenze, dei punti di vista e delle relazioni dei rappresentati della governance dell’Ente.

La nuova grafica è più moderna e leggibile, la struttura è incentrata su una sezione monotematica con contenuti e autori di taglio alto (il tema del “numero 1” è la parità di genere), integrata da 5 rubriche; le prime 4 su temi collegati agli obiettivi e alle priorità delle Linee Strategiche 2021-2024 mentre l’ultima è incentrata su un punto fermo del “nuovo UNI”: le persone.

Tra gli autori che hanno scritto per il “numero 1”: la Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti, il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università ItalianeFerruccio Resta e l’economista Innocenzo Cipolletta.