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OdC Blink intervista Francesca Polti per esplorare gli elementi chiave nell’eccellenza del saper fare impresa

In Italia esistono numerose realtà imprenditoriali che, essendo troppo grandi per entrare tra le Pmi o troppo piccole per essere definite multinazionali, vivono come in un limbo e non possono usufruire di una serie di incentivi che invece vengono concessi ad altre realtà del territorio. Anche queste imprese vanno aiutate, magari favorendo gli investimenti con specifiche agevolazioni.

Questo uno dei passaggi salienti dell’intervista che Francesca Polti, alla guida dell’omonima azienda diventata famosa nel mondo per Vaporella e Vaporetto, ha rilasciato all’Officina della Comunicazione Blink, paradigm strategist nella costruzione di modelli di impresa, per commentare insieme la vittoria dell’imprenditrice nel sondaggio online Operazione Untochables, lanciato nel mese di ottobre da OdC Blink con l’obiettivo di valorizzare l’eccellenza imprenditoriale italiana. Il nome che tra altri 12 illustri imprenditori ha riscosso maggior successo è proprio quello di Francesca Polti con il 19,60% dei voti (per saperne di più http://blinkismo.com/ou-eccellenzaitaliana). Così l’Officina della Comunicazione, chiuse le urne digitali, ha deciso di indagare cosa avesse convinto di più tra i digitanti del suo fare impresa al punto da decretarlo d’ispirazione per la guida del nostro Bel Paese. Un modello, quello di Polti, da lei descritto come l’integrazione della tradizione in una visione più moderna.

Il risultato dell’indagine è stata un’intervista rilasciata da Francesca Polti a Cristiana Giacchetti, fondatrice di OdC Blink, in cui racconta non solo la revisione della sua azienda, da 40 anni simbolo del tessuto produttivo industriale italiano, in un “modello organizzativo più strutturato e rigoroso” dove la passione viene canalizzata “con metodo verso una specializzazione liquida”, ma pone anche importanti riflessioni sugli elementi chiave del saper fare impresa oggi in Italia (per il testo integrale dell’intervista andare su http://blinkismo.com/la-visione-della-revisionaria-dimpresa)

Secondo Polti infatti “noi italiani abbiamo una capacità creativa che va oltre il saper inventare, ma che si esplica nella capacità di creare soluzione”, d’altro canto, secondo l’imprenditrice “dobbiamo imparare a valorizzare e a salvaguardare i nostri valori con estremo rispetto per le diversità, oltre che a focalizzarci su come far funzionare ciò che non funziona”.

E proprio in merito a cosa si potrebbe fare di diverso per sostenere l’imprenditoria italiana, Francesca Polti dichiara che bisogna aiutare le aziende “che spingono per dare valore all’eccellenza e investono in Italia, ma che non sono supportate dal sistema politico”. L’imprenditrice spiega “per mia esperienza, credo ci siano tre principali aree” dove si dovrebbe intervenire: “la prima è relativa alle risorse umane nelle quali le imprese devono avere la possibilità di investire, magari grazie a interventi sulla struttura del costo. Qualcosa nel recente passato si è fatto in tal senso, ma poco e non così significativo. La seconda è sugli investimenti” ovvero “facilitare le banche nel loro lavoro, il che si può tradurre nel favorire gli investimenti nelle imprese con specifiche agevolazioni. La terza in particolar modo riguarda aziende come la nostra che non rientrano nelle PMI, ma che non sono neanche una grande impresa al pari di una multinazionale e, quindi, non può usufruire di tutta una serie di incentivi che vengono concessi alle piccole e medie realtà del territorio. Insomma, ci troviamo in un limbo che non ci permette di crescere adeguatamente”.

In attesa che la situazione cambi, l’azienda Polti non è rimasta comunque con le mani in mano e guarda al futuro. “Per il 2018 – prosegue la manager nell’intervista – abbiamo tante sorprese in serbo per i nostri clienti. È un anno molto speciale, visto che coincide con il nostro quarantesimo anniversario, ma non posso ancora svelare niente. Quello che posso anticipare è che l’anno scorso abbiamo lanciato Moppy, la mascotte del Pulito. Un lavapavimenti senza cavo che con la forza del vapore rimuove ed elimina il 99.9% di germi e batteri. È una scommessa, è prodotto in Italia ed è il risultato di anni di ricerca e sviluppo. L’obiettivo ambizioso è quello di creare un nuovo mercato”.

Un’altra tematica affrontata è stata quella della difficoltà per le donne di raggiungere posizioni apicali: “il mondo ha bisogno di più donne in posizione decisionali e di guida. Non perché siamo più brave, ma perché un giusto equilibrio porta a un migliore confronto e a un mondo migliore. Non è un caso che alcuni studi dimostrino come l’inserimento delle donne nei vertici aziendali faciliti il confronto e in conseguenza crei visioni differenti che qualificano l’azienda stessa. Poi - conclude Polti - pur valorizzando la diversità, io non sostengo un mondo tutto al femminile. L’evoluzione da sostenere è molto più profonda di quello che immaginiamo e parte dall’educazione culturale che vede uomo e donna attualmente chiusi nei propri stereotipi anacronistici”.