Richmond Italia festeggia i 30 anni con un fatturato in crescita del 20%: una storia fatta di oltre 700 eventi
Inizia un anno davvero speciale per Richmond Italia (richmonditalia.it), azienda specializzata nell'organizzazione di eventi e forum B2B con uffici a Milano, Londra, Basilea e New York, che nel 2024 festeggia i suoi primi 30 anni di attività. Era, infatti, il 1994 quando si decise di portare anche in Italia il format dei forum professionali in cui esperti, manager di aziende e fornitori possono incontrarsi e fare network grazie a un sistema avanzato di gestione delle agende. Fin dall'inizio l'obiettivo è stato mettere al centro del business la componente umana e relazionale, "human to human" come recita il motto dell'azienda. In 30 anni sono stati oltre 700 i forum organizzati nel Bel Paese partendo dalla prima esperienza nel 1995 chiamata Inforum e dedicata al mercato dell’IT. Nel 1996 nasce Richmond Marketing forum, evento che si svolgeva in mezzo al mare a bordo di una nave da crociera salpata dal porto di Genova.
L’idea era di portare i dirigenti lontano dalle scrivanie e dalla routine quotidiana, per dare spazio a una riflessione sui cambiamenti in atto e per creare opportunità di networking in una cornice estremamente selettiva. Nel 2007 si svolge il primo evento a terra, il Richmond Logistics forum, nell’atmosfera magica di un ex monastero a Gubbio. “Gli inizi sono stati un momento epico – racconta Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia e partner della società insieme al socio fondatore inglese Mark Rayner – Eravamo i pionieri in Italia dei forum misti di aggiornamento e business matching, ossia strutturati per far incontrare domanda e offerta. Ricordo ancora l’emozione di imbarcarsi, che era per me anche imbarcarsi a bordo dell’avventura imprenditoriale della mia vita. Per il futuro prossimo abbiamo in programma una nuova apertura in Spagna e puntiamo ad allargarci anche verso altri paesi europei. Tra gli speaker che hanno aperto i nostri forum possiamo ricordare Carlo Cottarelli, Veronica De Romanis, Giampaolo Fabris, Alan Friedman, Vittorio Emanuele Parsi, Federico Rampini, Jeremy Rifkin, Giulio Sapelli, Roberto Vittori, Lina Wertmuller e tanti altri. Personalità di spicco, provenienti da settori diversi con in comune la competenza che si traduce in visione, progetto e pensiero rivolto al futuro".
Numeri in crescita per Richmond Italia che chiude un 2023 fatto di 22 eventi che hanno interessato 17 mercati di riferimento. A prendervi parte sono stati 2.973 manager, una crescita del +19% rispetto ai 2.493 del 2022. Aumentano anche le aziende espositrici che sono state 1.009 (+27,5%), i business meeting preorganizzati, 24.731 rispetto ai 17.521 del 2022 (+41%) con 647 conferenze e sessioni di formazione (+6%). Di pari passo cresce il fatturato di Richmond Italia che nel 2023 ha raggiunto gli 8 milioni di euro con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. È tutto il settore della meeting industry a essere ripartito con forza dopo la pandemia, si parla di un mercato che, secondo i dati di Allied Market Research riportati da PR Newswire, dovrebbe raggiungere nel 2032 la quota 1,2 trilioni di dollari rispetto ai 652 miliardi del 2022.
Il 2024 di Richmond Italia vede in calendario 25 eventi tra cui spicca la grande novità del Richmond AI business forum che si terrà dal 3 al 5 luglio a Gubbio in provincia di Perugia. La celebrazione del trentennale coprirà l’intera stagione di eventi, per l’occasione è stato presentato il nuovo logo ed è stata avviata la partnership con Giulia Caruso, artista internazionale che ha esposto a Parigi, Miami, Milano, Firenze e Ibiza. Nata nel Sahara da famiglia italiana, è cresciuta fino ai 7 anni in Sud Africa prima di rientrare in Italia. Di indole ribelle e dai poliedrici interessi, ha lavorato nel mondo del cinema di ricerca a Parigi e si è laureata in Media and Cultural studies al London College of Communication. Poi si è trasferita a Ibiza con figli e marito, vivendo nei primi tempi mesi in un vecchio camper. Ed è qui che, stimolata dalla grande energia dell’isola, ha intrapreso la propria ricerca artistica, dando vita a personaggi femminili di grande potenza e incanto. L’eco dell’Isola si coglie nei ricchi pattern cromatici e nel rapporto con una natura magica popolata di piante, alberi e insetti.
“In tutti questi anni abbiamo fatto incontrare generazioni di dirigenti, aiutandoli a capire il presente e anticipare il domani – prosegue Claudio Honegger – Per questo abbiamo deciso di trasformare il nostro anniversario in un momento non canonico di festa e restituzione di tutto quello che abbiamo ricevuto. Ospiteremo nei nostri spazi di lavoro e di comunicazione il lavoro dell’artista Giulia Caruso. Le sue donne portano gioia, colore, passione e resilienza, tutte cose che mi pare oggi ci servano come ossigeno. Perché l’arte? L’arte è sempre uno specchio della società. Ed è spesso anche un laboratorio di futuro, anche se non sempre un artista può sapere dall’inizio dove lo condurrà la sua ricerca. Questo margine di indeterminazione è affascinante e calzante rispetto alle sfide in corso nei mercati”.