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SOCIETÀ AGRICOLA FERRARINI PRESENTE PER LA PRIMA VOLTA A CIBUS CON IL NUOVO SITO

Un ecosistema incontaminato di quasi duemila ettari sulle colline di Reggio Emilia. Da qui vengono i foraggi “NON OGM” per nutrire le mucche di razza Jersey con cui fare un Parmigiano Reggiano unico, e le uve selvagge per dare vita all’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP. Senza dimenticare l’Aceto Balsamico di Modena e l’olio extravergine. Sono alcune delle eccellenze che da domani saranno presentate a Cibus 2024, in occasione della partecipazione, per la prima volta,  di “Società Agricola Ferrarini” e lancio del nuovo sito www.societaagricolaferrarini.com.

Le unicità  di “Società Agricola Ferrarini”, azienda fondata da Lauro Ferrarini,  sono la riserva naturale dove ha sede la mandria di mucche di razza Jersey più grande d’Europa.

“Società Agricola Ferrarini - è spiegato sul nuovo sito- non è una semplice azienda agricola. È un ecosistema complesso di cui l’agricoltura è solo una componente, un singolo momento nel grande ciclo della natura.

Un ecosistema da un’eccezionale biodiversità, una sequela ininterrotta di boschi, fiumi e laghi che protegge una flora e una fauna preziose e che ci consente di coltivare nel rispetto delle leggi della natura il miglior foraggio possibile per le nostre mucche di razza Jersey grazie che rendono unico il nostro Parmigiano Reggiano.

Il latte Jersey è  apprezzato nel mondo per le proprietà nutrizionali straordinarie (dal grasso, alle proteine, alle vitamine)”.

Il Parmigiano Reggiano di “Società Agricola Ferrarini”, rigorosamente NON OGM, è  il risultato dei più alti standard possibili in tema di benessere animale e ogni passaggio avviene nello stesso posto, per ridurre le emissioni.

Oltre al Parmigiano “Società Agricola Ferrarini” presenterà il suo Aceto Balsamico Tradizionale, prodotto iconico realizzato in  tre acetaie.

“Botti risalenti all’ottocento, a cinquecento metri di quota e immerse in un ambiente selvaggio, danno vita-  - è evidenziato su www.societaagricolaferrarini.com-  al miracolo del mosto che diventa aceto invecchiando in batterie di legni di sette alberi.

Il segreto dell’azienda è il non aver mai fatto sconti sulla qualità portando avanti un progetto di innovazione e tutela che dura da sempre, dalla scelta di custodire un territorio per potere poi trarne agricoltura, e non il contrario. Le migliori innovazioni dell’Agritech sono da sempre al centro dell’identità aziendale, così come lo è l’idea che la Natura sia maestra di agricoltura e che i migliori prodotti possibili sono quelli che raccontano la terra diventando sempre più perfetti”.