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Un’academy di digital economy al Sud contro la fuga dei cervelli: è questo l’obiettivo di Antonio Romano, CEO SpinUp

I dati dell’esodo dei giovani dal Sud Italia sono allarmanti. Secondo l’ultimo rapporto Svimez, gli emigrati dal Mezzogiorno d’Italia tra il 2002 e il 2017 sono stati oltre 2 milioni, di cui 132.187 nel solo 2017. Di questi ultimi,  "66.557 sono giovani (50,4%, di cui il 33% laureati)". Secondo le elaborazioni dello Svimez, entro i prossimi 50 anni il Sud perderà 5 milioni di persone, soprattutto giovani istruiti. Come fermare questo esodo? Puntando ad investire sul capitale umano e sul territorio ed incentivando la crescita formativa e professionale dei giovani meridionali.

“Innovare al Sud è possibile, le condizioni sono cambiate e c’è il giusto fermento per cambiare le cose. Noi creeremo un’academy ad hoc - una scuola di formazione per la Digital Economy del Sud con la finalità di formare i futuri “abilitatori digitali” e marketers ed evitare l’esodo”. Parola di Antonio Romano, CEO di SpinUp (https://www.spin-up.it/) , agenzia di performance marketing con sede a Napoli che oggi conta 11 dipendenti, risorse radicate nel territorio campano, mentre nel 2017 vedeva protagonista solo il CEO, Antonio Romano ed un collaboratore esterno.

Antonio Romano, dalla laurea alla Bocconi alla scelta di tornare al Sud per fare impresa nella Digital Economy
Anima artistica e cuore innovativo votato all’imprenditoria ed un variegato curriculum di studi: Antonio Romano studia pianoforte e composizione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli: “gli studi da musicista mi hanno fornito il rigore, il metodo e la costanza nel perseguire i propri obiettivi” afferma, per poi laurearsi con Lode in economia aziendale, alla Federico II, specializzarsi in management con menzione accademica alla Bocconi di Milano e conseguire un master in International Management presso la Fundacao Getulio Vargas.

Da qui comincia la sua carriera in salita che lo porta a diventare business analyst presso una boutique di consulenza finanziaria per poi approdare in Alkemy, primo digital enabler italiano,  come senior digital strategist e project manager di Working Capital Accelerator, TIM Wcap, l’acceleratore di startup di Telecom Italia. “In quegli anni ho acquisito le competenze e le nozioni utili per uno startupper ed è durante quella esperienza che ho deciso di realizzare la mia prima startup foodtech, al Sud, per rivalutare e valorizzare i prodotti alimentari del territorio in un momento difficile per la Campania, tristemente nota come “Terra dei Fuochi””- afferma - Antonio Romano.

Cosi, nel 2014 Antonio fonda Primo Taglio, spin-off e-food del Gruppo Amodio, impresa da 1000 dipendenti presente nell’agroalimentare dal 1880, che diventa in poco tempo hub di riferimento delle eccellenze artigianali del Made in Italy, coniugando i valori della tradizione con le sfide più innovative dell’e-commerce.

Da un collaboratore esterno a 11 dipendenti in 3 anni, l’innovazione digitale alla base di SpinUp
Nel 2017, con un bagaglio ricco di esperienze e conoscenze nell’ambito della Digital Economy, Antonio decide di dare le dimissioni dal gruppo Amodio di cui, nel frattempo,  è divenuto chief digital officer per creare SpinUp, una Lead Generation Agency specializzata in soluzioni di performance e conversion marketing optimization a 360°.

Il modello Spin-Up è un insieme sistemico definito dove la generazione di lead è diversificata mediante diversi strumenti: Bot, Dem, Push Notification, Sms, iframe e native ads.

La sua innovazione consiste nell’acquisizione di nuovi utenti canalizzati in community verticali su cui vengono dirottate campagne di marketing in target per la generazione di lead altamente qualificati e profilati per i propri clienti. Gli utenti acquisiti vengono poi collocati all’interno di alcune community altamente verticali, che ne categorizzano la tipologia.

La generazione di lead avviene mediante strumenti tradizionali come campagne DEM, sms marketing, display e new media al passo con le evoluzioni del mondo digital: come push notification, native advertising e chatbot.

Una volta ottenuto il match perfetto, il modello innovativo di SpinUp conclude il suo ciclo con un tool che serve ad analizzare i risultati, “Toody”, la piattaforma proprietaria della società che analizza i risultati e ottimizza le conversioni delle campagne andando a indicare quali sono le fonti più efficienti, più performanti, tra quelle che alimentano le community verticali e per ogni campagna segnala quali sono i canali che funzionano meglio.

Con 11 risorse, tutte radicate nel territorio campano, più che quintuplicate rispetto al primo anno di attività, Antonio Romano e SpinUp puntano ad investire sul capitale umano e a creare un’academy per giovani marketers.

Un’academy made in Sud per formare i futuri marketers ed evitare la fuga dei cervelli
“Entro il 2020 puntiamo a creare un’academy per futuri marketers - spiega il Ceo di SpinUp - Un ambiente accademico per aspiranti specialisti digitali, una scuola di formazione per fornire metodologia, strumenti e strategie basate sul modello innovativo di SpinUp ai giovani che vogliono diventare professionisti della Digital Economy”.

Oggi SpinUp è una delle principali realtà di riferimento nell’ambito della lead generation e tra gli obiettivi per il futuro c’è quello di divenire entro il 2022 uno dei principali connettori di formazione digitale tra università ed azienda per trattenere le eccellenze al Sud. “Tutte le aziende hanno bisogno di esperti di marketing digitale e spesso le università non forniscono queste competenze, quindi terminati gli studi i nostri giovani sono costretti ad emigrare al Nord o all’estero per apprenderle , il nostro scopo - conclude il Ceo di SpinUp - sarà proprio quello di offrir loro le abilità per restare nel loro territorio, puntando a rilanciare l’occupazione giovanile al Sud”.