“Vecchio a chi?” La nuova sorprendente campagna con cui Victoria prosegue la sua sfida agli stereotipi sull’età
Esperti di realtà virtuale, motociclisti, bellissime modelle: a che età smettiamo di sentirci vivi e di fare ciò che ci appassiona? Victoria, il primo progetto di comunicazione nato in Italia per le donne over 50 a cura di Procter & Gamble con ambasciatrice la splendida cinquantenne Maria Grazia Cucinotta, dopo aver promosso l’indagine «Stereotipi e Over 50», si prepara a lanciare il video “Vecchio a chi?”, mettendo a confronto le generazioni di ieri e di oggi sul tema dell’età. E attenzione: pregiudizi e stereotipi nulla potranno di fronte alla straordinaria forza della realtà.
Nel video - che sarà presto diffuso online - un’intervistatrice fuori campo chiede a diversi ragazzi e ragazze tra i 20 e i 30 anni di raccontare cosa pensano dell’età che avanza. Si scopre così che per tutti gli intervistati, l’ora “x” della vecchiaia scocca già tra i 50 e i 60 anni. Superata la fatidica soglia, agli anziani resta ben poco di cui rallegrarsi. Secondo i ragazzi, infatti, a quell’età si trascorre il tempo guardando i cantieri o alla bocciofila, non si dà più importanza all’aspetto fisico, si assumono strane pose per guidare (complice, magari, un cedimento nella vista) e si fa fatica anche a camminare, le uniche vacanze contemplate sono in crociera e il rapporto con la tecnologia è a dir poco giurassico.
Ma siamo sicuri che la realtà sia davvero così? Ci pensano i cosiddetti «anziani» a scardinare ogni convinzione: ecco la modella over 50, il maestro di arti marziali, lo sviluppatore di software per la realtà aumentata, l’insegnante di Pilates e, in sella a una roboante due ruote, una coppia di motociclisti pronta a partire per un viaggio fino a Capo Nord. Insomma, altro che stereotipo! I giovani hanno molto da imparare dai presunti anziani, e viceversa. Dai movimenti del Karate alla camminata da passerella, dalle posizioni del Pilates alla scoperta della realtà virtuale con un avveniristico visore.
Il risultato è eclatante: di certo la vita non finisce a 50 anni, anzi spesso (ri)comincia! Così, al termine del video, alla domanda «A che età si diventa vecchi?» i giovani non possono far altro che rispondere: «Mai!». Perché come ricordano i 6 «anziani», non contano tanto le rughe, che sì ci sono ma si accettano, quanto lo spirito con cui si affronta la vita. Già, perché gli over puntano, più che a un forzato giovanilismo, ad essere in armonia con la propria età. L’elisir di lunga vita si conquista senza pozioni o ricette miracolose. Il trucco è nel non mollare e mantenersi, per quanto possibile, attivi. La vecchiaia, insomma, non è più una questione di età e nemmeno di genere. É la testa a fare la differenza, è la passione con cui si guarda al futuro, assicurandosi di avere sempre più progetti che ricordi.
Tra momenti divertenti e a volte commoventi, il video racconta come sia possibile liberarsi dalle convinzioni errate che spesso ci accompagnano per approdare ad una visione della “terza età” più vicina alla realtà e lontana dagli stereotipi. Stereotipi già evidenziati dall’indagine condotta da Victoria su 1.500 donne e 300 uomini e presentata in occasione de Il Tempo delle Donne - la kermesse organizzata dal Corriere della Sera durante la quale Victoria aveva consegnato il suo Premio a Benedetta Barzini, top model a 75 anni e quindi emblema di un’età vissuta senza preconcetti. - Dai dati della ricerca emerge che per 1 donna su 2 gli stereotipi più diffusi sono quelli legati al genere, seguiti da quelli legati all’età (lo pensa 1 donna su 3) e per la maggioranza delle intervistate invecchiare è più favorevole agli uomini che alle donne. E ad avere maggiori preconcetti rispetto all’avanzare dell’età sono i più giovani, in particolar modo i Millennials.
Nella vita privata, ad esempio, il 60% delle over 50 sostiene che ci si possa separare a tutte le età, mentre le giovani condividono l’affermazione solo al 45%. Lo stesso accade per il cambio partner: per il 57% delle over 50 c’è sempre tempo per trovare un nuovo amore, ma la percentuale tra le giovani scende al 52%. Il sesso, poi, è un vero tabù, ma solo per le under 30. Quasi l’80% delle cinquantenni ritiene che si possa fare sesso a ogni età, mentre le giovani che condividono sono appena il 59%. E non è tutto: anche quando parliamo di attività sui social le opinioni sono molto contrastanti. Per i giovani, postare foto e video sui social network è un’attività più vicina agli under 30, mentre il 58% delle over 50 crede che questo modo di comunicare possa essere adatto a tutti, anche a chi ha qualche anno in più.
«Esistono ancora i diktat dell’età? La data di nascita fa realmente la differenza rispetto a ciò che siamo o vorremmo essere? Io ho imparato, proprio crescendo e acquisendo maggiore consapevolezza, che l’età può essere semplicemente una condizione mentale, dunque, non di per sé limitante. I più giovani, ma ahimè a volte anche gli over 50, ragionano spesso in base ai pregiudizi, ritenendo che le persone “di una certa età” non possano fare una serie di cose: portare i capelli lunghi, sfilare come modelle in passerella, partire per un viaggio avventuroso, usare le nuove tecnologie, fare attività fisiche che richiedono elasticità, agilità e forza. Questo bellissimo video “Vecchio a chi?” dimostra ancora una volta come Victoria, il programma di P&G per le donne oltre i 50 anni di cui mi onoro di essere Ambasciatrice, sia seriamente impegnata, anche in maniera innovativa e non convenzionale, a creare una nuova cultura dell’età, più vicina alla realtà e lontana dagli stereotipi che sopravvivono solo nella nostra testa» - dichiara Maria Grazia Cucinotta, ambasciatrice Victoria.
«Con naturale ironia e spontaneità, il video “Vecchio a chi?” scardina alcuni degli stereotipi più diffusi sull’avanzare dell’età. Come è emerso anche dall’indagine “Stereotipi e over 50”, spesso sono proprio i millennials ad avere dei pregiudizi rispetto a cosa si deve o non si deve fare una volta entrati nella fatidica “certa età”. Dunque, è con loro che dobbiamo parlare per dimostrare, dati e fatti alla mano, che dopo i 50 anni, così come dopo i 60 o i 70, c’è tutto un mondo da scoprire e che nessuna esperienza può essere preclusa sulla base di uno stereotipo. L’obiettivo di questa campagna di Victoria– così come quello di tante altre campagne P&G in Italia e nel mondo, da #Likeagirl di Always a #Stophairshaming di Pantene solo per fare degli esempi – è quello di stimolare nella società il dibattito e la consapevolezza su un determinato tema, in questo caso quello degli stereotipi legati all’età. E i protagonisti del video lo dimostrano chiaramente: potranno avere qualche anno in più, ma siamo proprio convinti di poterli definire “vecchi” come talvolta i millenials li etichettano?» - commenta Barbara Del Neri, Direttrice Marketing Procter & Gamble Sud Europa e Direttrice del progetto Victoria.
Video al seguente link: https://www.victoria50.it/per-gli-altri-e-per-me/video/vecchio-a-chi