WWF Italia e PolarQuest a fianco di PLASTICAd’A-MARE
PLASTICAd’A-MARE nasce per comprendere i danni che la plastica sta arrecando all’ambiente naturale ma, soprattutto, per sperimentare come lo stesso materiale, opportunamente recuperato, possa essere portato a nuova vita, trasformandosida plastica a mare in plastica d’amare.
PLASTICAd’A-MARE è il primo eco festival plastic free in programma dal 5 all’8 settembre al Porto Turistico di Roma, inserito all’interno del programma dell’Estate Romana 2019, promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE.
Il progetto è organizzato da DOC Live – agenzia di eventi e di management artistico – con la preziosa partecipazione di WWF Italia e PolarQuest.
«Come WWF Italia abbiamo aderito con entusiasmo a questa importante iniziativa nell’ambito della nostra campagna “Plastic free Oceans” – dichiara Dante Caserta, vicepresidente WWF Italia –. L’inquinamento da plastica continua a crescere e l’incapacità dei Paesi di gestire i propri rifiuti provoca livelli record di inquinamento nei mari di tutto il mondo, a partire dal Mar Mediterraneo. Ogni minuto l’equivalente di più di 33 mila bottigliette di plastica finiscono nel Mare Nostrum. Stiamo distruggendo uno dei luoghi con maggiore biodiversità al mondo. Per invertire la rotta dobbiamo agire in fretta. Abbiamo bisogno di leggi nazionali più restrittive sull’utilizzo della plastica e di accordi internazionali che ne riducano l’utilizzo, eliminandola dai prodotti usa-e-getta. I Comuni devono garantire un’efficace raccolta differenziata e il reale riciclo della plastica immessa al consumo. E tutti noi possiamo e dobbiamo adottare stili di vita più attenti al capitale naturale del Pianeta».
«È con immenso piacere che partecipiamo all’evento – afferma Gianluca Casagrande, professore dell’Università Europea di Roma e della Società Geografica Italiana – con l’esposizione fotografica che racconta la spedizione ecologista che PolarQuest ha compiuto lo scorso agosto: 1500 miglia nautiche percorse, dall’Islanda alla Norvegia, passando per la Groenlandia e circumnavigando l’arcipelago delle Svalbard, durante le quali abbiamo effettuato 30 campionamenti di microplastiche ma non solo. Abbiamo anche pescato un pezzo di macroplastica nella Mantanet a 82°N. Non avremmo mai pensato di trovare plastica visibile ad occhio nudo a latitudini così remote. Le bellissime immagini esposte in questi giorni raccontano paesaggi mozzafiato ma al tempo vulnerabili e non immuni all’inquinamento umano che non ha confini né barriere ed è ora di rendersene conto!».
Le due realtà di respiro internazionale arricchiranno con tre iniziative pensate ad hoc il ricco programma del festival, che prevede incontri, performance, laboratori per grandi e piccini, esposizioni, un contest artistico, live painting, installazioni e concerti di musica ecologica.
Si parte dal, 23 agosto al 1 settembre, con WWF Italia e WWF Litorale Lazio, che anticiperanno il festival con una intera settimana dedicata a 6 passeggiate ambientalialla scoperta del territorio di Ostia Antica.
23 agosto, Pineta di Castel Fusano, itinerario lungo il Canale dei Pescatori fino al Castello Chigi
(Ore 18.00, Stazione Castel Fusano)
24 agosto, Le dune costiere e la macchia mediterranea di Castelporziano
(Ore 17.00, III Cancello, Via Litorane)
25 agosto, Pineta Acqua Rossa, area verde tra Ostia e il Tevere
(Ore 18.00, appuntamento Stazione Lido Nord)
30 agosto, Borgo di Ostia Antica fino all’argine del Tevere
(Ore 18.00, appuntamento Stazione Ostia Antica)
31 agosto, Castel Fusano di notte
(Ore 21.00, Stazione Castel Fusano)
1 settembre, Le dune di Castel Porziano Capocotta al tramonto
(Ore 17.00, III Cancello Via Litoranea)
Si prosegue il 5 settembre con “Mediterraneo in trappola, come salvare il mare dalla plastica”. Dibattito organizzato da WWF Italia e WWF Litorale Lazio per discutere sul tema, partendo dai risultati della campagna “Plastic Free Oceans - Fuori la plastica dai nostri mari”: mobilitazione lanciata dal WWF per accelerare la messa al bando dei prodotti di plastica monouso in Europa e in Italia, a favore di un Trattato globale che sia legalmente vincolante per tutti i Paesi del mondo.
Durante tutta la durata del festival, inoltre, all’interno dell’area esposizioni sarà allestita la mostra “82°07’ Nord”. A cura di PolarQuest2018, realizzata in collaborazione con Centro Fermi, Infn, Cern, Cnr, Greal, Società Geografica Italiana e Crs4, esibirà foto di Mike Struik, Kai Struik e Alvin Courcy e filmati drone di Struik e Gianluca Casagrande.
PolarQuest2018, la spedizione artica in barca a vela che ha circumnavigato le Svalbard, torna quindi nella Capitale, dopo la presentazione di giugno all’Università Europea di Roma e le tappe del CERN di Ginevra e del Festival della Scienza di Genova. Oltre 30 suggestive immagini stampate su metallo in grande formato restituiranno lo spettacolare ambiente artico fino ai confini della banchisa polare, raggiunta da Nanuq alla latitudine record di 82°07’ Nord, dove PolarQuest ha effettuato per la prima volta nella storia campionamenti di microplastiche e misure del flusso di raggi cosmici.
www.plasticadamare.it